C.T.U. Consulente Tecnico Esperto della Procura Nazionale e di tutti ii cittadini del mondo
C.T.U. Consulente Tecnico Esperto della Procura Nazionale e di tutti i cittadini del mondo, della massoneria del cazzo non me ne frega un cazzo. Di costoro, di questi burattinai e della politica di merda non me ne può fregare un cazzo. La mia posizione è questa, se non vi sta bene so cazzi vostri. Se io disturbo i vostri interessi non mi interessa. In particolare in Montepiano, governato da istituzioni a infiltrazioni massoniche mafiose del tipo sinistroide fino a personaggi di controllo del territorio cui a pressione cammorristica. A intreccio di personaggi arroganti prepotenti ignoranti del tipo capronico. Ho tanto sapere, ma tanto sapere ed ho anche tante competenze, non siete certo voi ne a dissuadermi o a fermarmi. La verità vi crea problemi? Non mi interessa! Ormai è tutto chiaro che siete solo dei corrotti e collusi solo per il potere del denaro. La gente lo ha capito e come. Si parla sempre della tutela della salute mentre invece invocate, proponete il malato, la morte. Attenzione alle vostre manovre, ai vostri progetti e alle vostre idee maledette, come tutti ognuno di noi ha la sua famiglia ed è meglio stare attenti, occhio per occhio dente per dente. Non mi rompete il cazzo, la pazienza è come una molla che poi si spezza. Tra i tanti libri che sto scrivendo ne ho uno in particolare dove oltre a raccontare la mia storia metterò anche foto, nomi e indirizzi, saranno sputtanati in modo molto punitivo.
C.T.U. Cosulente Tecnico Esperto della Procura Nazionale e di tutti i cittadini del mondo
BIOVOMA: millantatori, ipocriti, incompetenti, buonisti mercenari. Sono più di 20 anni che conoscono il mio protocollo, sono degli emeriti ignoranti e falsi. Gli ho anche parlato, nulla non capiscono un cazzo di chimica e biologia e tantomeno gli interessa qualcosa dei loro pazienti, come tutti guardano al risparmio e usano materiali tossici e radioattivi.
Sarà che qualcuno li tiene sotto scacco matto? Un paziente gli pone una domanda sul mio protocollo TTSVGEL e loro non rispondono, come mai?
C.T.U. Consulente Tecnico Esperto della Procura Nazionale e di tutti i cittadini del mondo.
CEIC, centro illusorio odontoiatrico su impianti tossici radioattivi! Voi credevate? Un centro millantato "Olistico". Ma di cosa? Di materiali tossici e radioattivi? Da non credere.................. la solita ......è sempre la stessa, collusione e corruzione, sempre i medici fannulloni e incompetenti. Parole, parole e solo parole e per giunta complesse, tanto il povero paziente non ne capisce un tubo.
Un conglomerato di metalloidi, ossidi metallici e per giunta radioattivi.
C.T.U. Consulente Tecnico Espert della Procura Nazionale e di tutte le persone del mondo. Zirconia tossica e radioattiva, sanità, aziende, medici, odontotecnici, politici, corruzione, schede di sicurezza illusorie e truffaldine.
Nanoparticelle a base di carbonio e zirconio/a Sapete quando vi dicono delle cosiddette capsule, dei denti fissi tutti in ceramica o tutto bello traslucente, tutto free metal e trasparente cosa sono? No, non è ceramica, sono totalmente ossidi metallici e silicato, tutto ricavato da sacche di uranio! Sapete perché è sul mercato, perché viene utilizzato? Gli interessi solitamente sono sempre gli stessi, le mazzette sia ai medici sia ai politici, a chi magna di più! La salute? Eh chi se ne frega, siamo troppi, anzi…… bisogna creare ulteriori malati per il grande mercato, per il business chimico farmaceutico.
Materiali nanostrutturati a base di carbonio in composizione con idrocarburi nel dentale, sono tossici?
Molti materiali nel dentale sono costituiti da carbonio, in parte per ricostruzioni dirette estetiche, ( le classiche otturazioni bianche) ma è usato molto per realizzare protesi fisse e mobili.
Il materiale è detto fibra di carbonio, ricco di idrocarburi aromatici, elementi abbastanza tossici di cui: Bisfenolo, Toluene, benzene etc.
Queste strutture a loro volta ricoperte di materiali estetici altrettanti tossici, anch’essi della stessa linea di elementi nanostrutturati.
Questi materiali sono altamente tossici e interferiscono a livello enzimatico, dissociano nello stesso modo come gli ossidi metallici.
Effetti sulla salute dei nanomateriali ingegnerizzati, capitolo 5
Nanomateriali a base di carbonio capitoli 5.2.1. – 5.5.2.
Oggetto: LIBRO BIANCO ESPOSIZIONE A NANOMATERIALI INGEGNERIZZATI ED EFFETTI SULLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Il “Network nazionale per l’individuazione di misure di prevenzione protezione connesse con l’esposizione a nanomateriali in ambito lavorativo” (NanOSH Italia) è stato istituito nel 2008 da ex ISPESL (oggi INAIL) e da diversi anni sostiene l’importanza di valutare la situazione e le conseguenze per la sicurezza e la salute legate allo sviluppo delle nanotecnologie in ambiente di lavoro.
Il Network è composto da ricercatori di ex ISPESL che a diverso titolo operano nel settore della salute e sicurezza dei NM in ambiente di lavoro e da rappresentanti degli Enti e delle Università che a livello nazionale hanno mostrato maggiore sensibilità alla problematica.
In particolare NanOSH si pone i seguenti obiettivi principali:
potenziare e consolidare a livello nazionale la collaborazione nell’attività di ricerca sui rischi da esposizione lavorativa a NM, effettuando una ricognizione dei bisogni, delle priorità e delle possibilità di finanziamento;
sviluppare un approccio multidisciplinare alla valutazione del rischio promovendo attività di ricerca integrate;
individuare strumenti idonei per lo sviluppo della comunicazione ed il trasferimento delle conoscenze nel settore.
Il Libro Bianco
Il “Libro Bianco sull’esposizione a nanomateriali ingegnerizzati e gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori” rappresenta il primo risultato di NanOSH e può costituire il punto di partenza per la discussione sugli impatti dei NM sulla salute e la sicurezza del lavoro e sulle prospettive di regolamentazione, cercando il coinvolgimento delle Istituzioni e delle parti sociali. Ormai le nanotecnologie interessano trasversalmente (e sempre più interesseranno) un’ampia gamma di discipline scientifiche e di settori applicativi, rendendo così necessario fornire all’industria ed alla ricerca gli strumenti adatti per lo sviluppo e l’utilizzo responsabile e sostenibile di tali tecnologie. Inoltre, risulta essenziale avere a disposizione sistemi di misura validi e protocolli di valutazione basati su standard di indubbia certezza.
Il campo d’interesse del Libro Bianco è circoscritto agli aspetti legati all’esposizione in ambiente di lavoro a nanomateriali (NM) ingegnerizzati (o specificatamente prodotti). Questi possiedono caratteristiche chimico-fisiche ben precise (quali dimensioni, massa, composizione chimica, area superficiale, concentrazione, stato di aggregazione e di agglomerazione, solubilità in acqua e chimica superficiale, struttura morfologica) che li distinguono dal resto del particolato ambientale e che possono contribuire alla definizione della pericolosità nel contesto dell’interazione con l’organismo umano. È quindi fondamentale, individuare univocamente i criteri di valutazione della tossicità, al fine di valutare l’esposizione e di monitorare correttamente gli ambienti di lavoro.
Dalle fibre minerali alle nanoparticelle: quali caratteristiche chimico-fisiche determinano la patogenicità delle polveri inalate
Disponibili on line gli atti di un convegno relativo alla esposizione a queste sostanze e alle misure di prevenzione. I risultati di uno studio nazionale.
Dopo la messa al bando dell’amianto dagli ambienti di vita e di lavoro, le fibre artificiali vetrose (MMVF) costituiscono spesso il materiale “alternativo” individuato per ottenere quell’azione di resistenza, isolamento e coibenza termica, oltre che acustica, che si ricavava impiegando prodotti a base di amianto.
L’uso di questi materiali alternativi richiede tuttavia una adeguata attenzione alle questioni relative alla salute dei lavoratori esposti professionalmente, a breve e a lungo termine.
Studi e ricerche in questo campo sono stati condotti negli ultimi anni dal Gruppo Interregionale Fibre, istituito dal Coordinamento Tecnico Interregionale per la Prevenzione nei Luoghi di Lavoro.
Le conclusioni del lavoro svolto sono state illustrate nel corso del convegno “Le fibre artificiali vetrose: classificazione, esposizione, danni per la salute e misure di prevenzione. Risultati di uno studio nazionale.”
Dell’evento, svoltosi nell’aprile 2007, sono state ora rese disponibili on line le relazioni.
Tra gli argomenti trattati vi sono: revisione e analisi dei dati disponibili, livelli pregressi e attuali di esposizione, effetti sulla salute e sorveglianza sanitaria, linee guida di prevenzione, ricerche, sperimentazioni, confronto tra metodi di campionamento ed analisi.
Le relazioni presentate nel corso del convegno sono consultabili qui:
La locandina del convegno
Bice Fubini – Dalle fibre minerali alle nanoparticelle: quali caratteristiche chimico-fisiche determinano la patogenicità delle polveri inalate.
1 PARTE – FIBRE
2 PARTE – SILICI
3 PARTE – NANOPARTICELLE
Fulvio Ferri – Le direttrici di lavoro del GIF e le sue prospettive
Patrizia Ferdenzi, Paola di Prospero – Fibre artificiali vetrose: aspetti generali, classificazione ed etichettatura, normativa correlata
Patrizia Garofani, Repertorio delle Esposizioni a Fibre Artificiali Vetrose in alcuni comparti lavorativi negli anni 1995-2004
Anna Bosi – La Valutazione dell’Esposizione a MMVFs Anno 2006
Rita leonori – Effetti sulla salute delle fibre artificiali vetrose la sorveglianza sanitaria degli esposti
Fulvio Cavariani – Indicazioni di prevenzione per ridurre l’esposizione a fibre ceramiche refrattarie (FCR)
A. Bergamaschi – Relazione
Giovanni Battista Bartolucci – Relazione
Tiziana Bacci e Claudio Arcari – Determinazione dei diametri e controllo fra laboratori
Orietta Sala, Determinazione delle fibre: criticità nel campionamento e confronto tra tecniche analitiche
M. Vaccai – Relazione
Fede fatalistica e/o ipocrisia, salute a rischio radioattività, attualmente protesica, zirconio/a è forse il materiale giusto senza pericolo?
Si, stiamo parlando del solito materiale tossico e radioattivo, la zirconia!
Tutti più o meno conosciamo i pericoli dell'atomica, basta guardare in dietro nel tempo, le famose aggressive guerre, gli incidenti nucleari (Cernobil) etc., il grande periodo della sperimentazione nel sottosuolo, nell'atmosfera, negli oceani e non solo; forse ancor di più la preoccupante sperimentazione sull'uomo direttamente con iniezioni e indiretta attraverso il trattamento radionico degli alimenti, sui bambini di cui il loro futuro..............................
"Il grande periodo degli anni cinquanta, il pallino del grande futuro e il grande potere ".
Da qualche decennio, la grande preoccupazione, lo smantellamento di tutti gli armamenti atomici nucleari, la paura di quei paesi pazzi, terroristici!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Oramai i danni sono stati fatti, attualmente la stragrande maggioranza della popolazione comincia a pagare le conseguenze: malformazioni, allergie, tumori, infinite patologie immunodepressive, come possiamo sostenere che la vita si sia allungata?
In Italia la stragrande maggioranza delle persone è affetta da patologie alla tiroide, ci domandiamo come mai?
I campi elettrici interferiscono sulla biogenetica, sul fattore primario della vita in generale; dal mondo vegetale a quello umano, la radioattività non può essere controllata, non sempre i valori bassi possono essere valutati, non esistono valori indicativi minimi che non rechino danni a: ...........Non tutto è misurabile con il geiger; la natura è regolata da codifiche energetiche di cui l'uomo non è padrone, energie naturali che possono alterarsi in presenza di situazioni o interferite da.......................... indirettamente sulla genetica del creato.
Lo zirconio, la zirconia, poca differenza tra i due (un fattore solamente economico) una lega metallica bianca, ricavati entrambi da dallo zircone zirconio (radioattivi), quasi sempre addizionata con l’yttrio (radioattivo) attraverso un procedimento chimico.
Forse credo che un pò tutti conosciamo lo zircone, la sua durezza, la sua applicazione, la fonte della sua estrazione, forse di più la sua bellezza e i suoi colori, nessuno immagina invece il suo contenuto energetico, la fonte della sua natura.
Sì, la fonte è proprio nelle zone connesse a quelle dell'uranio, in effetti tutte le qualità sono legate al fattore energetico. Le leghe agli ossidi di zirconia, di zirconio, sono strutture composte da più elementi e ricavati da processi chimici, proprio per la loro provenienza e per la loro trasformazione sono radioattive e tossiche.
Bene, queste sono l'ultima frontiera della scoperta degli anni cinquanta e nuovo business attuale che invade il mondo non solo nel campo dentale in protesi fissa.
Ci siamo tanto preoccupati di tutto quello che poteva essere il nucleare, e adesso.............................. lo utilizziamo addirittura in modo invasivo odontoprotesico?
Sicuro, questo è il peggior sistema di interferenza sulla nostra genetica, modificando o distruggendo tutte le nostre difese immunitarie, la logica dei legami genetici, biologici.
In virtù di quanto vi dico, qualche sera fa, su RAI 2, di sabato sera, sapete, la serie televisiva poliziesca americana, dei casi non risolti!!!! "CASE COLD", raccontavano di un caso irrisolto di cinquanta anni dietro, proprio nei momenti di grande preoccupazione del nucleare, di un orfanotrofio gestito da suore. La storia era quella che un bambino morto in circostanze poco chiare, senza che si trovasse la vera causa, il vero colpevole; proprio questo, diede inizio a una nuova indagine a distanza di anni. Una delle suore aveva accordi con un centro di sperimentazione nucleare, proprio qui finivano i bambini, per le loro prove venivano alimentati con cibi trattati radionicamente; quale poteva essere il valore radionico contenuto? Infinitesimo, eppure dalle successive indagini è emerso che quei bambini in età adulta sono diventati tutti sterili non fertili.
Purtroppo a volte la tecnologia non sempre rispetta la natura.
Attualmente, nonostante le leggi a tutela della difesa della Salute del Consumatore, nonostante le leggi sulla libertà di scelta delle cure mediche, sulla trasparenza e rintracciabilità dei prodotti e dei loro contenuti, si continua a violare i diritti, alla propria vita, quelli economici e quelli dettati dalla Comunità Europea a favore degli interessi delle solite lobby internazionali.
Infatti, da qualche anno, nonostante tutta una serie di insuccessi e allarmismi medici in campo protesico ortopedico, si continua a pubblicizzare in modo oppressivo attraverso tutti i media protesi totalmente in ceramica, denominate FREE METAL (grande truffa, pubblicità ingannevole); grande disinformazione su un materiale con caratteristiche completamente opposte, questa è propriamente un materiale con caratteristiche simili a una lega metallica, i contenuti dipendono da elementi metallici, arricchiti con zirconio e yttrio, elementi ricavati in siti nucleari. Questo materiale è pubblicizzato come la panacea di tutti i mali, mentre invece è la causa di tante patologie conosciute da ignari sofferenti e da tutta la scienza che studi i comportamenti dei materiali.
Come tutti gli altri lo Zirconio lo ritroviamo nella tabella periodica degli elementi, questo elemento in natura non lo ritroviamo mai in uno stato puro, é sempre l’elemento principale di 50 tipi diverse di leghe, viene estratto nelle vicinanze di un altro elemento metallico ossia l’Uranio.
Per la sua radioattività, con grande capacità elettrodinamica e quindi con grande capacità di energia, è molto utilizzato in tantissime materie ed in tantissime altre applicazioni nel campo nucleare.
Diciamo che per le sue caratteristiche è fortemente utilizzato come:
Fuel per quanto concerne proprio la ricerca nucleare in campo nucleare, nel campo della energia per quanto riguardo la produzione elettrolitica, ottimo dissipatore di energia in diverse situazioni o sistemi di forte impatto termico; utilizzato nei materiali da rivestimento ceramico industriale, alta tensione, altiforni, edilizia, alimentare, dentale, ortopedico; rivestimento per lo scudo protettivo in ambito spaziale durante l’impatto con la pressione atmosferica nel rientro terrestre etc. etc.
Lo Zirconio insieme più precisamente diremo arricchito all’Yttrio ed altri elementi come l’ossigeno, alluminio, titanio etc. determina una lega metallica con caratteristiche abbastanza importanti e nello stesso tempo pericolose in campo applicativo protesico sanitario.
Il suo contenuto energetico, ben 5 volte più di una comune lega metallica, può essere la causa di tutta una serie di insuccessi in campo ortopedico, vedi gli insuccessi delle teste femorali (dissociazione ionica degli elementi metallici dello stelo femorale), vedi in google zirconia problems , un allarme generale in Australia e America da parte di tutto il settore ortopedico già dall’ anno 1983 “Descrizione Capa Femoral Di ceramica Della St Gobain Desmarquest Zirconia”, Ceramica di Zirconia o “entro la notte, tutti i gatti sono grigi”,
Le informazioni urgenti su disintegrazione spontanea delle protesi “cape femoral” dell’anca di zirconia.
Come in tanti campi di applicazione anche nel campo odontoiatrico è arrivata la Zirconia, come al solito fare e dire, senza nessuna ricerca universitaria ha avuto una grande spinta nel settore e già si contano gli innumerevoli insuccessi, sotto il profilo tecnico operativo-lavorativo; scarsa compatibilità termoresistente con il rivestimento ceramico durante l’interazione biologica nel tempo, per niente resistente nelle zone ritoccate ed esposte. Uno degli insuccessi più sentiti riguardo le tante patologie e allergie, più di quelle già conosciute nell’utilizzo delle normali leghe metalliche comunemente utilizzate; basta ricercare in internet “Metalli in bocca di Rosario Muto”.
Uno dei più grandi insuccessi può essere determinato proprio dalla protesizzazione implantoprotesica per dissociazione ionica degli elementi costituenti della lega al titanio dell’impianto.
Attualmente sentiamo pubblicizzare diversi nomi in relazione all’utilizzo di questo materiale, il tutto dipende dalla Azienda che ne determina il sistema di lavorazione softwear per rifinitura micro-digitale ed il nome del brevetto che ne affigge, in tutti i modi il materiale è sempre lo stesso.
Forse una grande qualità in meccanica automobilistica: “L’iniettore di combustibile Cummins utilizza il nuovo nucleo mobile ad alta resistenza e duro di Zirconio”.
La lega agli ossidi di zirconia, riesamina .
Cosa è la lega agli ossidi di zirconia?
Secondo voi, cosa dice “lega agli ossidi di zirconia”?
Secondo gli studi di chi ha contribuito e definito i termini chimici a livello internazionale, dice che tutti quegli elementi legati all’ossigeno sono ossidi e i loro derivati sono definiti metalloidi.
La lega agli ossidi di zirconia è un agglomerato di elementi sottoprodotti, senza una loro formulazione atomica, senza una propria forza di coesione elettronica, Immessi sotto pressione in un altro ossido siliceo, detto silicato, miscelato e compresso ad una alta pressione, circa 600 atmosfere?
Questo materiale non ha le caratteristiche di un materiale con elementi di base come lo potrebbe essere un materiale come il quarzo, il caolino etc. chiamato ceramica?
La zirconia è una ceramica?
La vera ceramica ha di base elementi propri, con le proprie caratteristiche atomiche e naturalmente in piccole percentuali ritroviamo ossidi di reazione primaria, ben diversi dai sotto prodotti.
Per legge biochimica, quando finiscono nel nostro sistema biologico, gli ossidi sono il presupposto di fenomeni patologici, attivano malattie autoimmuni etc.
Voi mi direte perché?
Purtroppo il nostro sistema, in gran parte circa 80%, è composto da sostanze liquide con tutti gli annessi e connessi: proteine, vitamine, enzimi etc, il tutto in relazione a campi elettrici e regolato da un fattore pH che per tutta una serie di situazioni è fortemente acido.
Ebbene, proprio questo fattore elettrolitico a contatto con i materiali, determina una dissoluzione dei detti materiali, cioè, l’ossigeno e la presenza degli ossidi sono il fattore determinante della dissoluzione.
Per non parlare poi della dimensione di detti microcomponenti, detti nanoparticelle paragonabili a una dimensione di un micron, basti pensare che oltre alla inoculazione attraverso la respirazione, questi elementi polverizzati durante la lavorazione, possono attraversare la pelle fino a introdursi nel sistema fisiologico e arrivare al fegato nell’arco 6 ore e creare seri problemi patologici.
Siamo sicuri quanto detto da chi afferma che la zirconia è una ceramica ed è sicura?
Impianti dentali al Titanio e Amalgama e nuovi materiali, Zirconio nanotecnologia su ossidi metallici ancor più tossici e radioattivi……………..
Un impianto dentale rappresenta una opzione per sostituire i denti mancanti o gravemente malati. E’ composto da una radice artificiale che assomiglia ad un sostegno diritto o a forma di vite ed è coperto con una corona dentale.
Il trattamento comporta il posizionamento chirurgico dell'impianto nell'osso, dove a quest’ultimo è consentito fondersi con le ossa in un processo chiamato osteointegrazione".
Una volta avvenuta la guarigione, l'impianto agisce come un'ancora per la sostituzione con un dente artificiale, o una corona . La corona è costruita in modo da armonizzarsi con gli altri denti ed è fissata in modo permanente all'impianto.
Un tipico impianto dentale è fatto da una lega di Titanio.
In realtà, le leghe di titanio sono ampiamente utilizzati in medicina e odontoiatria, per impianti dentali, pacemaker, stent (è una struttura metallica cilindrica, usata in chirurgia), staffe ortodontali, impianti ortopedici e protesi (ad esempio, l'anca, spalla, ginocchio, gomito ). Non solo di titanio è un materiale robusto, ma molti lo considerano biocompatibile: se esposto all'aria, si forma uno strato di ossido e questo presumibilmente risulta in una corrosione ridotta ed una osteointegrazione di qualità superiore .
Allora per quale motivo dovreste rifiutare l'impianto in Titanio standard ?
IL Titanio NON è biologicamente inerte
Gli Impianti in titanio immettono nella bocca ioni metallici per 24 ore al giorno, e questa esposizione cronica può provocare infiammazioni, allergie e malattie autoimmuni in soggetti predisposti. Essi rappresentano i precursori della malattia patologia.
Nel corso degli anni, sono stati segnalati casi di intolleranza alle protesi fatte di metallo, e la rimozione di questo materiale dentale incompatibile ha portato ad una riduzione della sensibilità al metallo stesso e il miglioramento della salute, a lungo termine, nella maggior parte dei pazienti.
Il Titanio ha la potenzialità di indurre ipersensibilità come pure altre disfunzioni neuro patologiche immunologiche.
Uno studio ha esaminato 56 pazienti che hanno sviluppato gravi problemi di salute dopo aver ricevuto in impianti dentali a base Titanio . Questi problemi medici includono dolori muscolari, articolari e delle terminazioni nervose ; sindrome da stanchezza cronica, problemi neurologici, depressione e infiammazione della pelle.
La rimozione degli impianti ha determinato un notevole miglioramento dei sintomi del paziente, così come una diminuzione della sensibilità di molti pazienti al Titanio.
Per esempio, un uomo di 54 anni con un impianto dentale in Titanio e quattro viti di Titanio in una delle sue vertebre è stato così male che non poteva lavorare. Soffriva di sindrome da fatica cronica, compromissioni cognitiva, Parkinson-con tremori , e grave depressione. Sei mesi dopo la rimozione degli impianti e delle viti, fu in grado di tornare al lavoro.
In un altro caso, una ragazza di 14-anni aveva sviluppato lesioni infiammatorie sul viso sei mesi dopo che le avevano impiantato staffe ortodontali al Titanio.
Era anche mentalmente e fisicamente esausta, la sua reattività al Titanio era salita alle stelle. Nell’arco di tempo di nove mesi dopo aver sostituito le staffe con un materiale esente da metallo ( Metal-free) , le sue lesioni al viso erano quasi completamente guarite, era sana e attiva, e la sua sensibilità al titanio ritornò ad un livello normale.
Gli Impianti in titanio possono provocare il cancro.
Un'altra complicazione nel uso del Titanio impiantato è il suo potenziale di indurre la proliferazione abnorme di cellule (neoplasiche), che può portare allo sviluppo di tumori maligni e cancro. Sebbene sia rara , è una complicazione ben nota della chirurgia ortopedica, che prevede l'impianto di una attrezzatura metallica.
Inoltre, i ricercatori hanno recentemente scoperto il primo caso segnalato di un sarcoma manifestatosi in associazione con un impianto dentale.
Come descritto nel numero di agosto del 2008 di JADA ( Pubblicazione dell’Associazione dei Dentisti Americani ), una donna di 38-anni ha sviluppato un cancro alle ossa undici mesi dopo aver ricevuto un impianto dentale in Titanio.
Ecco perché dovete evitare qualsiasi tipo di metallo nella bocca.
E infine lo Zirconio, la presenza di qualsiasi metallo in bocca getta le basi per "la tossicità galvanica", perché la bocca diventa in sostanza, una batteria carica, quando metalli diversi si depositano in un “letto” di saliva.
Tutto ciò che serve per creare una batteria sono uno o due o più metalli diversi ed un liquido che può condurre l'elettricità (cioè, un elettrolita). Le Protesi di metallo, le Amalgame, le corone, le protesi parziali, e l’ortodonzia forniscono fonti di diversi metalli, e la saliva in bocca funziona come elettrolita.
Una corrente elettrica chiamata corrente galvanica è quindi generata dal trasporto di ioni metallici dagli impianti di ricostruzione, fatti di metallo, sino alla saliva . Questo fenomeno è chiamato "galvanismo orale", e significa, letteralmente, che la tua bocca si comporta come una piccola batteria per auto o un generatore elettrico in miniatura. Le correnti possono essere misurati con un amperometro!
Il Galvanismo orale crea due preoccupazioni principali.
In primo luogo, le correnti elettriche aumentano la velocità di corrosione (o dissoluzione) del metallo alla base degli impianti dentali. Anche le leghe di metalli preziosi rilasciano continuamente ioni metallici in bocca a causa della corrosione, un processo che erode pezzi di metallo dalla superficie del metallo stesso.
Questi ioni reagiscono con gli altri componenti del corpo, portando a sensibilità, infiammazione, e, infine, la malattia autoimmune. Aumentando la velocità di corrosione, di conseguenza, aumenta la probabilità di sviluppare reazioni immunologiche o tossiche ai metalli.
In secondo luogo, alcuni individui sono molto sensibili a queste correnti elettriche interne. La presenza di più metalli all’interno della bocca può causare un dolore inspiegabile, shock nervoso, ulcerazioni, e l'infiammazione, e molte persone sperimentano anche un costante sapore metallico o salato o una sensazione di bruciore in bocca.
Inoltre, vi è la preoccupazione che il galvanismo orale diriga le correnti elettriche nel tessuto cerebrale e possa interferire con la naturale corrente elettrica nel cervello.
Nuove alternative alle protesi in Titanio.
Lo Zirconio, negli ultimi anni, le protesi in ceramica ad elevata resistenza sono diventate interessanti alternative alle protesi di titanio, e alcune ricerche in corso si sono concentrate sulla attuazione di tali materiali, come l’ ossido di zirconio (il biossido di zirconio, un metallo molto vicino al titanio sulla tavola periodica).
Le Protesi in metallo-ossido di zirconio sono state utilizzate in Europa e in Sud America per anni, ma solo recentemente si sono rese sono disponibile negli Stati Uniti
Le Protesi in Zirconio sono altamente biocompatibili per il corpo umano e una serie di ricerche mostrano un rilascio di ioni minimo, rispetto alle protesi metalliche.
Gli Studi hanno dimostrato che l'osteointegrazione di Zirconio e impianti in Titanio sono molto simili, e che le protesi in Zirconio hanno un tasso di sopravvivenza equiparabile, rendendoli un'ottima alternativa alle protesi di metallo.
Inoltre, le ceramiche in Zirconio sono state usate con successo nella chirurgia ortopedica per la fabbricazione di teste a sfera per la sostituzione totale dell'anca.
Pertanto, dato che gli impianti dentali in Titanio possono indurre la sensibilità ai metalli, infiammazione, autoimmunità, e tumori maligni, mentre le protesi in metallo-ossido di zirconio sono libere da metallo, ma altrettanto resistenti, perché sottoporsi all'esposizione cronica dei metalli?
Il nostro corpo trarrebbe sicuramente beneficio dalla scelta di impianti biocompatibili in ceramica, rispetto agli impianti standard in titanio..
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Da un rivenditore di materiali dentali, zirconia tossica radioattiva?
Mi arriva questo messaggio!
-------- Messaggio originale --------
Oggetto: I: Ossido di Zirconio, tossicità, radioattività ?
Data: Tue, 14 May 2013 09:45:06 +0200
Mittente: Nic Car <Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
A: <Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
Buongiorno dott. Rosario Muto,
questa la risposta di un agente DENTALCOM di Treviso che frequenta giornalmente Odontotecnici.
Segue mail “Zirconia “ Cordiali saluti Nic Car
Da: Marco Tor [mailto:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.]
Inviato: giovedì 29 marzo 2012 22:46
A: Car Nic
Oggetto: Re: Ossido di Zirconio, tossicità, radioattività ?
Quello che ti posso dire è che il pulviscolo creato dal materiale in questione è molto dannoso all'apparato respiratorio delle persone che lo lavorano !!
Chi lavora questo materiale di norma lo sà , ma nessuno si preoccupa oltre che azionare un aspiratore nell' apparecchiature di fresatura e credendo così di risolvere il problema !
La realtà è che il pulviscolo sottile che non si vede ma è presente nell' ambiente se lo respirano tutto e alla lunga gli creerà problemi respiratori per non dire qualcosa di brutto e magari irreparabile !
Da questo punto di vista c'è molta ignoranza e quasi nessuno se ne preoccupa avendo fresatrici chiuse , il fatto è che quando le aprono per il normale utilizzo la decompressione fà si che il pulviscolo presente nell'ambiente macchina viene risucchiato nell' aria del laboratorio quindi respirato !! Per consapevolizzare le persone bisognerebbe portargli un'informazione dei danni provocati in riferimento al tempo di respirazione di questo pulviscolo magari con una ricerca fatta da una università o dal Ministero della Salute , solo così forse si renderanno conto dei danni alla salute che provoca lo Zirconio inalato !
Quanti poi prenderanno provvedimenti sapendo . . . . non lo sò; quelli più sensibili alla salute e al vivere di qualità sicuramente ,ma la maggior parte diranno che tutto fa male e che è peggio respirare lo smog cittadino perché l'ignoranza sul problema è drasticamente diffusa !!
Ciao Marco
Il giorno 29 marzo 2012 18:47, Car Nic <Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; ha scritto:
Ciao Marco, tu sei a contato giornalmente con gli utilizzatori di questo prodotto, credo utile per noi tutti dare una letta a quanto riporta il sito,
soprattutto un tuo parere professionale in merito, grazie Cordiali saluti
Link sulla tossicità della zirconia, ISPESL, decreti legge
LA ZIRCONIA E' TOSSICA E RADIOATTIVA, è PUBBLICATO ANCHE SU PUB MED
Degradazione della zirconia
Articolo su PUB MED, praticamente dice che la zirconia è suscettibile a degradazione a causa di ambienti orali corrosivi. Hanno utilizzato campioni di saliva artificiale pH 3,5 fino a 10 per 10 giorni a temperatura di 37 gradi, oltre a test di durezza, resistenza alla frattura e test di flessione biassiale. hanno analizzato la microstruttura dei materiali e hanno fatto diverse comparazioni usando il Tukey test. Risultato: ambienti acidi e alcalini attaccano le proprietà meccaniche della zirconia , provocando degradazione, perdita del componente stabilizzante e un aumento della trasformazione da tetragonale a monovalente.
Si tratta di studi sulla zirconia e ceramiche feldespatiche, studi sui blocchi di zirconia della Zirkonzahn cercon e Everest.
Quindi anche gli impianti in zirconia a sto punto, giusto?
Abstract
The aim of this study was to evaluate the effects of pH changes in the oral cavity on the mechanical properties of zirconia and feldspathic ceramics. Bilayered zirconia-feldspathic samples were prepared from three different commercial brands of Y-TZP blocks: Zirkonzahn, Cercon, and Everest. Samples were stored in artificial saliva with different pH values (3.5, 7.0, and 10.0) for 10 days at 37°C. Flexural strength, Vickers hardness, and fracture toughness were calculated after samples were subjected to biaxial flexure test. Microstructural analysis of the materials was also performed.Data were analyzed by one-way analysis of variance (ANOVA), and multiple comparisons were performed using Tukey's test (α=0.05). Acidic and alkaline environments adversely affected the mechanical properties of zirconia, resulting in material degradation, loss of stabilizer content, and increase in tetragonal-monoclinic phase transformation. Commercial dental zirconia blocks have varied mechanical properties, but they are generally susceptible to degradation when exposed to corrosive environments.
PMID: 23207192
[PubMed - in process]
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J-STAGE, Japan Science and Technology Information Aggregator, Electronic
La Zirconia inadatta come materiale protesico, lo conferma uno studio Usa
Uno studio pubblicato sul numero di settembre 2009 del Journal of the American Ceramic Society condotto dagli studiosi Jérôme Chevalier, Laurent Gremillard, Anil V. Virkar, David R. Clarke conferma che l’utilizzo della zirconia nel campo biomedico, quindi anche nel settore delle protesi odontoiatriche, non è così indenne da problemi come riportato dalle aziende che distribuiscono i materiali odontoiatrici sulle proprie schede di sicurezza.
All’interno della nostra bocca infatti sono presenti particolari condizioni di temperatura, associata alla presenza della saliva e delle mucose che fanno perdere alla lega quelle proprietà che ne hanno motivato l’uso.
Lo studio, che si intitola “The Tetragonal-Monoclinic Transformation in Zirconia: Lessons Learned and Future Trends”, conferma conclusioni cui già altri studi condotti su animali erano giunti, cioè la pericolosità per la salute delle protesi in zirconia. Sempre più frequenti sono infatti i casi di danni alla salute provocati dal potenziale elettrochimico di manufatti protesici e per i quali solo l’informazione che a fatica si cerca di diffondere può contribuire ad identificarne la vera causa.
“Le ceramiche di ossido di zirconio, o zirconia, trovano ampia applicazioni in una varietà di energia e di campi, dall’energia alla biomedicina per le particolari proprietà di robustezza, resistenza alle rotture, la conduttività ionica e la bassa conduttività termica. Queste interessanti proprietà sono in gran parte legate alla stabilizzazione in fase tetragonale e cubica attraverso la lega con ioni aliovalenti. La grande concentrazione di siti vuoti introdotto per compensare la carica della lega aliovalente è responsabile sia della conduttività ionica eccezionalmente elevata che della conduttività termica eccezionalmente bassa, indipendente dalla temperatura. L’elevata resistenza alla rottura mostrata da molte ceramiche di zirconia è attribuita Aal legame che si crea nella la transizione da fase tetragonale a monoclina e la sua uscita durante la propagazione della frattura. In altre ceramiche di zirconia contenenti la fase tetragonale, la tenacità elevata è associata alla commutazione di dominio ferroelastica. Tuttavia, molte di queste caratteristiche interessanti della zirconia, specialmente la resistenza alle fratture e la rigidità, sono compromessi dopo una prolungata esposizione al vapore acqueo a temperature intermedie (~ 30 ° -300 ° C) secondo un processo denominato low-temperature degradation (LTD), cioè degrado a bassa temperatura, identificato per la prima volta più di vent’anni fa. Ciò vale in particolare per l’ossido di zirconio in applicazioni biomediche, come protesi d'anca e protesi dentali.
Esistono minori evidenze circa la possibilità che lo stesso processo possa verificarsi anche nella zirconia utilizzata in altre applicazioni, per esempio, i rivestimenti termici di zirconia, dopo lunga esposizione alle alte temperature. Sulla base dell'esperienza acquisite con gli insuccessi delle teste femorali in zirconia, così come gli studi sul degrado a bassa temperatura, è dimostrato che molti dei problemi legati a tale degrado possono essere mitigati dalla scelta appropriata della lega e / o dal controllo di processo.”
L’alternativa proposta da anni in Italia dall’odontotecnico Rosario Muto e quella di utilizzare non la zirconia ma le leghe preziose rese biocompatibili, o, come si può dire inertizzate, grazie un trattamento chiamato TTSVGEL che è in grado di rendere innocue le protesi (www.odontotecnicanaturale.it).
Le ceramiche di zirconia hanno trovato ampie applicazioni in una varietà di applicazioni energetiche e biomediche a causa della loro insolita combinazione di resistenza, tenacità alla frattura, conduttività ionica e bassa conduttività termica. Queste caratteristiche attraenti sono in gran parte associate alla stabilizzazione delle fasi tetragonale e cubica attraverso la lega con ioni aliovalenti. La grande concentrazione di posti vacanti introdotti per compensare la carica della lega aliovalente è responsabile sia della conducibilità ionica eccezionalmente elevata che della conducibilità termica insolitamente bassa e indipendente dalla temperatura. L'elevata tenacità alla frattura esibita da molte ceramiche di zirconia è attribuita al vincolo della trasformazione di fase da tetragonale a monoclina e al suo rilascio durante la propagazione della cricca. In altre ceramiche di zirconia contenenti la fase tetragonale, l'elevata tenacità alla frattura è associata alla commutazione del dominio ferroelastico. Tuttavia, molte di queste caratteristiche interessanti della zirconia, in particolare la tenacità e la resistenza alla frattura, sono compromesse dopo un'esposizione prolungata al vapore acqueo a temperature intermedie (∼30°-300°C) in un processo noto come degradazione a bassa temperatura (LTD) e inizialmente identificato oltre due decenni fa. Ciò è particolarmente vero per la zirconia nelle applicazioni biomediche, come le protesi dell'anca e i restauri dentali. Meno comprovata è la possibilità che lo stesso processo possa verificarsi anche nella zirconia utilizzata in altre applicazioni, ad esempio i rivestimenti a barriera termica in zirconia dopo una lunga esposizione ad alta temperatura. Sulla base dell'esperienza con il cedimento delle teste femorali in zirconia, nonché degli studi sulla LTD, è dimostrato che molti dei problemi della LTD possono essere mitigati dalla scelta appropriata della lega e/o del controllo del processo.
Lo studioso Jérôme Chevalier aveva già pubblicato nel 2005 un articolo dal titolo “Quale futuro per la zirconia come un biomateriale?” e che aveva lo scopo di rivedere ed analizzare le attuali conoscenze in materia a riguardo alla performance di lungo termine degli impianti femorali Aal fine di distinguere i fatti scientifici e della speculazione.
Lo studio prese le mosse dai casi di fallimento delle teste femorali del 2001-2002 e dalle forti controversie sul futuro della zirconia come biomateriale.
Siccome la zirconia distribuita da diverse aziende ha subito processi di lavorazione relativi alla microstruttura diverse, vi è la necessità di valutare la loro sensibilità al passare del tempo con l’ausilio di tecniche accurate ed avanzate in modo da aggiornare gli standard ISO, in particolare per guadagnare la fiducia dei medici.
E’ possibile leggere l’abstract dei due studi visitando il seguente link:
Di seguito riportiamo l’abstract originale in inglese:
Zirconia ceramics have found broad applications in a variety of energy and biomedical applications because of their unusual combination of strength, fracture toughness, ionic conductivity, and low thermal conductivity. These attractive characteristics are largely associated with the stabilization of the tetragonal and cubic phases through alloying with aliovalent ions. The large concentration of vacancies introduced to charge compensate of the aliovalent alloying is responsible for both the exceptionally high ionic conductivity and the unusually low, and temperature independent, thermal conductivity. The high fracture toughness exhibited by many of zirconia ceramics is attributed to the constraint of the tetragonal-to-monoclinic phase transformation and Aits release during crack propagation. In other zirconia ceramics containing the tetragonal phase, the high fracture toughness is associated with ferroelastic domain switching. However, many of these attractive features of zirconia, especially fracture toughness and strength, are compromised after prolonged exposure to water vapor at intermediate temperatures (~30°–300°C) in a process referred to as low-temperature degradation (LTD), and initially identified over two decades ago. This is particularly so for zirconia in biomedical applications, such as hip implants and dental restorations. Less well substantiated is the possibility that the same process can also occur in zirconia used in other applications, for instance, zirconia thermal barrier coatings after long exposure at high temperature. Based on experience with the failure of zirconia femoral heads, as well as studies of LTD, it is shown that many of the problems of LTD can be mitigated by the appropriate choice of alloying and/or process control.
La pericolosità della zirconia dichiarata in una delle tante schede di sicurezza obbligata per legge su tutti i materiali di lavorazione e soprattutto quando utilizzati in campo dei dispositivi protesici ed alimentari.
La ILUKA produttrice di sabbie di zircone……………
Guardate cosa si dichiara in una scheda di sicurezza riguardo la pericolosità della zirconia.
Da una parte esclude la pericolosità mentre dall'altra.......
Rischi potenziali per la salute :
Acuto se ingoiato non tossico. Non vi sono pericoli conosciuti a seguito di ingestione di sabbia di zircone, possibile quando si
trasporta il prodotto.
Se ingerito in grandi quantità, si può verificare ’irritazione del sistema digestivo a causa della abrasività.
Occhi :
Le particelle e la polvere di zircone può essere moderatamente irritante a causa della abrasività.
Pelle, basso rischio.
Se inalato
La normale grandezza della particella del prodotto lo preclude dal costituire un rischio a livello di inalazione, tuttavia maneggiare i materiali in grande quantità può creare della polvere.
Viene normalmente considerata una polvere fastidiosa con degli starnuti.
Cronico Silica, La silica cristallina è una causa conosciuta di fibrosi polmonare (silicosi). Si perché è contenuta ina altrattante polvere di silicia.
È stata anche classificata come carcinogeno umano. (IARC).
La sabbia di zircone contiene una piccola quantità di quarzo libero, (fino a 0,5 %) ed è necessario prendere precauzioni al fine di evitare di inalare la polvere.
Radiazioni:
Lo zircone contiene naturalmente elementi radioattivi della serie dell’uranio e del torio.
Le sabbie di zircone prodotte da Iluka Resources contengono basse concentrazioni di tali impurità, con attività specifiche tipiche di 0,6 to 0,9 Bq/gm (torio-232) e 1,5 fino a 3,4 Bq/gm (uranio-238).
Prodotti similari sono tipicamente presenti in concentrazioni equlibrate.
Il principale rischio radiologico è l’esposizione interna alle particelle alfa della polvere inalata.
È necessario adottare misure di controllo della polvere per assicurarsi che l’esposizione alla polvere generata e alle particelle alfa sia ridotta al minimo possibile. Di regola, l’esposizione continua dei lavoratori a livelli di polvere oltre gli 1,5 mg/m3 potrebbe portare a esposizioni interne annuali oltre l’ 1 mSv. L’esposizione esterna è data dalle radizioni gamma. L’esposizione continua (2000 ore all’anno) entro 2 metri di zircone in grandi quantità potrebbe far salire la dose esterna annuale a oltre 1 mSv.
Ma……………gli operatori che lavorano la zirconia come possono controllare tutti questi consigli esposti?
I pazienti utilizzatori di dispositivi confezionati con questi materiali come possono essere sicuri che questi materiali dissocianti non creino patologie?
A proposito dei metalli tossici e degli ossidi, soprattutto della zirconia, cosa dice l’Università americana YOWA STATE UNIVERSITY ?
2010 innovazione e conseguente disastro economico e salutistico 1
Stiamo assistendo negli ultimi anni a fenomeni come la globalizzazione dei mercati, la contaminazione delle culture, allo svilupparsi inarrestabile delle tecnologie.
Ci si chiede sempre più spesso, in vari settori, se il superamento di frontiere sempre più avanzate si traduca in benefici veri per la società, o se si vada incontro anche a nuovi disastri, più o meno evidenti sui media, a tutto discapito dell’uomo e dell’ambiente e a vantaggio di pochi grandi portatori di forti interessi economici.
Parliamo di salute. In particolare di Odontoiatria-Odontotecnica.
In questi ultimi anni, la società non si fida. Si chiede sempre di più tracciabilità, qualità e accessibilità. Mentre stiamo assistendo ad una grande pressione tecnologica industriale in un settore che per caratteristiche proprie vede operare quelli che andrebbero definiti come degli artigiani sanitari ma che svolgono un’attività altamente professionale, dove le capacità creative e quelle manuali si combinano con le basi scientifiche di fisica e chimica. Chi produce l’oggetto o il dispositivo sanitario, dovrebbe essere colui che opera una sintesi di queste rare capacità e che per questo merita di essere collocato in una posizione di rilievo e prestigio all’interno del settore di appartenenza.
La realtà dei fatti mostra come nel settore odontoprotesico permangono confusione e anarchia, se non immoralità.
Da una parte assistiamo a una concorrenza sleale all’interno della professione che si concretizza in uno svilimento del valore del proprio prodotto. Dall’altra parte le aziende distributrici dei materiali che operano esercitando forti pressioni per collocare sul mercato materiali, tecnologie e procedure fallaci e truffaldine atte a creare una grande confusione professionale, e con la persecuzione di atteggiamenti sempre più spregiudicati sul fronte dei prezzi, decisamente impossibili. A complicare il mercato contribuiscono non poco i paesi emergenti e le new entry in Unione Europea.
La maggioranza degli odontotecnici si lascia trovare impreparato di fronte a questi eventi, e a questi cambiamenti sul fronte tecnico e di mercato. Ci troviamo però di fronte, purtroppo, ad atteggiamenti di connivente convenienza, se non di coinvolgimento in sporchi interessi, con chi chiede e prescrive loro tali tecnologie e materiali, ma anche ad operatori che non conoscono il proprio lavoro, non hanno le necessarie conoscenze di base di chimica e fisica, e in fin dei conti ad incapacità professionale.
Le aggressive strategie di marketing delle aziende distributrici creano uno squilibrio commerciale, con tecnologie che hanno il solo risultato concreto di destabilizzare il mercato, creando oltretutto disoccupazione tra gli addetti.
Tutto questo grande bailamme va a tutto discapito della qualità, della salute dei cittadini che, fiduciosi ma ignari, vengono fuorviati ed ingannati. La zirconia….., che contraddizione!
Una scheda di sicurezza ove dichiara che il materiale è altamente pericoloso sopratutto per gli operatori che lo lavorano,
“gli odontotecnici”………….
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C.T.U. Consulente Tecnico Esperto della Procura Nazionale e dei cittadini del mondo. Scienziato e ricercatore autonomo, persona libera non solo della conoscenza scientifica ma soprattutto libero di studiare e diffondere la vera scienza a beneficio del prossimo. Dico ai signori millantatori, falsi e presuntuosi che la loro fine si avvicina. Criticate pure, si sono un Odontotecnico ma unico nel suo genere ed ho tutte le competenze per poter esporre la mia professione sia dei protocolli costruttivi sia dei materiali e della materia stessa di ogni genere.
Le ingerenze, l'ignoranza del settore nonché dei millantatori medici cui presuntuosi non conoscono la scienza cui loro dovrebbero conoscere per poter operare. Sono solo una classe di incompetenti!
La sopravvivenza del genere umano nelle mani di pochi assassini mercenari adepti del potere mafioso massonico chimico farmaceutico. Li trovate lì come le mosche attratti dal zuchero, pronti a mettersi in mostra e con le loro chiacchiere a fare da specchietto delle allodole attirando i poveri ignoranti illusi e a rovinargli la salute.
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C.T.U. Consulente tecnico Esperto della Procura nazionale e di tutti i cittadini del mondo.
La zirconia è tossica e radioattiva, cosa dicono gli altri?
Comunicati Stampa[/h] [h=2]Tossicita' del zirconio(otturazioni e protesi)(dentali)[/h] Come era stato denunciato precedentemente dal Perito Del tribunale Di Prato Rosario Muto e dal sottoscritto, sulla tossicità del zirconio e come leggerete quello che seguirà prelevato dal sito www.mednat.org/amalgami/ossido_zirconio.htm.alcune aziende della Germania hanno ritirato il prodotto dal mercato.
“in Germania, due aziende abbastanza grosse hanno ritirato lo zirconio ( lega agli ossidi di zirconio/a, truffaldinamente pubblicizzata metal free) dal mercato, il motivo? TOSSICO Questo provocherà un effetto domino e danni ..................................................... molti odontotecnici e medici sono ricorsi ai legali per capire come pararsi, come salvarsi.”
OSSIDO di ZIRCONIO TITANIO - scheda di Sicurezza
Ricordiamo anche che ogni protesi introdotta in bocca che contenga leghe metalliche basate su legami ossigeno, sono pericolose in quanto l'ossigeno (potente ossidante) permette ai metalli della lega il rilascio di ioni che sicuramente interferiscono con le reazioni biochimiche dell'organismo ! vedi:
Ossido di Zirconio - vedi: Materiali Dentari e denti tossici + Elettrogalvanismo dei materiali dentari + Impianti dentari + Ricerca del CNR Lo zirconio/a sostituisce la struttura portante di una protesi dentale, di solito le strutture vengono realizzate od in lega nobile, preziosa, in cromo-cobalto od in lega al titanio, rivestite poi dalla ceramica; questa ha la possibilità di ripristinare nella forma e nei colori, la naturalezza dei denti naturali. Nelle ultime ceramiche certamente ritroviamo piccole percentuali di elementi radioattivi come lo zirconio, ma la loro rilevanza in percentuale è insignificante, è talmente bassa che non può essere calcolata. Ecco cosa afferma l'associazione degli odontotecnici italiani: Lo zirconio è l'elemento chimico di numero atomico 40. Il suo simbolo è Zr. È un metallo di transizione bianco-grigio, duro, il cui aspetto ricorda quello del titanio. I tessuti umani tollerano facilmente questo metallo, che quindi è adatto per giunti e protesi artificiali impiantabili, nonche nella realizzazione di strutture per protesi dentarie. (da Wikimedia) In campo dentale ne viene utilizzato l'ossido quindi ossido di zirconio (parlare di ossido di Zirconio o Zirconia è la stessa cosa). Molto apprezzato per le proprietà meccaniche ed il colore bianco che in sostituzione del colore grigio dei metalli offre la possibilità di realizzare protesi altamente estetiche . Tratto da: www.odontotecnici.net/dossier/Zirconio.htm
Ecco cosa afferma un fabbricante: La solubilità di Cercon base e, conseguentemente, il rilascio di ioni nel corpo umano è estremamente basso. Essa raggiunge, in test condotti con differenti acidi e con idrossido di sodio, un massimo di 10 ug/cm3 in un periodo di 320 giorni. 51% NaOH 320 giorni 36% HCI 320 giorni 92% H2 SO4 320 giorni 10 ug/cm3 10 ug/cm3 3 ug/cm3 In comparazione gli standard DIN EN ISO 9693 (12/2000) Restauri Denta// con Sistemi di Metallo Ceramica permettono una solubilità massima della ceramica dentale pari a 10 ug/cm3 in un periodo di 16 ore. Questo significa un valore pari a 48000 ug/cm3 in un periodo di 320 giorni, paragonato ai 10 ug/cm3 rilasciati da Cercon base. L'ossido di zirconio non possiede una radioattività propria, ma può contenere tracce di ossido di uranio ed ossido di torio. Il livello di radioattività di ogni lotto di ossido di zirconio utilizzato per la fabbricazione di Cercon base è controllato da un laboratorio indipendente: il valore massimo tollerato è di 0, 03 Bq/g (bequerel/grammo) per Th-232 e U-238. La saliva umana possiede una radioattività pari a 0, 025 Bq/g. Pertanto Cercon base non provoca un aumento di radioattività nel corpo umano. Commento NdR: facciamo notare che: 1 - “il rilascio di ioni nel corpo umano è estremamente basso”, cio’ significa che comunque vi e’ emissione di ioni nell’organismo e NESSUNO puo’ affermare che siano innocui e non interferiscano con i processi biochimici del corpo ! Inoltre si conferma che anche gli altri prodotti rilasciano ioni e quindi NON sono innocui. 2 - “L'ossido di zirconio non possiede una radioattività propria, ma può contenere tracce di ossido di uranio ed ossido di torio……” - questa e’ la conferma che vi sono tracce di ossido di uranio e torio. Ma se gia’ l’organismo ha una sua radioattivita’ di base, qualsiasi altra radioattivita’ puo’ interferire con i processi biologici dell’organismo. NESSUNO puo' affermare il contrario !.... il valore massimo tollerato... 3 - E poi cosa grave che e’ il produttore stesso che afferma che il Suo prodotto e’ innocuo ? - ma vi rendete conto di quanto sia grave questa cosa ?? e’ come chiedere all’oste se il suo vino e’ buono o meno… Dove sono gli studi che dimostrano la sua innocuita' nel corso degli anni ?? 4 - Nella lega Zirconio/a c'è anche l'Yttrio (Ittrio), è molto importante perchè, per prima cosa è oltre che radioattivo, secondo viene inserito nella lega per il semplice motivo che, la lega allo zirconio per problemi idrotermici nel tempo perde la sua capacità di sintesi quindi dissocia, la presenza dell'Ittrio ne arricchisce le caratteristiche di sinterizzazione, ma comunque nel tempo va incontro a trasmigrazione ionica.....
5 - Per quanto concerne le leghe metalliche esse hanno una lunga storia e di contraddizioni (vedi ricerche sulla tossicità ecc.) chi la racconta in un modo e chi in altro, questo nell'arco di 5 secoli, per quanto concerne la zirconia al momento di documentazione positiva (di innocuita') non esiste, mentre contro (negativa) gia' esiste, vedere in Google zirconia problems ; per quanto riguardo gli insuccessi con le teste femorali, la dott.essa Gatti dell'Università di Modena, ha identificato tracce di allumina in una lesione orale e tracce di zirconio/a in una lesione all'intestino ! 6 - Ricordiamo anche che ogni protesi introdotta in bocca e/o nel copro, che contenga leghe metalliche basate su legami ossigeno, sono pericolose in quanto l'ossigeno (potente ossidante) permette ai metalli della lega il rilascio di ioni che sicuramente interferiscono con le reazioni biochimiche dell'organismo !
Ora su questi dati dovete aggiungere (cose che non dicono) la radioattività che contiene il nostro corpo umano (casi di autocombustione).
Perito Odontotecnico del tribunale di Prato Rosario Muto
Un impianto dentale è una possibile soluzione per sostituire i denti mancanti o gravemente malati. E' composto da una radice artificiale che assomiglia ad una vite ed sostiene nella sommità, una corona dentale. Il trattamento prevede il posizionamento chirurgico dell'impianto nell'osso, dove è permesso di fondere le ossa in un processo chiamato "osteointegrazione". Una volta guarito, l'impianto agisce come un'ancora per la sostituzione di un dente artificiale, o corona. La corona è fatta in modo da unirsi con gli altri denti ed è fissata in modo permanente all'impianto.
Un tipico impianto dentale è in titanio puro e / o una lega di titanio. In realtà, le leghe di titanio sono ampiamente utilizzate in medicina e odontoiatria, per impianti dentali, pacemaker, stent, staffe ortodontiche e protesi ortopediche (ad esempio, per l'anca, la spalla, il ginocchio o il gomito). Al titanio sono riconosciute qualità di robustezza, ma molti lo considerano anche un materiale biocompatibile: si forma uno strato di ossido se esposto all'aria, e questo presumibilmente si traduce in corrosione ridotta e in una milgiore osteointegrazione.
Allora perché si dovrebbe rifiutare l'impianto metallico standard in titanio? Il titanio non è biologicamente inerte. Impianti in titanio rilasciano ioni metallici in bocca 24 ore al giorno, e questa esposizione cronica può provocare infiammazioni, allergie e malattie autoimmuni in soggetti predisposti. Si tratta di un materiale precursore di vari disturbi. Casi di intolleranza a impianti metallici sono stati segnalati nel corso degli anni, e la rimozione di questo materiale dentale ha portato ad una minore sensibilità ai metalli e un miglioramento a lungo termine sullo stato di salute nella maggior parte dei pazienti.
Il titanio ha il potenziale di indurre ipersensibilità e disfunzioni immunologiche. Uno studio ha esaminato 56 pazienti che hanno sviluppato gravi problemi di salute dopo aver ricevuto gli impianti dentali a base di titanio. Si sono riscontrati casi di problemi muscolari, articolari e dolore neuropatico, sindrome da affaticamento cronico, problemi neurologici, depressione e infiammazione della pelle. Rimozione degli impianti ha determinato un notevole miglioramento dei sintoi nei pazienti, così come una diminuzione in molti pazienti della sensibilità al titanio.
Ad esempio, un uomo di 54 anni con un impianto dentale in titanio e quattro viti in titanio nelle vertebre era così malato da essere costretto ad interrompere lattività lavorativa. Soffriva di sindrome da stanchezza cronica, deficit cognitivo, tremori simili a quelli causati dal Parkinson, e depressione grave. Sei mesi dopo la rimozione degli impianti e delle viti, fu in grado di tornare al lavoro. In un altro caso, una ragazza 14enne ha sviluppato lesioni infiammatorie sul viso sei mesi dopo l'applicazione di staffe ortodontiche in titanio. La ragazza ha anche subito un crollo psicofisico, e la sua reattività al titanio è salita alle stelle. Entro nove mesi dalla sostitzione delle staffe con un materiale metal-free, le sue lesioni al viso era quasi completamente guarite, era sana e attiva, e la sua sensibilità al titanio era tornata ad un livello normale.
Gli impianti in titanio possono provocare il cancro. Un'altra complicazione legata all'uso del titanio è la potenziale capacità di indurre la proliferazione abnorme di cellule (neoplasia), che può portare allo sviluppo di tumori maligni e cancro. Raramente, si riscontrano complicazioni a seguito di interventi chirurgici ortopedici che prevedono l'impianto di hardware metallici. Inoltre, i ricercatori hanno recentemente scoperto il primo caso segnalato di un sarcoma associato ad un impianto dentale.
Come descritto nel numero di agosto del 2008 di JADA (The Journal of American Dental Association), un donna 38enne ha sviluppato un cancro alle ossa undici mesi dopo aver applicato un impianto dentale in titanio. Per fortuna, la donna è stata trattata con successo con la chemioterapia, ma gli autori raccomandano ulteriori ricerche sui tumori causati potenzialmente da impianti dentali alla luce del crescente utilizzo che se ne fa e la capacità di durare per lunghi periodi di tempo.
La presenza di qualsiasi metallo in bocca pone le basi per una "tossicità galvanica", perché la bocca diventa paragonabile ad una batteria carica quando metalli vengono ad essere immersi nella stessa saliva. Ciò che serve per creare una batteria, d'altronde, è mettere due o più metalli diversi in un mezzo liquido che può condurre l'elettricità (cioè, un elettrolita). Impianti metallici, otturazioni, corone, parziali, e ortodonzia sono formati da metalli diversi, e la saliva in bocca fa da elettrolita. Una corrente elettrica chiamata corrente galvanica viene quindi generata dal trasporto di ioni metallici dalla protesi a base di metalli nella saliva. Questo fenomeno è chiamato "galvanismo orale", e significa, letteralmente, che la bocca si comporta come una batteria per auto di piccole dimensioni o un generatore elettrico in miniatura. Le correnti possono essere misurate con un amperometro!
Il galvanismo orale crea due preoccupazioni principali. In primo luogo, le correnti elettriche aumentano il tasso di corrosione (o dissoluzione) di restauri dentali a base metallica. Anche le leghe di metalli preziosi in continuo rilascio di ioni metallici in bocca a causa della corrosione, un processo che erode pezzi di metallo dalla superficie. Questi ioni reagiscono con gli altri componenti del corpo, portando a malattie di sensibilità, infiammazioni, e, infine, malattie autoimmuni. L'aumento della velocità della corrosione, di conseguenza, aumenta la probabilità di sviluppare reazioni immunologiche o tossiche per i metalli. In secondo luogo, alcuni individui sono molto sensibili a queste correnti elettriche interne. Metalli diversi in bocca possono causare dolore inspiegabile, scosse nervose, ulcerazioni, e infiammazioni, e molte persone possono anche sperimentare un gusto costante metallico o salato, o una sensazione di bruciore in bocca. Inoltre, vi è l'ipotesi che il galvanismo orale veicoli correnti elettriche nel tessuto cerebrale e possona interferire con la naturale corrente elettrica nel cervello.
Negli ultimi anni, gli impianti ad alta resistenza in ceramica sono diventati un'alternativa interessante per impianti in titanio, e qualche ricerca attuale si è concentrata su materiali come l'ossido di zirconio (il biossido di zirconio, un metallo vicino al titanio nella tavola periodica). Protesi metal-free in zirconia sono utilizzate in Europa e Sud America da anni, e solo recentemente si sono resi disponibili impianti in Zirconia negli Stati Uniti e sono considerati altamente biocompatibili per il corpo umano ed evidenziano un rilascio minimo di ioni rispetto agli impianti metallici. Studi hanno dimostrato che l'osteointegrazione di impianti in titanio e zirconio sono molto simili, e che le protesi in zirconia hanno un tasso di sopravvivenza comparabile, rendendoli un'ottima alternativa alle protesi in metallo. Inoltre, le ceramiche di zirconia sono stati utilizzate con successo nella chirurgia ortopedica per la produzione di teste a sfera per la sostituzione totale dell'anca.
Pertanto, considerato che gli impianti dentali in titanio possono indurre sensibilità ai metalli, infiammazioni, reazioni autoimmuni, e tumori maligni, mentre gli impianti in zirconia sono metal-free ma altrettanto resistenti, perché sottoporsi all'esposizione cronica di metalli? Il corpo trarrebbe sicuramente beneficio dalla scelta di materiali biocompatibili, impianti dentali in ceramica rispetto allo standard, impianto titanio.
La Dott. Lina Garcia, una dentista olistica da 25 anni, ha dedicato la sua pratica nell'utilizzo di materiali dentali che miglioreranno la salute e non faciliteranno malattie. Nella sua pratica, utilizza solo materiali di restauro metal-free, tra cui gli impianti in zirconia.
Rosario Muto <Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.>
Per caso mi sono imbattuto su un articolo trovato su un sito web (il link è stato cancellato dallo staff) nel quale si dice una cosa che, stando a chi ha scritto l'articolo, la gente comune non sa: cioè che i denti devitalizzati provocherebbero danni seri all'organismo in seguito ai potenti batteri che rimarrebbero inevitabilmente all'interno del dente, e alle tossine prodotte che sarebbero molto più potenti del tetano (per fare un paragone). Il problema, secondo chi ha scritto l'articolo, è che il dente devitalizzato sarebbe (e in effetti lo è, mi corregga se sbaglio) a tutti gli effetti un "cadavere" nel nostro corpo: una parte del nostro corpo morta, che andrebbe inevitabilmente incontro a putrefazione e quindi alla produzione di batteri, tossine, ecc...
Queste tossine/batteri/ecc... potrebbero provocare vari problemi, tra cui persino tumori (al seno per es.).
Cercando ulteriormente sul web ho trovato altri siti che parlano di questa cosa, per es. un video su youtube, in cui il relatore parla di alcuni tumori al seno che sono scomparsi in seguito alla rimozione dei denti devitalizzati ( link cancellato dallo staff ).
Il punto sarebbe che la devitalizzazione è una pratica "contro natura", perchè lascerebbe nel nostro corpo qualcosa di morto, di putrefatto, e quindi provocherebbe una sorta di scompenso innaturale per l'equilibrio della biologia umana.
Mi rendo conto che può sembrare assurdo, anche a me lo sembra, ma un po' mi è sorto il dubbio e la paura, visto che mi è stata fatta la mia prima (e spero ultima) devitalizzazione proprio la settimana scorsa (ho ancora l'otturazione temporanea), e pensare di avere qualcosa di completamente morto in bocca mi fa anche un po' senso (ma più che altro mi preoccupo per il resto).
Chiedo quindi a voi esperti per capire se una cosa del genere può essere possibile, o vi risulta possa esserci qualcosa di fondato.
Spero di ricevere dei pareri da più di voi.
Grazie mille!
Ma voglio dire……..: il corpo umano è per maggioranza costituito da circa l’80% di acqua ed il resto elementi vari di cui il nutrimento arriva attraverso il sistema liquido vascolare, quindi tutto è idratato e nutrito per la sua neurofunzionalità, come si fa a concepire l’asportazione organiche di parti essenziali e dire che le altre parti non vanno in putrescenza di cui responsabili di batteri e tossine cancrenose di cui responsabili di manifestazioni tumorali? Tutto è materia organica, biologica, e tutto se non vive va in putrescenza! Per caso sostengono che il tessuto dentale radicolare è costituito da materiali umanoide plastico come loro?
Ecco le risposte dei coglioni mercenari di cui indottrinati e estremamente ignoranti in biologia umana.
1) stia tranquillo e non pensi al suo dente devitalizzato cordiali saluti
2) Gentile paziente, qualunque attività medica è inserita in una cornice biologica che opera nel senso della guarigione o della attenuazione dei rischi. E' questo il caso della terapia canalare: in generale la terapia mira a sterilizzare il canale contenuto nella radice che mantiene un rapporto di vitalità con il corpo tramite il legamento parodontale (dunque non è un cadavere). Nei casi in cui la sterilizzazione avviene in modo incompleto può crearsi il granuloma apicale, una cintura a carattere difensivo attorno alla radice del dente che di base impedisce il propagarsi di tossine o germi. Lasci perdere notizie dubbie e di dubbio gusto: pensa che una persona con tumore se sapesse di risolverlo togliendo un dente non lo farebbe?. Cordiali saluti.
3) "Il punto sarebbe che la devitalizzazione è una pratica "contro natura", perchè lascerebbe nel nostro corpo qualcosa di morto, di putrefatto"
Scemenza. Una delle tante che si scrivono su internet senza alcun controllo.
Putrefatto significa infetto. Una terapia canalare (NON devitalizzazione!!! Il nervo NON LO SI LASCIA DENTRO MORTO) ben fatta lascia il dente sterile, una mal fatta lo lascia infetto.
Pratica contronatura? Cos'è meglio, togliere il dente, allora? E un impianto per reintegrare un dente perso non è una pratica contronatura anche questa? O una protesi rimovibile scheletrata o una dentiera?
Un intervento chirurgico di by-pass coronarico non è una pratica contronatura? Dobbiamo lasciar morire il paziente allora, per non effettuare una pratica contronatura?
Restiamo con i piedi per terra, per favore!
Quella del tumore al seno ho un unico modo per commentare: Str*****a. Ho messo i puntini, ma penso che mi abbia capito lo stesso, anche se l'istinto mi avrebbe portato a dilungarmi con un linguaggio poco consono.
I batteri intrappolati nelle radici, che producono gralunomi, si, possono dare dei guai a distanza. Questo è vero. Per questo che le cure, TUTTE le cure in tutti i campi vanno eseguite bene.
Oppure, visto che possono essere eseguite male, qualche idiota con la laurea (e senza) nel web ne conclude che non bisogna eseguirle.
Lascio alla sua intelligenza, ora, tutte le conclusioni e alla sua capacità di giudizio la separazione fra le informazioni "in rete" e gli escrementi "in rete". Ecco i coglioni della medicina................................
C.T.U. Consulente Tecnico Esperto della Procura Nazionale e di tutti i cittadini del mondo.
Il titanio, la lega al titanio è tossica cancerogena.
O il titanio o la lega al titanio ionizza ossidi e biossidi di titanio insieme ad altri elementi altrettanti tossici. A parte il fatto che l'uso del titanio in campo protesico è utilizzato solo sottoforma di lega di cui il suo contenuto è associato ad altrettanti elementi molto pericolosi e cancerogeni, quando poi la instabilità elettrica, la elettricità in essa contenuta interferisce con ogni forma di vita biologica creando disturbi di ogni genere e patologie di cui tutti sanno ma continuano a far finta di niente, il motivo? Il malato produce denaro. Gli scienziati quelli bravi e incorruttibili hanno deciso di metterli alla gogna e di vietarli ma la sanità corrotta non si pronuncia per niente. Se digitate in Google: "il titanio è cancerogeno", o "il titanio è tossico", potete vedere quanti ne parlano male, soprattutto chi ha potuto provare tali definizioni. Ecco........ Per quanto riguarda la sicurezza dei consumatori, il biossido di titanio, se inalato, è considerato potenzialmente cancerogeno. Il biossido di titanio è attualmente autorizzato per l'uso come colorante.16 giu 2021 EFSA
Per quanto riguarda la sicurezza dei consumatori, il biossido di titanio, se inalato, è considerato potenzialmente cancerogeno. Il biossido di titanio è attualmente autorizzato per l'uso come colorante.16 Ovunque, dove il prodotto è di color bianco.
Io lo dico da più di 40 anni.............
E lo stesso dicasi per il cromo cobalto detto anche acciaio inox. La zirconia? Non è una ceramica, no..., è un materiale....... peggio del peggio, la zirconia è una miscela di "ossidi metallici" di elementi ricavati da un processo chimico da sacche uranio, radioatttive. Un agglomerato di ossidi che non avendo una loro semplice aggregazione atomica, vengono introdotti in una polvere di silicio per poi essere sottoposti prima a una compressione di 60 at, poi portato a una certa temperatura per la sinterizzazione vetrosa, fusione vetrosa. Divertitevi divertitevi.......pure. I dentisti e tutti glia altri delle varie discipline. o sono dei mercenari............. Sono in primis dei ignorantoni, poi guardano solo i loro interessi per fare una vita lussuosa. Tutti gli ambienti sanitari, i centri di certificazione le aziende produttrici dai piccoli artigiani alle industrie sono coinvolti nello scandalo governato dalle aziende chimicofarmaceutiche, vogliono solo gli affetti di patologie. INTERNET solo pubblicità per lo specchietto delle allodole........... Rosario Muto