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Rosario Muto
C.T.U. Consulente Tecnico Esperto della Procura Nazionale e di tutti i cittadini del mondo.
Dentisti, su medicina33, imbecilli, arroganti presuntuosi, razzisti e mercenari.
Su….. ; Madicina 33
Ecco cosa dicono questo prepotenti mercenari nei confronti sia degli odontotecnici sia nei riguardi della immacolata salute del povero paziente
Dispositivo protesico e responsabilità nei confronti del paziente.
Sono degli emeriti falsi, ignoranti, presuntuosi, erroganti, mercenari, ma soprattutto villantano di una onnipotenza di cui loro stessi si fanno le leggi credendo che gli altri siano affetti da una stupidità alienante.
Una serie di considerazioni del presidente AIO di Ferrara sulle responsabilità dell’odontoiatra e del laboratorio odontotecnico per quanto riguarda il dispositivo protesico
Gentile Direttore, credo che sia ben nota la mia posizione, spesso assai critica, nei confronti degli odontotecnici per i numerosi tentativi di modifica del loro profilo. Ma, a proposito dell'argomento odierno, debbo dire che hanno totalmente ragione e, pertanto, condivido la posizione dell’ANTLO cheavete riportato nell’articolo di approfondimento sull’assicurazione necessaria al laboratorio odontotecnico in tema di responsabilità per il prodotto fabbricato.
Sin dai tempi della famosa 93/42Cee, in occasione delle varie riunioni - provinciali, regionali e nazionali - mi capitò di sentir parlare di assicurazione RC per gli odontotecnici e di vedere anche la presenza di alcuni rappresentanti di varie Compagnie, pronte a cavalcare questa posizione.
Mi opposi, ritenendola una inutile gabella per gli odontotecnici, per il semplice fatto che un paziente, se ha delle lamentele, si rivolgerà al dentista che, in quanto unico legalmente abilitato alle cure, è il primo responsabile dell'eventuale danno, in quanto prescrittore del dispositivo ed installatore dello stesso.
Il dentista, se ritiene che il dispositivo consegnatogli dal laboratorio non risponda a quanto da lui richiesto nella prescrizione, non deve procedere alla sua installazione. Se procede ugualmente, delle eventuali lamentele, ne risponde lui e solo lui.
Il laboratorio è responsabile solo nel caso che, da analisi approfondite, si dimostri un utilizzo di materiali diversi da quelli richiesti dal dentista che, a volte, non è in grado di verificare, nell'immediatezza o in tempi brevi se non distruggendo il dispositivo, la non corrispondenza a quanto da lui prescritto. Oppure se il laboratorio ha provveduto, di sua iniziativa, in modo autonomo, senza alcuna condivisione sottoscritta dal dentista, ad una modifica del progetto di protesizzazione definito inizialmente, mediante opportuna prescrizione, dal dentista. Il quale, però, in tal caso, dovrebbe evitare di procedere alla installazione.
Ma, comunque, nella stragrande maggioranza dei casi, sarà il paziente che chiamerà in causa il dentista e non il laboratorio che, quando necessario, sarà coinvolto dal dentista per richiedere dettagliate spiegazioni e la documentazione necessarie per dimostrare l'incongruenza tra quanto consegnatoli dal laboratorio - materiali, utilizzo, durata, usura, rischi - e quanto da lui richiesto.
Dott. Cesare Brugiapaglia - Presidente A.I.O. - Ferrara
Nota Bene..........:
Questo signore non sa un cazzo di quello che dice e quello che afferema.
Le assicurazioni in questo campo sono solo in campo civilistico e non a riguardo di situazioni della famosa attitudine di falso e continua pratica di manovre cui danneggiamento del paziente.
Sembra chiaro che il costruttore cui in questo caso l'odontotecnico esperto e produttore sia responsabile non solo delle procedure ma soprattutto dei materiali che alla fine vanno a contatto con i tessuti biologici del paziente fruitore.
Certo che è il solo responsabile............
Il medico millanta che lui chiede all'odontotecnico il tale materiale, ma di cosa parliamo?
La questione è al quanto discutibile, il medico dentista è solo un arrogante privo di conoscenza chimica del materiale stesso sia delle interazioni chimico biologica tossicologica, non conosce nemmeno lo status biologico del paziente.
Ma poi in un mercato dove ognuno fa i cazzi suoi, dove le aziende dichiarano il falso, dove le certificazioni sono totalmente false, dove il rapporto è solo di tipo clientelare.
Dov'è la sicurezza per la salute se vige un menefreghismo illegale a tutti i levelli?
Rosario Muto