C.T.U. Consulente Esperto Tecnico della Procura Nazionale e di tutti i cittadini del mondo
Come tutte le altre anche la regione toscana cavalca l'onda e si espone.
Leggi e leggiugole, farsa e rifarse, tutto a guadagno degli incompetenti cialtroni medici, togliendo agli odontotecnici e mettendo a rischio la salute del povero ignaro cittadino
ODONTOTECNICO, schiavizzato dai cialtroni medici, COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI
INGEGNERIA DELLA PROTESI
Progettare protesi adeguate a soddisfare il bisogno
Effettuare indagini sulla materia prima
Valutare la qualità dei prodotti utilizzati
Ricercare materiali alternativi a quelli convenzionali
Analizzare le implicazioni morfo strutturali nella costruzione di strumenti di protesi
Costruire apparecchi di protesi dentaria sulle impronte fornite dal
professionista abilitato
Utilizzare i materiali adeguati ad ogni tipo di prodotto
Rispettare le norme igienico sanitarie
Utilizzare le fonti normative di riferimento
Fabbricare apparecchi di protesi applicando i principi della gnatologia
Garantire che l'apparecchio protesico non crei danni al cliente analizzando le implicazioni
allergiche
Segnalare gli eventuali rischi ancora presenti nel prodotto
Riparare apparecchi di protesi
Utilizzare strumenti per la riparazione e la costruzione di apparecchi dentali
Archiviare modelli e preparati
Effettuare la ricerca sula bibliografia di riferimento
Definire protocolli e procedure di azione nell'esecuzione di protesi dentarie
Individuare le priorità di trattamento coerentemente ai bisogni in collaborazione con gli altri
profili
Riconoscere e gestire correttamente manifestazioni orali di patologie sistemiche
Descrivere i principali quadri correlazionistici e le procedure terapeutiche
Pianificare l'intervento per ridurre le malattie orali
Valutare i principali quadri morbosi
Descrivere le implicazioni della terapia farmacologica di patologie sistemiche riguardanti le
terapie odontoiatriche
Effettuare la diagnosi delle malattie e anomalie congenite odontoiatriche
Diagnosticare e gestire il dolore dentale
Riconoscere segni radiologici di deviazione dalla norma
Attuare la terapia
Prescrivere i medicamenti necessari
Applicare la gamma completa di tecniche di controllo dell'ansia e del dolore connessi ai
trattamenti odontoiatrici
Fornire al paziente adeguate informazioni, per ottenere il consenso informato alla terapia
Eseguire esami radiografici dentali con le tecniche di routine
Rimuovere depositi duri e molli che si accumulano sulle superfici dei denti
Levigare le superfici radicolari
Interventi di chirurgia orale minore
Incidere
Scollare
Riposizionare un lembo mucoso
Praticare trattamenti endodontici completi su monoradicolati poliradicolati
Condurre interventi di chirurgia periapicale
Praticare l'exodontia di routine
Praticare l'avulsione chirurgica di radici e denti inclusi, rizectomie
Praticare biopsie incisionali ed escissionali
Sostituire denti mancanti con protesi
Realizzare correzioni ortodontiche di problemi occlusali minori
Effettuare manovre di pronto soccorso e rianimazione cardio-polmonare
Operare in qualità
Prestare assistenza nel rispetto delle norme medico-legali ed etiche vigenti nel paese in
cui esercita
Interpretare correttamente la legislazione concernente l'esercizio dell'odontoiatria
Operare secondo i principi etici dettati dal codice deontologico
Restaurare tutte le funzioni dei denti utilizzando tutti i materiali disponibili e accettati dalla
comunità scientifica
PREVENZIONE
Prevenire i rischi
Praticare la gamma dell'odontoiatria generale nel trattamento globale senza produrre rischi
aggiuntivi per il paziente e per l'ambiente
Educare il paziente a tecniche di igiene orale appropriate ed efficaci
Controllare l'infezione crociata per prevenire le contaminazioni fisiche, chimiche e
microbiologiche
Svolgere attività di screening delle patologie orali
RICERCA
Effettuare attività di ricerca
Descrivere gli aspetti demografici, la prevenzione ed il trattamento delle malattie orali e
dentali
Analizzare i problemi di salute orale in relazione all'ambiente in cui è inserita la persona
Registrare le patologie orali e le anomalie di sviluppo secondo la classificazione accettata
dalla comunità internazionale;
Applicare i risultati della ricerca alla terapia
COORDINAMENTO
Condurre un gruppo
Organizzare l'équipe odontoiatrica utilizzando la gamma completa di personale ausiliario
odontoiatrico disponibile
Organizzare l'équipe odontoiatrica. Bla bla bla, solo chiacchiere, tutto questo è solo una farsa per illudere il povero boccalone. Gli interessi sono sempre dei soliti medici e delle collusioni corruzioni tra politici e aziende, diciamo a chi paga di più il magna magna.
C.T.U. Consulente Tecnico Esperto della Procura nazionale e di tutti i cittadini del mondo
PFOA e PFAS, inquinamento ambientale e patologie gravi ? Una grande presa per il culo! La plastica e la microplastica Ci hanno proprio rotto il cazzo loro e le loro puttanate, inquinamento, ambiente e acqua.
Di Claudia Di Pasquale. Nel 2013 un importante studio condotto dall'Irsa, l'Istituto di Ricerca sulle acque del Cnr, ha portato alla luce un diffuso caso di inquinamento ambientale: la dispersione nelle acque superficiali e sotterranee di sostanze perfluoroalchiliche, dette PFAS, in corrispondenza dell’area di pertinenza di uno stabilimento chimico nel comune di Trissino ma come tutte le zone dove per interessi e collusione politica hanno sotterrato sostanze tossiche di ogni sorta. Lo stabilimento non è solo quello della Miteni, che fino al 2011 ha prodotto Pfas a catena lunga, come il Pfoa, e che oggi produce Pfas a catena corta. I Pfas sono delle sostanze chimiche persistenti, che non degradano nell'ambiente, e che possono contaminare le acque e quindi la catena alimentare. Per questo motivo lo scorso anno 208 scienziati hanno firmato la cosiddetta Dichiarazione di Madrid per chiedere ai governi, ai legislatori, alle industrie e alle fabbriche di non produrre e non usare più i Pfas, e di cercare delle alternative sostenibili.
Perché si continua a dire le mezze verità? Queste sostanze sono tutte provenienti da prodotti petroliferi, il benzene etc. Poi la microplastica di cui ormai è presente ovunque, nell'acqua, nei cibi carne e pesce, nei vegetali e soprattutto nei prodotti per l'igiene e perfino nella carta igienica di cui poi finisce nel sottosuolo -> falde acquifere, ne siamo pieni e si continua a far finta di niente. Male, proprio male........................... I media ci hanno solo rotto i coglioni. Un inquinamento pauroso dove poi gli insediamenti produttivi proprio di: ovini, bovini e suini, vino, formaggi e insaccati, acque minerali di cui tutta sta roba viene pubblicizzata e finisce nella grande distribuzione e sulla tavola degli ignari e boccaloni cittadini. Ma la volete smettere e vi tappate la bocca con la merda? Rosario Muto
Rosario Muto C.T.U. Consulente Tecnico Esperto della Procura Nazionale e di tutti i cittadini del mondo
Rosario Muto, unica persona semplice, l'unico consulente, conoscitore scientifico, l'unico competente in materia chimica biologica e omotossicologica perchè non corrotto e colluso negli interessi medico chimico farmaceutico. Un conoscitore con mille progetti rivoluzionari di cui e con cui può innovare e cambiare molto nel mondo a favore dei cittadini.
Vedo che in internet si continua a....., vedo che le industrie, la sanità, i medici e i vari gruppi associativi di medicina di ogni sorta continuano a postare paroloni, fake news pur di pescare, accaparrarsi il povero soggetto paziente e di screditare il mio operato. Ormai la mia verità è unica ed è supportata dalla vera logica e scienza di cui in questo sito internet potete trovare..ttsvgel Poverini...... i millantatori cialtroni copioni, non sanno più come baipassare la mia presenza e la mia informazione. Sono l'unico a prevalere nel campo scientifico, non c'è la fà neanche la comunità scientifica, neanche i prof. universitari, neanche la massoneria con i vari tesste di cazzo. Continuate voi cialtroni a raccontare fake news, tanto l'informazione, la mia informazione viaggia a livello internazionale. Chi mi ama mi segua ma, le mie conoscenze e il mio protocollo ha un costo salato per cialtroni pagliacci. Il mondo, la civiltà è ai limiti di sopportabilità, a breve ne vedremo di belle. Denunciate i dentisti e gli odontotecnici, è in gioco la vostra vita, questi omertosi vi ammazzano. E se vogliamo fare qualcosa di significativo mandatemi le vostre denunce con le vostre storie.
Vi ricordate degli scandali avvenuti a proposito delle protesi ortopediche alle anche? Sapete quante volte ho insultato la allora responsabile sanità per i materiali e dispositivi protesici dott.ssa marcella marletta, corrotta e collusa con industrie e medici? La verità fa male, non ha avuto il coraggio di denunciarmi. In rete internet ho trovato tanti link dove classificano il mio sito informativo ttsvgel.it sito non sicuro, la paura fa 90................................ Poi sono finito in diversi siti internazionali dove la gente a causa di tutti questi dispositivi in: titanio, cromo cobalto e zirconia soffrono di tutta una serie di patologie e che hanno capito che le varie organizzazioni sanitarie non possono mettere dei paletti, non possono fare nulla perchè metterebbero in grave crisi il mondo medico, e quindi si continua ad ammazzare la gente.
L'unico sistema al mondo per modificare lo stato fisico in materia di ogni dispositivo o oggetto costruito in lega nobile e di conseguenza renderlo stabile e bioinerte in tutte le sue applicazioni e in tutte le innovazioni tecnologiche. TTSVGEL Elettrogalvanismo e dissociazione ionica -
Le correnti elettrogalvaniche orali e rilascio ionico di metalli pesanti, radicali liberi, interferenze e disfunzioni in attività biologiche. Che cosa sono le correnti elettrogalvaniche orali? Iniziamo nel affermare che gli unici materiali accusati di sviluppare correnti galvaniche sono proprio tutti quei materiali costituiti da metalli, quindi parliamo delle classiche amalgama costituite al 50% da polveri metalliche e l'altro 50% di metallo liquido, il mercurio. Altri metalli invece sono leghe metalli classificate nobili e leghe non nobili stellitiche. A parte la tossicità delle amalgama a causa della sua conducibilità e del rilascio ionico degli elementi e soprattutto il mercurio sotto più forma comunemente le leghe metalliche hanno molteplici reazioni e interferenze specialmente per quello che può essere tutto un time out neurovegetativo oltre alle mille malattie immunologiche. Le leghe metalliche hanno una forte capacità di sviluppo e di contenimento elettrico, come anche una buona conducibilità ed elettroemissione particolarmente in presenza immersa in sostanze liquide i liquidi elettrolitici biologici come la saliva, il sangue ed il sudore. L'elettrogalvanismo è legato ad un fattore di interferenza chimica, un fattore del tutto naturale dipendente nel momento stesso in cui si realizza la lega metallica e delle sue successive trasformazioni e lavorazioni per lo costruzione di un qualsiasi oggetto o dispositivo sanitario. Questa situazione è una forma di instabilità elettrochimica per cui in presenza di liquidi elettrolitici regolati da un fattore acido pH, varia la propria attività elettrica ed il rilascio più o meno di ioni = radicali liberi. Qualsiasi elemento rilasciato sotto forma ionica è definito metallo pesante tossico, anche se alcuni più pericoloso o meno, comunque sono soggetti a interferire in molteplici situazioni patologiche.
Solo attraverso l’uso di leghe nobili esenti da: rame, nichel, cadmio, ferro, costituita solo una lega di palladio argento trattata mediante il protocollo TTTSVGEL è possibile stabilizzarle e renderle totalmente bioinerti a vita.
Abstract
di Rosario Muto
Le leghe che vengono usate in odontoiatria, anche se controllate per purezza e tollerabilità, in seguito a lavorazione non corretta e soprattutto se si tratta di leghe dette “vili”, possono innescare ossidazione con produzione più o meno marcata di ioni e dare l’avvio a patologie orali o a
sintomatologie- all’inizio dette funzionali- ed in seguito tramutarsi in vere e proprie patologie degenerative o addirittura concorrere a deficit od alterazioni immunitarie.
A causa della saliva, la presenza di altri inquinanti ambientali e non, una alimentazione non perfettamente adatta, una lavorazione male eseguita in laboratorio anche con riutilizzo massivo di vecchia lega anche se di ottima qualità- per questi ed altri motivi- si modifica e da reticolo cristallino regolare si passa ad una forma instabile con elettroni liberi ed elevato potenziale elettrochimico, con formazione di ossidi che diffonderanno continuamente nell’organismo.
Purtroppo, a fine del processo produttivo, qualsiasi oggetto al 99% è inquinato: vuoi per lo stesso passaggio di stato (solido-liquido-solido), vuoi per i materiali stessi utilizzati in tutto il ciclo produttivo, dalla cera al rivestimento, al crogiolo, alle sostanze per la fusione stessa, l’interazione
atmosferica, gas, sistemi e materiale di rifinitura, acidi, sabbiature, gli stessi contenuti nel cassetto, l’errato trattamento termico detto di ossidazione, senza dimenticare che alcuni componenti sono
loro stessi ritenuti inquinanti.
Il corso ha lo scopo di analizzare l’aspetto e il comportamento chimico dei materiali in ambito odontoprotesico, l’imprudenza e/o la tranquillità nel rispetto della propria responsabilità Professionale, di acquisire valore aggiunto intrinseco e nei riguardi della Salute del Consumatore,
nonché quello di analizzare un protocollo ed una sostanza che applicata su oggetti metallici in lega soltanto a base aurea durante il percorso di realizzo, muta quella presenza elettrodinamica in una forma statica; questa sistematica non solo inibisce la classica attività elettrogalvanica con la conseguente dissociazione ionica dei metalli verso i tessuti e i liquidi etc. ma, avvalora in modo eccezionale le caratteristiche tecniche qualitative, estetiche e biologiche.
Obiettivi didattico/formativi
La presenza di leghe preziose nelle protesi odontoiatriche può comportare l’insorgenza di problemi legati alla composizione delle stesse leghe utilizzate. Vengono fornite cognizioni tecniche e metodologie per consentire, durante la fabbricazione del manufatto protesico, di ovviare
successivamente a questi eventuali problemi, mediante trattamenti operati sulle leghe in questione.
C.T.U. Consulente Tecnico Rsperto della procura Nazionale e di tutti i cittadini del mondo.
Il dentale, PFOA e PFAS, inquinamento ambientale e patologie gravi?
ReportL'acqua inquinata dai Pfas
Di Claudia Di Pasquale. Nel 2013 un importante studio condotto dall'Irsa, l'Istituto di Ricerca sulle acque del Cnr, ha portato alla luce un diffuso caso di inquinamento ambientale: la dispersione nelle acque superficiali e sotterranee di sostanze perfluoroalchiliche, dette PFAS, in corrispondenza dell’area di pertinenza di uno stabilimento chimico nel comune di Trissino. Lo stabilimento è quello della Miteni, che fino al 2011 ha prodotto Pfas a catena lunga, come il Pfoa, e che oggi produce Pfas a catena corta. I Pfas sono delle sostanze chimiche persistenti, che non degradano nell'ambiente, e che possono contaminare le acque e quindi la catena alimentare. Per questo motivo lo scorso anno 208 scienziati hanno firmato la cosiddetta Dichiarazione di Madrid per chiedere ai governi, ai legislatori, alle industrie e alle fabbriche di non produrre e non usare più i Pfas, e di cercare delle alternative sostenibili.
Perché si continua a dire le mezze verità? Queste sostanze sono tutte provenienti da prodotti petroliferi, il benzene etc. E quindi i boccaloni di cui vivono solo nella speranza dove nostro signore ci penserà lui alla salvezza, continuano inperterriti a farsi fottere e candidarsi alla morte.
Il dentale sia a livello produttivo artigianale per gli stessi odontotecnici dei dispositivi protesici, sia per chi indossa il dispositivo stesso. Tutti i materiali nel campo sanitario sono solo chimica tossica mortale. Tantissimi odontotecnici sono affetti da patologie varie ma soprattutto tumori. Nel campo sanitario non c'è assolutamente prevenzione, per gli operatori sono avvolti nella più totale ignoranza, l'importanza è solo il denaro. Tutto questo a parte la cialtroneria degli operatori........................ Rosario Muto
La nutrizione olistica si basa sull’ipotesi che una malattia si può instaurare quando il sistema macrobiota non funziona più bene, quindi si crea nell’organismo un ambiente più accessibile al danno da agenti esterni aggressori. Oppure io direi più correttamente la patologia è determinata da oggetti in metallo, vere e proprie leghe metalliche di cui sono: dispositivi protesici di ogni genere, oggettistica di ogni genere, oppure lo stile di vita professionale o gli stessi contenuti utilizzati nei prodotti alimentari, dolcisinfundo la strumentazione chirurgica.
È allora opportuno modificare l’ambiente interno del corpo e fare in modo che il sistema macrobiota riprenda a funzionare al meglio. Questo è possibile seguendo una serie di accorgimenti “olistici”, cioè che riguardano il nostro corpo nella sua globalità: bisogna curare l’alimentazione, migliorare lo stile di vita, “evitare” quei metalli tossici che sono considerati una concausa importante nello sviluppo delle patologie degenerative, provvedere a una corretta igiene intestinale e ricorrere, eventualmente, ad appropriati integratori di vitamine fitoterapichee naturali tipo frutta e ortaggi. Molto nel combattere le intolleranze, infatti da molti medici la vitamina C è considerata un “antagonista naturale” dell'istamina, cioè della sostanza responsabile della maggior parte dei sintomi da allergia, quindi è buona norma cercare di consumare buone quantità degli alimenti che la contengono.
Con l’analisi chiamata mineralogramma siamo in grado di determinare l'eventuale presenza di metalli tossici, vere e proprie tossine che possono alterare il funzionamento di vari organi – apparati e di conseguenza causare varie patologie, anche quelle degenerative : alluminio - arsenico - cadmio - mercurio e piombo etc., tutte sostanze sovente dichiarate "ubiquitarie " perché presenti ormai nell'ambiente quotidiano ultra inquinato e possono dar luogo, se trattenuti nell'organismo, anche a molti importanti sintomi quali per esempio: iperattività nei bambini (piombo ), ulcera gastrica e colite (alluminio), artropatie (cadmio –mercurio ), dermatiti (mercurio –nichel ), Morbo di Alzheimer (alluminio ) ecc.
Si pensi che addirittura la Food and Drug Administration statunitense, organo molto importante negli Stati Uniti d’America che autorizza anche la messa in commercio delle specialità medicinali, ha recentemente consigliato a tutte le donne che sono in gravidanza o che lo hanno in programma, di evitare l’assunzione di pesce di grossa taglia come: tonno, pesce spada, salmone ecc., per evitare di assumere quantità eccessive di mercurio che potrebbe risultare dannoso allo sviluppo fetale, infatti il mercurio, così come l’alluminio, passa facilmente il filtro placentare e potrebbe causare malformazioni fetali, inoltre sia il mercurio che l’alluminio passano nel latte materno ed ambedue possono influire sullo sviluppo nervoso dei lattanti, recentemente è stato dimostrato un accumulo di Mercurio e/o di Alluminio in molti casi di autismo. Anche gli alimenti che vengono prodotti sempre più su scala industriale, spesso oltre ad essere impoveriti di molte loro caratteristiche nutrizionali con conseguenti carenze mineraliche e vitaminiche, possono essere veicolo di sostanze chimiche dannose. Si sta verificando da anni un costante scadimento biologico-nutrizionale dei cibi “tecnologici” inoltre l’uso di concimi chimici nella coltivazione dei pascoli, l’utilizzo di mangimi chimici prodotti dall’industria per l’alimentazione animale, l’abuso di medicinali veterinari quali antibiotici, ormoni anabolizzanti, l’uso spropositato di diserbanti, di antiparassitari, di concimi chimici ( circa 20 trattamenti chimici per i vari tipi di frutta e verdura), tutto sta portando ad ottenere prodotti alimentari sempre più contenenti elementi nocivi per l’uomo. I metalli tossici quali il piombo, l’arsenico presenti nei pesticidi e nei residui dei pesticidi, il mercurio che possiamo riscontrare in alcuni tipi di verdure e sementi trattati con fungicidi ed il cadmio che può essere presente in alcuni fertilizzanti si possono tutti accumulare, attraverso l’assunzione dei cibi cosi trattati, nel nostro organismo e provocare sintomi a carico dei vari sistemi (sistema nervoso, digestivo, riproduttivo, escretore, ecc.) o apparati (apparato muscolo scheletrico, ecc) bersagli di queste intossicazione.E’ quindi preferibile orientarsi quando possibile verso una scelta più naturale, utilizzando prodotti biologici sani e sicuri che non presentino residui chimici dannosi per l’organismo. Tali prodotti devono essere coltivati con metodi naturali utilizzando esclusivamente fertilizzanti organici e trattamenti antiparassitari ecocompatibili evitando cosi la meccanizzazione pesante e le colture intensive. Per fortuna è sempre più in espansione l’Agricoltura Biologica Dinamica, esistono infatti nel nostro territorio molte aziende agricole che stanno producendo cereali e vegetali biologicamente controllati e garantiti. L’Unione Europea ha da poco approvato il regolamento anche per quanto riguarda gli allevamenti zootecnici biologici dove saranno regolamentate le aree di pascolo, l’uso di mangimi e l’utilizzo di medicinali veterinari innocui (sono incoraggiati l’uso di prodotti fitoterapici e di prodotti omeopatici per gli animali da macello). Alimentandoci in modo più “naturale” garantiamo al nostro organismo un apporto più completo e ricco di principi nutritivi, inoltre diventa fondamentale conoscere come possiamo eliminare i metalli tossici con una chelazione naturale cioè tramite l’assunzione di appropriati Sali minerali e Vitamine antagoniste.
Perché il sistema immunitario funzioni bene, è necessario che con l’alimentazione vengano introdotti tutti i principi nutritivi: le proteine, i carboidrati, i grassi, i sali minerali, le vitamine. Non sempre, però, è possibile procurarsi alimenti sani, naturali e con tutto il loro apporto nutritivo. I cibi industriali sono contraffatti da conservanti ed esaltatori di sapidità, mentre quelli “freschi” come la frutta e la verdura, vengono coltivati utilizzando concimi chimici e pesticidi.
Si pensi che addirittura la Food and Drug Administration statunitense, organo molto importante negli Stati Uniti d’America che autorizza anche la messa in commercio delle specialità medicinali, ha recentemente consigliato a tutte le donne che sono in gravidanza o che lo hanno in programma, di evitare l’assunzione di pesce di grossa taglia come: tonno, pesce spada, salmone ecc., per evitare di assumere quantità eccessive di mercurio che potrebbe risultare dannoso allo sviluppo fetale, infatti il mercurio, così come l’alluminio, passa facilmente il filtro placentare e potrebbe causare malformazioni fetali, inoltre sia il mercurio che l’alluminio passano nel latte materno ed ambedue possono influire sullo sviluppo nervoso dei lattanti, recentemente è stato dimostrato un accumulo di Mercurio e/o di Alluminio in molti casi di autismo. Anche gli alimenti che vengono prodotti sempre più su scala industriale, spesso oltre ad essere impoveriti di molte loro caratteristiche nutrizionali con conseguenti carenze mineraliche e vitaminiche, possono essere veicolo di sostanze chimiche dannose. Si sta verificando da anni un costante scadimento biologico-nutrizionale dei cibi “tecnologici” inoltre l’uso di concimi chimici nella coltivazione dei pascoli, l’utilizzo di mangimi chimici prodotti dall’industria per l’alimentazione animale, l’abuso di medicinali veterinari quali antibiotici, ormoni anabolizzanti, l’uso spropositato di diserbanti, di antiparassitari, di concimi chimici ( circa 20 trattamenti chimici per i vari tipi di frutta e verdura), tutto sta portando ad ottenere prodotti alimentari sempre più contenenti elementi nocivi per l’uomo. I metalli tossici quali il piombo, l’arsenico presenti nei pesticidi e nei residui dei pesticidi, il mercurio che possiamo riscontrare in alcuni tipi di verdure e sementi trattati con fungicidi ed il cadmio che può essere presente in alcuni fertilizzanti si possono tutti accumulare, attraverso l’assunzione dei cibi cosi trattati, nel nostro organismo e provocare sintomi a carico dei vari sistemi (sistema nervoso, digestivo, riproduttivo, escretore, ecc.) o apparati (apparato muscolo scheletrico, ecc) bersagli di queste intossicazione.E’ quindi preferibile orientarsi quando possibile verso una scelta più naturale, utilizzando prodotti biologici sani e sicuri che non presentino residui chimici dannosi per l’organismo. Tali prodotti devono essere coltivati con metodi naturali utilizzando esclusivamente fertilizzanti organici e trattamenti antiparassitari ecocompatibili evitando cosi la meccanizzazione pesante e le colture intensive. Per fortuna è sempre più in espansione l’Agricoltura Biologica Dinamica, esistono infatti nel nostro territorio molte aziende agricole che stanno producendo cereali e vegetali biologicamente controllati e garantiti. L’Unione Europea ha da poco approvato il regolamento anche per quanto riguarda gli allevamenti zootecnici biologici dove saranno regolamentate le aree di pascolo, l’uso di mangimi e l’utilizzo di medicinali veterinari innocui (sono incoraggiati l’uso di prodotti fitoterapici e di prodotti omeopatici per gli animali da macello). Alimentandoci in modo più “naturale” garantiamo al nostro organismo un apporto più completo e ricco di principi nutritivi, inoltre diventa fondamentale conoscere come possiamo eliminare i metalli tossici con una chelazione naturale cioè tramite l’assunzione di appropriati Sali minerali e Vitamine antagoniste.
Perché il sistema immunitario funzioni bene, è necessario che con l’alimentazione vengano introdotti tutti i principi nutritivi: le proteine, i carboidrati, i grassi, i sali minerali, le vitamine. Non sempre, però, è possibile procurarsi alimenti sani, naturali e con tutto il loro apporto nutritivo. I cibi industriali sono contraffatti da conservanti ed esaltatori di sapidità, mentre quelli “freschi” come la frutta e la verdura, vengono coltivati utilizzando concimi chimici e pesticidi.
Si tratta di sostanze di scarto, che vengono catturate dagli organi emuntori (quelli che hanno cioè il compito di ripulire l’organismo, come i reni e l’intestino).
Non tutte le tossine, però, riescono a essere smaltite: si accumulano quindi nell’organismo, intasandolo e intossicandolo e gettando le basi per la predisposizione di malattie come il tumore, le intolleranze alimentari, il diabete e l’obesità.
È quindi importante cercare di osservare una dieta corretta, scegliendo il più possibile alimenti che provengano da coltivazioni biologiche.
Ecco come suggerisce di alimentarsi quotidianamente la nutrizione olistica.
I carboidrati. Preferire i cereali integrali di provenienza biologica. Le farine bianche sono povere di alimenti nutritivi importanti come le vitamine, i minerali e le fibre indispensabili per il buon funzionamento dell’intestino. Accertarsi che la provenienza sia biologica al 100 per cento perchè i pesticidi e gli additivi chimici si accumulano proprio nella crusca.
Proteine e grassi. Il consumo di cibi proteici come carne, pesce e uova va ridotto al minimo indispensabile. Controllare che la carne provenga da allevamenti che non facciano uso di anabolizzanti e ormoni. Non esagerare nemmeno con il consumo di latte e derivati. È concesso un po’ di burro, mentre va evitata la margarina. Il processo di idrogenazione degli oli vegetali nel passaggio dallo stato liquido a quello solido provoca una trasformazione degli acidi grassi essenziali, che non riescono più a essere utilizzati a dovere dall’organismo.
Vitamine e minerali. Oltre a frutta e verdura, è bene imparare a consumare regolarmente anche germogli di cereali e di legumi, sempre di coltivazione biologica.
Assicurarsi di acquistare solo oli di prima spremitura a freddo, cioè che, al momento della pressione, non sia stato sottoposto a temperature superiori ai 30°C.
Si tratta di un sistema indispensabile per preservare l’apporto vitaminico, soprattutto di vitamina E e F a questa temperatura non si sviluppano inoltre sostanze nocive.
Il sale. Va usato con moderazione, poiché è già contenuto in buona quantità nei vari alimenti. Troppo sale favorisce la ritenzione dei liquidi e, assieme all’acqua, l’organismo non riesce a liberarsi delle sostanze tossiche. Se si sente la necessità di aggiungere sale ai cibi, preferire sale marino integrale, ricco di oligoelementi.
Tutti i cibi vanno cotti il minimo indispensabile, la cottura migliore è quella al vapore.
I cibi da evitare
Ecco che cosa si dovrebbe escludere dall’alimentazione:
Prodotti conservati o di dubbia provenienza;
Prodotti composti surgelati (paste già pronte, ecc.)
Succhi di frutta e spremute già pronti in commercio;
Zucchero bianco raffinato, preferire quello grezzo;
Caramelle, cioccolato, dolciumi in genere. Preferire il miele e la frutta secca;
Alcolici e tabacco;
Caffè e tea (preferire le tisane e il caffè di cereali).
Molte malattie degenerative possono dipendere in effetti da un cattivo stato dell’intestino.
L’uso di zucchero raffinato favorisce la proliferazione dei colibacilli, batteri intestinali che possono trasformare le sostanze tossiche inattive in tossine attive, che danno il via, per esempio, ai processo che portano ai tumori.
L’eccesso di carne può provocare reazioni di fermentazione intestinale con conseguente formazione di ammine, sostanze tossiche.
L’abuso di grassi modifica la flora intestinale, aumentando la percentuale di batteri che trasformano i sali biliari in sostanze tossiche.
Per evitare che l’organismo si debiliti bisogna dunque provvedere a una regolare evacuazione, consumando molte fibre, facendo moto ed eventualmente ricorrendo all’introduzione di enteroclismi. Per quanto attiene ai metalli tossici in particolare vediamo le fonti, gli effetti e come con l’introduzione di Sali Minerali e Vitamine possiamo “chelarli” ed espellerli dall’organismo:
Le operazioni di manipolazione dei metalli sono riconosciute e classificate come quelle che espongono al più alto rischio per la salute, per effetto sia delle sostanze utilizzate e delle leghe ottenute, che dei loro vari processi produttivi. Peggio che mai averli in bocca e/nel corpo.
Il rapporto INAIL del maggio 2022 riporta i dati relativi all’andamento delle malattie professionali nel settore manufatturiero nel suo assieme (anno di riferimento: 2020).
Delle 7.500 denunce di malattie professionali la maggior parte di esse vengono registrate nel settore fabbricazione di prodotti in metallo
Dentista negligente: responsabile se non dimostra di non aver danneggiato il paziente
Per la Cassazione civile (sentenza n. 5128/2020) l'inadempimento rilevante per il risarcimento del danno nelle obbligazioni è solo quello che costituisce causa (o concausa) efficiente.
In materia di responsabilità medica, laddove si tratti di un rapporto contrattuale, spetta al medico fornire la prova positiva dell’esatto adempimento ovvero, nel caso in cui sia acclarata la sua condotta negligente sotto il profilo dell’ars medica, grava sul sanitario l’onere di dimostrare di non aver aggravato le condizioni del paziente.
In altre parole, il dentista che ha sottoposto la malata a trattamenti inutili e scorretti, per andare esente da responsabilità, deve provare che tali trattamenti non abbiano cagionato alcun pregiudizio alla salute della paziente, ossia che siano stati eziologicamente irrilevanti. L’aggravamento delle condizioni di salute è valutabile e ascrivibile al sanitario sotto il profilo della causalità giuridica.
Così ha deciso la Corte di Cassazione con la sentenza 26 febbraio 2020, n. 5128 (testo in calce).
Una paziente agiva in giudizio contro la clinica odontoiatrica (una s.a.s.) a cui si era rivolta per un impianto dentale, e contro il socio accomandatario, che aveva materialmente operato sulla danneggiata. La donna lamentava che il trattamento sanitario eseguito – rimasto incompleto – fosse errato e avesse peggiorato le problematiche che già la affliggevano. Ella chiedeva, quindi, il risarcimento dei danni patiti, patrimoniali e non patrimoniali, oltre alla restituzione degli importi corrisposti al dentista a titolo di compenso. In primo grado, la domanda attorea veniva accolta integralmente, il giudice dichiarava la responsabilità contrattuale dei convenuti in via solidale e li condannava al risarcimento del danno a favore dell’attrice, liquidato in circa 70 mila euro; inoltre, condannava le due compagnie assicuratrici – chiamate in manleva dal socio accomandatario – nella misura del 50% ciascuna. Era esclusa dalla copertura assicurativa la restituzione delle somme versate dall’attrice a titolo di compenso per le cure. In sede di gravame, la sentenza di primo grado veniva riformata, in quanto il giudicante riteneva non provata la condotta negligente del medico e il nesso causale, pronunciava la risoluzione del contratto per inadempimento e condannava il dentista alla restituzione del compenso. La paziente ricorre in Cassazione ove, ancora una volta, viene esaminata la ripartizione dell’onere probatorio in caso di responsabilità medica.
Responsabilità del medico-dentista
L’esercizio della professione odontoiatrica è disciplinato dalla Legge n. 409/1985; si tratta di una professione connotata da particolare autonomia, pur rientrando nell’alveo delle professioni sanitarie. Al dentista, dunque, si applica la disciplina della responsabilità medica, giacché l’odontoiatra è un medico a tutti gli effetti. Pertanto, quando un paziente si rivolge ad un centro odontoiatrico e riporta un danno, per ottenere il ristoro del pregiudizio patito, può agire nei confronti della struttura e del medico che ha eseguito l’operazione. Secondo la disciplina della responsabilità medica (art. 7 , Legge n. 24/2017, cosiddetta “Legge Gelli-Bianco”):
la struttura risponde a titolo di responsabilità contrattuale diretta (art. 1218 c.c.) e indiretta (art. 1228 c.c.);
il sanitario risponde a titolo di responsabilità aquiliana (art. 2043 c.c.), salvo il caso in cui abbia agito nell’adempimento di un’obbligazione contrattuale assunta con il paziente.
È pacifico che il rapporto tra paziente e medico-dentista, presso una struttura privata, rientri nella responsabilità contrattuale; in particolare il rapporto tra paziente e odontoiatra si colloca nel contratto di prestazione d’opera ex art. 2222 c.c.
Una volta stabilito che si tratta di responsabilità ex art. 1218 c.c. analizziamo, di seguito, il riparto dell’onere probatorio.
Ripartizione dell’onere probatorio tra dentista e paziente
In ambito di responsabilità medica, come abbiamo visto, la legge prevede un diverso titolo di responsabilità (contrattuale o aquiliana) da cui consegue un differente onere probatorio.
Nel caso di responsabilità per inesatto adempimento della prestazione sanitaria o della prestazione odontoiatrica,
1) il paziente danneggiato deve:
fornire la prova del contratto,
dimostrare l'aggravamento della situazione patologica o l'insorgenza di nuove patologie per effetto dell'intervento del medico,
fornire la “prova positiva” dell’avvenuto adempimento o dell’esatto dell’adempimento, in virtù del criterio della maggiore vicinanza della prova;
provare la prestazione professionale sia stata eseguita in modo diligente e che gli esiti lamentati dal paziente siano stati determinati da un evento imprevisto e imprevedibile (Cass. 975/2009; Cass.17143/2012; Cass. 21177/2015; Cass.18392/2017),
in caso di inadempimento, dimostrare che esso non è stato eziologicamente rilevante.