Dentista negligente: responsabile se non dimostra di non aver danneggiato il paziente
Per la Cassazione civile (sentenza n. 5128/2020) l'inadempimento rilevante per il risarcimento del danno nelle obbligazioni è solo quello che costituisce causa (o concausa) efficiente.
In materia di responsabilità medica, laddove si tratti di un rapporto contrattuale, spetta al medico fornire la prova positiva dell’esatto adempimento ovvero, nel caso in cui sia acclarata la sua condotta negligente sotto il profilo dell’ars medica, grava sul sanitario l’onere di dimostrare di non aver aggravato le condizioni del paziente.
In altre parole, il dentista che ha sottoposto la malata a trattamenti inutili e scorretti, per andare esente da responsabilità, deve provare che tali trattamenti non abbiano cagionato alcun pregiudizio alla salute della paziente, ossia che siano stati eziologicamente irrilevanti. L’aggravamento delle condizioni di salute è valutabile e ascrivibile al sanitario sotto il profilo della causalità giuridica.
Così ha deciso la Corte di Cassazione con la sentenza 26 febbraio 2020, n. 5128 (testo in calce).
Una paziente agiva in giudizio contro la clinica odontoiatrica (una s.a.s.) a cui si era rivolta per un impianto dentale, e contro il socio accomandatario, che aveva materialmente operato sulla danneggiata. La donna lamentava che il trattamento sanitario eseguito – rimasto incompleto – fosse errato e avesse peggiorato le problematiche che già la affliggevano. Ella chiedeva, quindi, il risarcimento dei danni patiti, patrimoniali e non patrimoniali, oltre alla restituzione degli importi corrisposti al dentista a titolo di compenso. In primo grado, la domanda attorea veniva accolta integralmente, il giudice dichiarava la responsabilità contrattuale dei convenuti in via solidale e li condannava al risarcimento del danno a favore dell’attrice, liquidato in circa 70 mila euro; inoltre, condannava le due compagnie assicuratrici – chiamate in manleva dal socio accomandatario – nella misura del 50% ciascuna. Era esclusa dalla copertura assicurativa la restituzione delle somme versate dall’attrice a titolo di compenso per le cure. In sede di gravame, la sentenza di primo grado veniva riformata, in quanto il giudicante riteneva non provata la condotta negligente del medico e il nesso causale, pronunciava la risoluzione del contratto per inadempimento e condannava il dentista alla restituzione del compenso. La paziente ricorre in Cassazione ove, ancora una volta, viene esaminata la ripartizione dell’onere probatorio in caso di responsabilità medica.
Responsabilità del medico-dentista
L’esercizio della professione odontoiatrica è disciplinato dalla Legge n. 409/1985; si tratta di una professione connotata da particolare autonomia, pur rientrando nell’alveo delle professioni sanitarie. Al dentista, dunque, si applica la disciplina della responsabilità medica, giacché l’odontoiatra è un medico a tutti gli effetti. Pertanto, quando un paziente si rivolge ad un centro odontoiatrico e riporta un danno, per ottenere il ristoro del pregiudizio patito, può agire nei confronti della struttura e del medico che ha eseguito l’operazione. Secondo la disciplina della responsabilità medica (art. 7 , Legge n. 24/2017, cosiddetta “Legge Gelli-Bianco”):
la struttura risponde a titolo di responsabilità contrattuale diretta (art. 1218 c.c.) e indiretta (art. 1228 c.c.);
il sanitario risponde a titolo di responsabilità aquiliana (art. 2043 c.c.), salvo il caso in cui abbia agito nell’adempimento di un’obbligazione contrattuale assunta con il paziente.
È pacifico che il rapporto tra paziente e medico-dentista, presso una struttura privata, rientri nella responsabilità contrattuale; in particolare il rapporto tra paziente e odontoiatra si colloca nel contratto di prestazione d’opera ex art. 2222 c.c.
Una volta stabilito che si tratta di responsabilità ex art. 1218 c.c. analizziamo, di seguito, il riparto dell’onere probatorio.
Ripartizione dell’onere probatorio tra dentista e paziente
In ambito di responsabilità medica, come abbiamo visto, la legge prevede un diverso titolo di responsabilità (contrattuale o aquiliana) da cui consegue un differente onere probatorio.
Nel caso di responsabilità per inesatto adempimento della prestazione sanitaria o della prestazione odontoiatrica,
1) il paziente danneggiato deve:
fornire la prova del contratto,
dimostrare l'aggravamento della situazione patologica o l'insorgenza di nuove patologie per effetto dell'intervento del medico,
fornire la “prova positiva” dell’avvenuto adempimento o dell’esatto dell’adempimento, in virtù del criterio della maggiore vicinanza della prova;
provare la prestazione professionale sia stata eseguita in modo diligente e che gli esiti lamentati dal paziente siano stati determinati da un evento imprevisto e imprevedibile (Cass. 975/2009; Cass.17143/2012; Cass. 21177/2015; Cass.18392/2017),
in caso di inadempimento, dimostrare che esso non è stato eziologicamente rilevante.
Rosario Muto C.T.U. Consulente Tecnico Esperto della Procura Naazionale e di tutti i cittadini del Mondo
Quando le protesi difettose, dispositivi medici dannosi alla salute il medico è responsabile perché cialtrone e addossa le sue colpe all'odontotecnico ma lui il cialtrone dentista ne paga i danni.
La protesi dentaria è un dispositivo medico realizzato da un odontotecnico abilitato, sotto la guida di un odontoiatra, utilizzata per rimpiazzare la dentatura originaria persa o compromessa per motivi funzionali e/o estetici. Tali protesi vengono realizzate al fine di riabilitare le funzioni orali mediante la sostituzione dei denti naturali con elementi dentari artificiali.
* L'odontotecnico non è sotto la guida tecnica del cialtrone dentista, l'odontotecnico è un professionista abilitato in quanto ha tutte le caratteristiche specialistiche teoriche e pratiche per decidere la soluzione idonea e tutte le competenze riabilitative di ogni tipo di dispositivo protesico sanitario di cui il paziente ha bisogno. L'odontotecnico è colui che consiglia il cialtrone dentista il progetto riabilitativo del qualsivoglia paziente. L'odontotecnico è colui che dovrebbe per legge scegliere, individuare il tipo di materiale conforme e con garanzia di bioqualità per riabilitare il paziente affinchè assicuri la tutela della salute. Purtroppo la preponderanza, l'ignoranza, l'arroganza, la presunzione, l'avidità dei cialtroni dentisti fanno si, impongono all'odontotecnico l'uso di materiali poco sicuri, tossici e radioattivi e non solo ma, impongono loro stessi un listino cui sia per i tempi sia per la renumerazione dell'odontotecnico sottopagato, costui lavora con metodi e materiali molto discutibili.
Quali cautele occorre prendere prima di sottoporsi ad un intervento di innesto di protesi dentarie?
Il paziente che intende sottoporsi ad un intervento di questo genere è bene che sia particolarmente accorto nella scelta del professionista al quale rivolgersi, essendo preferibile, vista la delicatezza dell’intervento, affidarsi ad un chirurgo odontoiatra esperto nella realizzazione di protesi dentarie.
Innanzitutto è importante sapere che le protesi non sono tutte uguali, anche se realizzate con i medesimi materiali infatti i componenti possono essere presenti in percentuali diverse, il che di conseguenza incide sulla qualità e sulla durata del prodotto, nonché sul costo. Perciò è bene diffidare di protesi offerte a prezzi particolarmente economici!
Il paziente nella scelta del professionista al quale affidarsi deve infatti tenere in considerazione:
la professionalità: un professionista esperto infatti disporrà delle più moderne tecnologie e di materiali di qualità garantendo un risultato migliore con effetti duraturi. Viceversa affidarsi a centri che offrono interventi di implantologia a costi molto bassi implica probabilmente un utilizzo di materiali di scarsa qualità e di vecchie metodologie meno efficaci;
l’esperienza:è bene affidarsi solo ed esclusivamente a chi è specializzato in realizzazione ed impianto di protesi, dal momento che un professionista esperto sicuramente disporrà di tutte le attrezzature necessarie (macchinari all’avanguardia del tutto necessari per affrontare l’intervento con tranquillità).
È inoltre necessario che il paziente si assicuri di aver fatto tutti gli esami strumentali necessariper questo tipo di intervento,come ad esempio la Dentascan (necessaria per avere un’immagine dettagliata delle ossa che si trovano nel cavo orale, ma anche dei tessuti molli), che consente all’odontoiatra di valutare con estrema precisione lo stato di salute di questi tessuti. È bene, quindi, che il paziente diffidi da chiunque richieda come esame preliminare una semplice ortopanoramica, non essendo tale esame sufficiente per valutare le condizioni del tessuto osseo su cui la protesi andrà inserita (il rischio potrebbe essere una non tenuta della protesi con conseguente caduta delle arcate dentarie).
Odontoiatra e odontotecnico, quale è la differenza?
L’odontoiatra (comunemente chiamato “dentista”) è il professionista medico sanitario laureato in odontoiatria e protesi dentarie ( non esattamente, in quanto nelle università questi dentisti vengono imboccati solo da tecniche e materiali dove le aziende hanno forte interesse e la corruzione collusione degli stessi professori) che cura le affezioni dentarie del cavo orale. L’odontoiatra inoltre può prendere una specializzazione occupandosi di un settore specifico nell’ambito dell’odontoiatria, diventando:
Ortodonzista, ovvero il dentista che cura le anomalie della formazione, sviluppo e allineamento dei denti;
Chirurgo odontostomatologo, ovvero il professionista che si occupa della riabilitazione protesica delle arcate dentarie.
L’odontotecnico invece è colui che costruisce le protesi dentarie che il dentista poi andrà ad impiantare e ha il compito di realizzarle nella maniera stabilita dal medico odontoiatra. (Dal medico incompetente cialtrone).
È bene ricordare che per l’esercizio di entrambe le professioni è necessaria l’abilitazione e l’iscrizione negli appositi albi professionali.
Protesi dentarie: cosa deve sapere il paziente?
Il paziente deve essere a conoscenza dei materiali di cui l’odontoiatra intende avvalersi, indicando al medico eventuali allergie. ( falso........, le allergie non esistono, sono i materiali che sono tossici, radioattivi e responsabili delle patologie, la colpa come al solito non è del paziente ma è di colui che è soprattutto ignorante, il dentista cialtrone). L’odontoiatra è inoltre tenuto a consegnare al paziente la documentazione inerente la tipologia di materiali utilizzati, nonché a fornire delucidazioni in merito in caso di richiesta.
Per evitare o risolvere facilmente i contenziosi è importante la stesura accurata del piano di cura, del preventivo o di eventuali accordi che vengono presi. È utile ricordare che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito senza il consenso libero e informato della persona interessata, tranne nei casi espressamente previsti dalla legge. È essenziale, quindi, che l’informazione fornita dal professionista sia completa sia dal punto di vista tecnico, che dal punto di vista documentale e contrattuale.
Il paziente, una volta adeguatamente informato, dà il suo assenso alle terapie. Il consenso informato, infatti, è un atto libero e volontario del paziente, mentre il ruolo dell’odontoiatra è di fornire al paziente tutte le informazioni necessarie per decidere coscientemente se accettare o meno la terapia proposta.
Il professionista è inoltre tenuto a consegnare su richiesta del paziente tutta la documentazione medica (cartella clinica, radiografie, analisi etc.).
E’ molto importante sapere che molti operatori sanitari esercitano la professione abusivamenteed effettuano interventi anche delicati senza essere in possesso della laurea in medicina o in odontoiatria, commettendo un illecito perseguibile penalmente, nonché esponendo coloro che vi si affidano a enormi rischi per la salute. Falso, quando c'è qualcosa che non va si dà sempre la colpa all'abusivo, è solo una idea fantasiosa. Comunque la maggioranza dei dentisti ha l'odontotecnico per imparare e molte volte per sfruttarlo nel proprio nel lavoro dello studio, senza dimenticare che la maggior parte degli abusivi sono proprio le assistenti di studio a fare cose che non gli competono.
In caso di prestazione eseguita da un falso medico odontoiatra è bene ricordare che è possibile sporgere denuncia querelaper esercizio abusivo della professione nel termine di 90 giorni dal giorno in cui il paziente ne abbia avuto conoscenza.
Cosa fare in caso di protesi dentarie viziate o difettose?
Se a causa di un errore nel trattamento (negligenza, diagnosi errata, intervento mal eseguito) il paziente abbia subito l’insorgenza di alcuni sintomi sgradevoli quali la caduta dei denti, difficoltà nella masticazione o dolore, sarà possibile richiedere il risarcimento:
del danno patrimoniale (restituzione di quanto pagato per la prestazione odontoiatrica, nonché il rimborso delle spese sostenute o da sostenere per la bonifica e per il rifacimento del lavoro);
del danno non patrimoniale sotto forma del danno di danno biologico (sia temporaneo che permanente), quello morale e esistenziale subito (modifica dell’aspetto esteriore, perdita della possibilità di trovare un lavoro etc.).
Ricordiamo che il risarcimento danni da malasanità viene calcolato in base alle tabelle delle micro permanenti di cui al codice delle assicurazioni private (D.lgs. 209/05) sino a 9 punti di invalidità, per le invalidità più elevate (c.d. macro permanenti) si applicano quelle in uso nei tribunali e soprattutto nel tribunale milanese.
Il danno morale è una categoria ontologicamente autonoma, da provare rispetto al pregiudizio biologico, in genere viene liquidato in termini economici applicando una percentuale che varia a seconda dell’importanza da ¼ a ½ della somma liquidata per il danno biologico.
Nella quantificazione del danno morale occorre tenere conto delle effettive sofferenze patite dal paziente, della gravità dell’illecito e di tutti gli elementi della fattispecie concreta in modo da rendere la somma liquidata adeguata al particolare caso. Rosario Muto
Shampoo pericolosi: alcuni marchi noti bocciati per ingredienti dannosi
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Tuttavia, ci sono anche opzioni più economiche e naturali che sono state ampiamente raccomandate.
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C.T.U. Consulente Tecnico Esperto della Procura Nazionale e di tutti i cittadini del mondo
Ecco quando la scienza, quando le innovazioni di sana moralità non vanno a genio al potere massonico mafioso.
Ecco come i governi sabotano la tutela ambientale
(di Ivo Sasek)
+++ ASSOLUTAMENTE DA CONDIVIDERE - GRAZIE!!! 🙏 +++
Ivo Sasek dimostra come i governi, da una parte impongano, con una pesante tassazione, la tutela ambientale e dall’altra cerchino altrettanto abilimente di impedirla. Sin dal XVIII secolo, le tecnologie rispettose dell'ambiente sono state un problema per questi governi, ma non sono le uniche ...
📣 Un appello a tutte le nazioni: Diffondete queste informazioni!
------------------------------------------------------------------------------------------- Ecco come i maledetti massoni di merda bloccano le innovazioni! Rosario Muto
C.T.U. Consulente Tecnico Esperto della Procura Nazionale e di tutti ii cittadini del mondo
C.T.U. Consulente Tecnico Esperto della Procura Nazionale e di tutti i cittadini del mondo, della massoneria del cazzo non me ne frega un cazzo. Di costoro, di questi burattinai e della politica di merda non me ne può fregare un cazzo. La mia posizione è questa, se non vi sta bene so cazzi vostri. Se io disturbo i vostri interessi non mi interessa. In particolare in Montepiano, governato da istituzioni a infiltrazioni massoniche mafiose del tipo sinistroide fino a personaggi di controllo del territorio cui a pressione cammorristica. A intreccio di personaggi arroganti prepotenti ignoranti del tipo capronico. Ho tanto sapere, ma tanto sapere ed ho anche tante competenze, non siete certo voi ne a dissuadermi o a fermarmi. La verità vi crea problemi? Non mi interessa! Ormai è tutto chiaro che siete solo dei corrotti e collusi solo per il potere del denaro. La gente lo ha capito e come. Si parla sempre della tutela della salute mentre invece invocate, proponete il malato, la morte. Attenzione alle vostre manovre, ai vostri progetti e alle vostre idee maledette, come tutti ognuno di noi ha la sua famiglia ed è meglio stare attenti, occhio per occhio dente per dente. Non mi rompete il cazzo, la pazienza è come una molla che poi si spezza. Tra i tanti libri che sto scrivendo ne ho uno in particolare dove oltre a raccontare la mia storia metterò anche foto, nomi e indirizzi, saranno sputtanati in modo molto punitivo.
C.T.U. Cosulente Tecnico Esperto della Procura Nazionale e di tutti i cittadini del mondo
BIOVOMA: millantatori, ipocriti, incompetenti, buonisti mercenari. Sono più di 20 anni che conoscono il mio protocollo, sono degli emeriti ignoranti e falsi. Gli ho anche parlato, nulla non capiscono un cazzo di chimica e biologia e tantomeno gli interessa qualcosa dei loro pazienti, come tutti guardano al risparmio e usano materiali tossici e radioattivi.
Sarà che qualcuno li tiene sotto scacco matto? Un paziente gli pone una domanda sul mio protocollo TTSVGEL e loro non rispondono, come mai?
C.T.U. Consulente Tecnico Esperto della Procura Nazionale e di tutti i cittadini del mondo.
CEIC, centro illusorio odontoiatrico su impianti tossici radioattivi! Voi credevate? Un centro millantato "Olistico". Ma di cosa? Di materiali tossici e radioattivi? Da non credere.................. la solita ......è sempre la stessa, collusione e corruzione, sempre i medici fannulloni e incompetenti. Parole, parole e solo parole e per giunta complesse, tanto il povero paziente non ne capisce un tubo.
Un conglomerato di metalloidi, ossidi metallici e per giunta radioattivi.
C.T.U. Consulente Tecnico Espert della Procura Nazionale e di tutte le persone del mondo. Zirconia tossica e radioattiva, sanità, aziende, medici, odontotecnici, politici, corruzione, schede di sicurezza illusorie e truffaldine.
Nanoparticelle a base di carbonio e zirconio/a Sapete quando vi dicono delle cosiddette capsule, dei denti fissi tutti in ceramica o tutto bello traslucente, tutto free metal e trasparente cosa sono? No, non è ceramica, sono totalmente ossidi metallici e silicato, tutto ricavato da sacche di uranio! Sapete perché è sul mercato, perché viene utilizzato? Gli interessi solitamente sono sempre gli stessi, le mazzette sia ai medici sia ai politici, a chi magna di più! La salute? Eh chi se ne frega, siamo troppi, anzi…… bisogna creare ulteriori malati per il grande mercato, per il business chimico farmaceutico.
Materiali nanostrutturati a base di carbonio in composizione con idrocarburi nel dentale, sono tossici?
Molti materiali nel dentale sono costituiti da carbonio, in parte per ricostruzioni dirette estetiche, ( le classiche otturazioni bianche) ma è usato molto per realizzare protesi fisse e mobili.
Il materiale è detto fibra di carbonio, ricco di idrocarburi aromatici, elementi abbastanza tossici di cui: Bisfenolo, Toluene, benzene etc.
Queste strutture a loro volta ricoperte di materiali estetici altrettanti tossici, anch’essi della stessa linea di elementi nanostrutturati.
Questi materiali sono altamente tossici e interferiscono a livello enzimatico, dissociano nello stesso modo come gli ossidi metallici.
Effetti sulla salute dei nanomateriali ingegnerizzati, capitolo 5
Nanomateriali a base di carbonio capitoli 5.2.1. – 5.5.2.
Oggetto: LIBRO BIANCO ESPOSIZIONE A NANOMATERIALI INGEGNERIZZATI ED EFFETTI SULLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Il “Network nazionale per l’individuazione di misure di prevenzione protezione connesse con l’esposizione a nanomateriali in ambito lavorativo” (NanOSH Italia) è stato istituito nel 2008 da ex ISPESL (oggi INAIL) e da diversi anni sostiene l’importanza di valutare la situazione e le conseguenze per la sicurezza e la salute legate allo sviluppo delle nanotecnologie in ambiente di lavoro.
Il Network è composto da ricercatori di ex ISPESL che a diverso titolo operano nel settore della salute e sicurezza dei NM in ambiente di lavoro e da rappresentanti degli Enti e delle Università che a livello nazionale hanno mostrato maggiore sensibilità alla problematica.
In particolare NanOSH si pone i seguenti obiettivi principali:
potenziare e consolidare a livello nazionale la collaborazione nell’attività di ricerca sui rischi da esposizione lavorativa a NM, effettuando una ricognizione dei bisogni, delle priorità e delle possibilità di finanziamento;
sviluppare un approccio multidisciplinare alla valutazione del rischio promovendo attività di ricerca integrate;
individuare strumenti idonei per lo sviluppo della comunicazione ed il trasferimento delle conoscenze nel settore.
Il Libro Bianco
Il “Libro Bianco sull’esposizione a nanomateriali ingegnerizzati e gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori” rappresenta il primo risultato di NanOSH e può costituire il punto di partenza per la discussione sugli impatti dei NM sulla salute e la sicurezza del lavoro e sulle prospettive di regolamentazione, cercando il coinvolgimento delle Istituzioni e delle parti sociali. Ormai le nanotecnologie interessano trasversalmente (e sempre più interesseranno) un’ampia gamma di discipline scientifiche e di settori applicativi, rendendo così necessario fornire all’industria ed alla ricerca gli strumenti adatti per lo sviluppo e l’utilizzo responsabile e sostenibile di tali tecnologie. Inoltre, risulta essenziale avere a disposizione sistemi di misura validi e protocolli di valutazione basati su standard di indubbia certezza.
Il campo d’interesse del Libro Bianco è circoscritto agli aspetti legati all’esposizione in ambiente di lavoro a nanomateriali (NM) ingegnerizzati (o specificatamente prodotti). Questi possiedono caratteristiche chimico-fisiche ben precise (quali dimensioni, massa, composizione chimica, area superficiale, concentrazione, stato di aggregazione e di agglomerazione, solubilità in acqua e chimica superficiale, struttura morfologica) che li distinguono dal resto del particolato ambientale e che possono contribuire alla definizione della pericolosità nel contesto dell’interazione con l’organismo umano. È quindi fondamentale, individuare univocamente i criteri di valutazione della tossicità, al fine di valutare l’esposizione e di monitorare correttamente gli ambienti di lavoro.
Dalle fibre minerali alle nanoparticelle: quali caratteristiche chimico-fisiche determinano la patogenicità delle polveri inalate
Disponibili on line gli atti di un convegno relativo alla esposizione a queste sostanze e alle misure di prevenzione. I risultati di uno studio nazionale.
Dopo la messa al bando dell’amianto dagli ambienti di vita e di lavoro, le fibre artificiali vetrose (MMVF) costituiscono spesso il materiale “alternativo” individuato per ottenere quell’azione di resistenza, isolamento e coibenza termica, oltre che acustica, che si ricavava impiegando prodotti a base di amianto.
L’uso di questi materiali alternativi richiede tuttavia una adeguata attenzione alle questioni relative alla salute dei lavoratori esposti professionalmente, a breve e a lungo termine.
Studi e ricerche in questo campo sono stati condotti negli ultimi anni dal Gruppo Interregionale Fibre, istituito dal Coordinamento Tecnico Interregionale per la Prevenzione nei Luoghi di Lavoro.
Le conclusioni del lavoro svolto sono state illustrate nel corso del convegno “Le fibre artificiali vetrose: classificazione, esposizione, danni per la salute e misure di prevenzione. Risultati di uno studio nazionale.”
Dell’evento, svoltosi nell’aprile 2007, sono state ora rese disponibili on line le relazioni.
Tra gli argomenti trattati vi sono: revisione e analisi dei dati disponibili, livelli pregressi e attuali di esposizione, effetti sulla salute e sorveglianza sanitaria, linee guida di prevenzione, ricerche, sperimentazioni, confronto tra metodi di campionamento ed analisi.
Le relazioni presentate nel corso del convegno sono consultabili qui:
La locandina del convegno
Bice Fubini – Dalle fibre minerali alle nanoparticelle: quali caratteristiche chimico-fisiche determinano la patogenicità delle polveri inalate.
1 PARTE – FIBRE
2 PARTE – SILICI
3 PARTE – NANOPARTICELLE
Fulvio Ferri – Le direttrici di lavoro del GIF e le sue prospettive
Patrizia Ferdenzi, Paola di Prospero – Fibre artificiali vetrose: aspetti generali, classificazione ed etichettatura, normativa correlata
Patrizia Garofani, Repertorio delle Esposizioni a Fibre Artificiali Vetrose in alcuni comparti lavorativi negli anni 1995-2004
Anna Bosi – La Valutazione dell’Esposizione a MMVFs Anno 2006
Rita leonori – Effetti sulla salute delle fibre artificiali vetrose la sorveglianza sanitaria degli esposti
Fulvio Cavariani – Indicazioni di prevenzione per ridurre l’esposizione a fibre ceramiche refrattarie (FCR)
A. Bergamaschi – Relazione
Giovanni Battista Bartolucci – Relazione
Tiziana Bacci e Claudio Arcari – Determinazione dei diametri e controllo fra laboratori
Orietta Sala, Determinazione delle fibre: criticità nel campionamento e confronto tra tecniche analitiche
M. Vaccai – Relazione
Fede fatalistica e/o ipocrisia, salute a rischio radioattività, attualmente protesica, zirconio/a è forse il materiale giusto senza pericolo?
Si, stiamo parlando del solito materiale tossico e radioattivo, la zirconia!
Tutti più o meno conosciamo i pericoli dell'atomica, basta guardare in dietro nel tempo, le famose aggressive guerre, gli incidenti nucleari (Cernobil) etc., il grande periodo della sperimentazione nel sottosuolo, nell'atmosfera, negli oceani e non solo; forse ancor di più la preoccupante sperimentazione sull'uomo direttamente con iniezioni e indiretta attraverso il trattamento radionico degli alimenti, sui bambini di cui il loro futuro..............................
"Il grande periodo degli anni cinquanta, il pallino del grande futuro e il grande potere ".
Da qualche decennio, la grande preoccupazione, lo smantellamento di tutti gli armamenti atomici nucleari, la paura di quei paesi pazzi, terroristici!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Oramai i danni sono stati fatti, attualmente la stragrande maggioranza della popolazione comincia a pagare le conseguenze: malformazioni, allergie, tumori, infinite patologie immunodepressive, come possiamo sostenere che la vita si sia allungata?
In Italia la stragrande maggioranza delle persone è affetta da patologie alla tiroide, ci domandiamo come mai?
I campi elettrici interferiscono sulla biogenetica, sul fattore primario della vita in generale; dal mondo vegetale a quello umano, la radioattività non può essere controllata, non sempre i valori bassi possono essere valutati, non esistono valori indicativi minimi che non rechino danni a: ...........Non tutto è misurabile con il geiger; la natura è regolata da codifiche energetiche di cui l'uomo non è padrone, energie naturali che possono alterarsi in presenza di situazioni o interferite da.......................... indirettamente sulla genetica del creato.
Lo zirconio, la zirconia, poca differenza tra i due (un fattore solamente economico) una lega metallica bianca, ricavati entrambi da dallo zircone zirconio (radioattivi), quasi sempre addizionata con l’yttrio (radioattivo) attraverso un procedimento chimico.
Forse credo che un pò tutti conosciamo lo zircone, la sua durezza, la sua applicazione, la fonte della sua estrazione, forse di più la sua bellezza e i suoi colori, nessuno immagina invece il suo contenuto energetico, la fonte della sua natura.
Sì, la fonte è proprio nelle zone connesse a quelle dell'uranio, in effetti tutte le qualità sono legate al fattore energetico. Le leghe agli ossidi di zirconia, di zirconio, sono strutture composte da più elementi e ricavati da processi chimici, proprio per la loro provenienza e per la loro trasformazione sono radioattive e tossiche.
Bene, queste sono l'ultima frontiera della scoperta degli anni cinquanta e nuovo business attuale che invade il mondo non solo nel campo dentale in protesi fissa.
Ci siamo tanto preoccupati di tutto quello che poteva essere il nucleare, e adesso.............................. lo utilizziamo addirittura in modo invasivo odontoprotesico?
Sicuro, questo è il peggior sistema di interferenza sulla nostra genetica, modificando o distruggendo tutte le nostre difese immunitarie, la logica dei legami genetici, biologici.
In virtù di quanto vi dico, qualche sera fa, su RAI 2, di sabato sera, sapete, la serie televisiva poliziesca americana, dei casi non risolti!!!! "CASE COLD", raccontavano di un caso irrisolto di cinquanta anni dietro, proprio nei momenti di grande preoccupazione del nucleare, di un orfanotrofio gestito da suore. La storia era quella che un bambino morto in circostanze poco chiare, senza che si trovasse la vera causa, il vero colpevole; proprio questo, diede inizio a una nuova indagine a distanza di anni. Una delle suore aveva accordi con un centro di sperimentazione nucleare, proprio qui finivano i bambini, per le loro prove venivano alimentati con cibi trattati radionicamente; quale poteva essere il valore radionico contenuto? Infinitesimo, eppure dalle successive indagini è emerso che quei bambini in età adulta sono diventati tutti sterili non fertili.
Purtroppo a volte la tecnologia non sempre rispetta la natura.
Attualmente, nonostante le leggi a tutela della difesa della Salute del Consumatore, nonostante le leggi sulla libertà di scelta delle cure mediche, sulla trasparenza e rintracciabilità dei prodotti e dei loro contenuti, si continua a violare i diritti, alla propria vita, quelli economici e quelli dettati dalla Comunità Europea a favore degli interessi delle solite lobby internazionali.
Infatti, da qualche anno, nonostante tutta una serie di insuccessi e allarmismi medici in campo protesico ortopedico, si continua a pubblicizzare in modo oppressivo attraverso tutti i media protesi totalmente in ceramica, denominate FREE METAL (grande truffa, pubblicità ingannevole); grande disinformazione su un materiale con caratteristiche completamente opposte, questa è propriamente un materiale con caratteristiche simili a una lega metallica, i contenuti dipendono da elementi metallici, arricchiti con zirconio e yttrio, elementi ricavati in siti nucleari. Questo materiale è pubblicizzato come la panacea di tutti i mali, mentre invece è la causa di tante patologie conosciute da ignari sofferenti e da tutta la scienza che studi i comportamenti dei materiali.
Come tutti gli altri lo Zirconio lo ritroviamo nella tabella periodica degli elementi, questo elemento in natura non lo ritroviamo mai in uno stato puro, é sempre l’elemento principale di 50 tipi diverse di leghe, viene estratto nelle vicinanze di un altro elemento metallico ossia l’Uranio.
Per la sua radioattività, con grande capacità elettrodinamica e quindi con grande capacità di energia, è molto utilizzato in tantissime materie ed in tantissime altre applicazioni nel campo nucleare.
Diciamo che per le sue caratteristiche è fortemente utilizzato come:
Fuel per quanto concerne proprio la ricerca nucleare in campo nucleare, nel campo della energia per quanto riguardo la produzione elettrolitica, ottimo dissipatore di energia in diverse situazioni o sistemi di forte impatto termico; utilizzato nei materiali da rivestimento ceramico industriale, alta tensione, altiforni, edilizia, alimentare, dentale, ortopedico; rivestimento per lo scudo protettivo in ambito spaziale durante l’impatto con la pressione atmosferica nel rientro terrestre etc. etc.
Lo Zirconio insieme più precisamente diremo arricchito all’Yttrio ed altri elementi come l’ossigeno, alluminio, titanio etc. determina una lega metallica con caratteristiche abbastanza importanti e nello stesso tempo pericolose in campo applicativo protesico sanitario.
Il suo contenuto energetico, ben 5 volte più di una comune lega metallica, può essere la causa di tutta una serie di insuccessi in campo ortopedico, vedi gli insuccessi delle teste femorali (dissociazione ionica degli elementi metallici dello stelo femorale), vedi in google zirconia problems , un allarme generale in Australia e America da parte di tutto il settore ortopedico già dall’ anno 1983 “Descrizione Capa Femoral Di ceramica Della St Gobain Desmarquest Zirconia”, Ceramica di Zirconia o “entro la notte, tutti i gatti sono grigi”,
Le informazioni urgenti su disintegrazione spontanea delle protesi “cape femoral” dell’anca di zirconia.
Come in tanti campi di applicazione anche nel campo odontoiatrico è arrivata la Zirconia, come al solito fare e dire, senza nessuna ricerca universitaria ha avuto una grande spinta nel settore e già si contano gli innumerevoli insuccessi, sotto il profilo tecnico operativo-lavorativo; scarsa compatibilità termoresistente con il rivestimento ceramico durante l’interazione biologica nel tempo, per niente resistente nelle zone ritoccate ed esposte. Uno degli insuccessi più sentiti riguardo le tante patologie e allergie, più di quelle già conosciute nell’utilizzo delle normali leghe metalliche comunemente utilizzate; basta ricercare in internet “Metalli in bocca di Rosario Muto”.
Uno dei più grandi insuccessi può essere determinato proprio dalla protesizzazione implantoprotesica per dissociazione ionica degli elementi costituenti della lega al titanio dell’impianto.
Attualmente sentiamo pubblicizzare diversi nomi in relazione all’utilizzo di questo materiale, il tutto dipende dalla Azienda che ne determina il sistema di lavorazione softwear per rifinitura micro-digitale ed il nome del brevetto che ne affigge, in tutti i modi il materiale è sempre lo stesso.
Forse una grande qualità in meccanica automobilistica: “L’iniettore di combustibile Cummins utilizza il nuovo nucleo mobile ad alta resistenza e duro di Zirconio”.
La lega agli ossidi di zirconia, riesamina .
Cosa è la lega agli ossidi di zirconia?
Secondo voi, cosa dice “lega agli ossidi di zirconia”?
Secondo gli studi di chi ha contribuito e definito i termini chimici a livello internazionale, dice che tutti quegli elementi legati all’ossigeno sono ossidi e i loro derivati sono definiti metalloidi.
La lega agli ossidi di zirconia è un agglomerato di elementi sottoprodotti, senza una loro formulazione atomica, senza una propria forza di coesione elettronica, Immessi sotto pressione in un altro ossido siliceo, detto silicato, miscelato e compresso ad una alta pressione, circa 600 atmosfere?
Questo materiale non ha le caratteristiche di un materiale con elementi di base come lo potrebbe essere un materiale come il quarzo, il caolino etc. chiamato ceramica?
La zirconia è una ceramica?
La vera ceramica ha di base elementi propri, con le proprie caratteristiche atomiche e naturalmente in piccole percentuali ritroviamo ossidi di reazione primaria, ben diversi dai sotto prodotti.
Per legge biochimica, quando finiscono nel nostro sistema biologico, gli ossidi sono il presupposto di fenomeni patologici, attivano malattie autoimmuni etc.
Voi mi direte perché?
Purtroppo il nostro sistema, in gran parte circa 80%, è composto da sostanze liquide con tutti gli annessi e connessi: proteine, vitamine, enzimi etc, il tutto in relazione a campi elettrici e regolato da un fattore pH che per tutta una serie di situazioni è fortemente acido.
Ebbene, proprio questo fattore elettrolitico a contatto con i materiali, determina una dissoluzione dei detti materiali, cioè, l’ossigeno e la presenza degli ossidi sono il fattore determinante della dissoluzione.
Per non parlare poi della dimensione di detti microcomponenti, detti nanoparticelle paragonabili a una dimensione di un micron, basti pensare che oltre alla inoculazione attraverso la respirazione, questi elementi polverizzati durante la lavorazione, possono attraversare la pelle fino a introdursi nel sistema fisiologico e arrivare al fegato nell’arco 6 ore e creare seri problemi patologici.
Siamo sicuri quanto detto da chi afferma che la zirconia è una ceramica ed è sicura?
Impianti dentali al Titanio e Amalgama e nuovi materiali, Zirconio nanotecnologia su ossidi metallici ancor più tossici e radioattivi……………..
Un impianto dentale rappresenta una opzione per sostituire i denti mancanti o gravemente malati. E’ composto da una radice artificiale che assomiglia ad un sostegno diritto o a forma di vite ed è coperto con una corona dentale.
Il trattamento comporta il posizionamento chirurgico dell'impianto nell'osso, dove a quest’ultimo è consentito fondersi con le ossa in un processo chiamato osteointegrazione".
Una volta avvenuta la guarigione, l'impianto agisce come un'ancora per la sostituzione con un dente artificiale, o una corona . La corona è costruita in modo da armonizzarsi con gli altri denti ed è fissata in modo permanente all'impianto.
Un tipico impianto dentale è fatto da una lega di Titanio.
In realtà, le leghe di titanio sono ampiamente utilizzati in medicina e odontoiatria, per impianti dentali, pacemaker, stent (è una struttura metallica cilindrica, usata in chirurgia), staffe ortodontali, impianti ortopedici e protesi (ad esempio, l'anca, spalla, ginocchio, gomito ). Non solo di titanio è un materiale robusto, ma molti lo considerano biocompatibile: se esposto all'aria, si forma uno strato di ossido e questo presumibilmente risulta in una corrosione ridotta ed una osteointegrazione di qualità superiore .
Allora per quale motivo dovreste rifiutare l'impianto in Titanio standard ?
IL Titanio NON è biologicamente inerte
Gli Impianti in titanio immettono nella bocca ioni metallici per 24 ore al giorno, e questa esposizione cronica può provocare infiammazioni, allergie e malattie autoimmuni in soggetti predisposti. Essi rappresentano i precursori della malattia patologia.
Nel corso degli anni, sono stati segnalati casi di intolleranza alle protesi fatte di metallo, e la rimozione di questo materiale dentale incompatibile ha portato ad una riduzione della sensibilità al metallo stesso e il miglioramento della salute, a lungo termine, nella maggior parte dei pazienti.
Il Titanio ha la potenzialità di indurre ipersensibilità come pure altre disfunzioni neuro patologiche immunologiche.
Uno studio ha esaminato 56 pazienti che hanno sviluppato gravi problemi di salute dopo aver ricevuto in impianti dentali a base Titanio . Questi problemi medici includono dolori muscolari, articolari e delle terminazioni nervose ; sindrome da stanchezza cronica, problemi neurologici, depressione e infiammazione della pelle.
La rimozione degli impianti ha determinato un notevole miglioramento dei sintomi del paziente, così come una diminuzione della sensibilità di molti pazienti al Titanio.
Per esempio, un uomo di 54 anni con un impianto dentale in Titanio e quattro viti di Titanio in una delle sue vertebre è stato così male che non poteva lavorare. Soffriva di sindrome da fatica cronica, compromissioni cognitiva, Parkinson-con tremori , e grave depressione. Sei mesi dopo la rimozione degli impianti e delle viti, fu in grado di tornare al lavoro.
In un altro caso, una ragazza di 14-anni aveva sviluppato lesioni infiammatorie sul viso sei mesi dopo che le avevano impiantato staffe ortodontali al Titanio.
Era anche mentalmente e fisicamente esausta, la sua reattività al Titanio era salita alle stelle. Nell’arco di tempo di nove mesi dopo aver sostituito le staffe con un materiale esente da metallo ( Metal-free) , le sue lesioni al viso erano quasi completamente guarite, era sana e attiva, e la sua sensibilità al titanio ritornò ad un livello normale.
Gli Impianti in titanio possono provocare il cancro.
Un'altra complicazione nel uso del Titanio impiantato è il suo potenziale di indurre la proliferazione abnorme di cellule (neoplasiche), che può portare allo sviluppo di tumori maligni e cancro. Sebbene sia rara , è una complicazione ben nota della chirurgia ortopedica, che prevede l'impianto di una attrezzatura metallica.
Inoltre, i ricercatori hanno recentemente scoperto il primo caso segnalato di un sarcoma manifestatosi in associazione con un impianto dentale.
Come descritto nel numero di agosto del 2008 di JADA ( Pubblicazione dell’Associazione dei Dentisti Americani ), una donna di 38-anni ha sviluppato un cancro alle ossa undici mesi dopo aver ricevuto un impianto dentale in Titanio.
Ecco perché dovete evitare qualsiasi tipo di metallo nella bocca.
E infine lo Zirconio, la presenza di qualsiasi metallo in bocca getta le basi per "la tossicità galvanica", perché la bocca diventa in sostanza, una batteria carica, quando metalli diversi si depositano in un “letto” di saliva.
Tutto ciò che serve per creare una batteria sono uno o due o più metalli diversi ed un liquido che può condurre l'elettricità (cioè, un elettrolita). Le Protesi di metallo, le Amalgame, le corone, le protesi parziali, e l’ortodonzia forniscono fonti di diversi metalli, e la saliva in bocca funziona come elettrolita.
Una corrente elettrica chiamata corrente galvanica è quindi generata dal trasporto di ioni metallici dagli impianti di ricostruzione, fatti di metallo, sino alla saliva . Questo fenomeno è chiamato "galvanismo orale", e significa, letteralmente, che la tua bocca si comporta come una piccola batteria per auto o un generatore elettrico in miniatura. Le correnti possono essere misurati con un amperometro!
Il Galvanismo orale crea due preoccupazioni principali.
In primo luogo, le correnti elettriche aumentano la velocità di corrosione (o dissoluzione) del metallo alla base degli impianti dentali. Anche le leghe di metalli preziosi rilasciano continuamente ioni metallici in bocca a causa della corrosione, un processo che erode pezzi di metallo dalla superficie del metallo stesso.
Questi ioni reagiscono con gli altri componenti del corpo, portando a sensibilità, infiammazione, e, infine, la malattia autoimmune. Aumentando la velocità di corrosione, di conseguenza, aumenta la probabilità di sviluppare reazioni immunologiche o tossiche ai metalli.
In secondo luogo, alcuni individui sono molto sensibili a queste correnti elettriche interne. La presenza di più metalli all’interno della bocca può causare un dolore inspiegabile, shock nervoso, ulcerazioni, e l'infiammazione, e molte persone sperimentano anche un costante sapore metallico o salato o una sensazione di bruciore in bocca.
Inoltre, vi è la preoccupazione che il galvanismo orale diriga le correnti elettriche nel tessuto cerebrale e possa interferire con la naturale corrente elettrica nel cervello.
Nuove alternative alle protesi in Titanio.
Lo Zirconio, negli ultimi anni, le protesi in ceramica ad elevata resistenza sono diventate interessanti alternative alle protesi di titanio, e alcune ricerche in corso si sono concentrate sulla attuazione di tali materiali, come l’ ossido di zirconio (il biossido di zirconio, un metallo molto vicino al titanio sulla tavola periodica).
Le Protesi in metallo-ossido di zirconio sono state utilizzate in Europa e in Sud America per anni, ma solo recentemente si sono rese sono disponibile negli Stati Uniti
Le Protesi in Zirconio sono altamente biocompatibili per il corpo umano e una serie di ricerche mostrano un rilascio di ioni minimo, rispetto alle protesi metalliche.
Gli Studi hanno dimostrato che l'osteointegrazione di Zirconio e impianti in Titanio sono molto simili, e che le protesi in Zirconio hanno un tasso di sopravvivenza equiparabile, rendendoli un'ottima alternativa alle protesi di metallo.
Inoltre, le ceramiche in Zirconio sono state usate con successo nella chirurgia ortopedica per la fabbricazione di teste a sfera per la sostituzione totale dell'anca.
Pertanto, dato che gli impianti dentali in Titanio possono indurre la sensibilità ai metalli, infiammazione, autoimmunità, e tumori maligni, mentre le protesi in metallo-ossido di zirconio sono libere da metallo, ma altrettanto resistenti, perché sottoporsi all'esposizione cronica dei metalli?
Il nostro corpo trarrebbe sicuramente beneficio dalla scelta di impianti biocompatibili in ceramica, rispetto agli impianti standard in titanio..
Bibliografia.
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Depprich R, Zipprich H, Ommerborn M, Mahn E, Lammers L, Handschel J, Naujoks C, Wiesmann H, Kubler NR, Meyer U. Osseointegration of zirconia implants: an SEM observation of the bone-implant interface. Head & Face Medicine 2008, 4:25.
Huggins, H. It’s all in your head: the link between mercury amalgams and illness. 1993, Avery Publishing Group Inc., Garden City Park, NewYork.
Lambrich M, Iglhaut. Vergleich der Überlebensrate von Zirkondioxid- und Titanimplantaten. (“Comparison of the survival rates for zirconia and titanium implants.”) Zeitschrift für Zahnärztliche Implantologie (Journal of Dental Implantology) 2008; 24(3).
McGuff HS, Jeim-Hall J, Holsinger FC, Jones AA, O’Dell DS, Hafemeister AC. Maxillary osteosarcoma associated with a dental implant. JADA
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Muller KE, Valentine-Thon E. Hypersensitivity to titanium: Clinical and laboratory evidence. Neuro Endocrinol Lett. 2006; 27(Suppl1): 31–35.
Muris J, Feilzer AJ. Micro analysis of metals in dental restorations as part of a diagnostic approach in metal allergies. Neuro Endocrinol Lett. 2006;
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Stejskal VD, Hudecek R, Stejskal J, Sterzl I. Diagnosis and treatment of metal-induced side-effects. Neuro Endocrinol Lett 2006; 27 (Suppl 1): 7–
16.
Stejskal J, Stejskal VD. The role of metals in autoimmunity and the link to neuroendocrinology. Neuro Endocrinol Lett. 1999; 20(6): 351–364.
Da un rivenditore di materiali dentali, zirconia tossica radioattiva?
Mi arriva questo messaggio!
-------- Messaggio originale --------
Oggetto: I: Ossido di Zirconio, tossicità, radioattività ?
Data: Tue, 14 May 2013 09:45:06 +0200
Mittente: Nic Car <Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
A: <Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
Buongiorno dott. Rosario Muto,
questa la risposta di un agente DENTALCOM di Treviso che frequenta giornalmente Odontotecnici.
Segue mail “Zirconia “ Cordiali saluti Nic Car
Da: Marco Tor [mailto:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.]
Inviato: giovedì 29 marzo 2012 22:46
A: Car Nic
Oggetto: Re: Ossido di Zirconio, tossicità, radioattività ?
Quello che ti posso dire è che il pulviscolo creato dal materiale in questione è molto dannoso all'apparato respiratorio delle persone che lo lavorano !!
Chi lavora questo materiale di norma lo sà , ma nessuno si preoccupa oltre che azionare un aspiratore nell' apparecchiature di fresatura e credendo così di risolvere il problema !
La realtà è che il pulviscolo sottile che non si vede ma è presente nell' ambiente se lo respirano tutto e alla lunga gli creerà problemi respiratori per non dire qualcosa di brutto e magari irreparabile !
Da questo punto di vista c'è molta ignoranza e quasi nessuno se ne preoccupa avendo fresatrici chiuse , il fatto è che quando le aprono per il normale utilizzo la decompressione fà si che il pulviscolo presente nell'ambiente macchina viene risucchiato nell' aria del laboratorio quindi respirato !! Per consapevolizzare le persone bisognerebbe portargli un'informazione dei danni provocati in riferimento al tempo di respirazione di questo pulviscolo magari con una ricerca fatta da una università o dal Ministero della Salute , solo così forse si renderanno conto dei danni alla salute che provoca lo Zirconio inalato !
Quanti poi prenderanno provvedimenti sapendo . . . . non lo sò; quelli più sensibili alla salute e al vivere di qualità sicuramente ,ma la maggior parte diranno che tutto fa male e che è peggio respirare lo smog cittadino perché l'ignoranza sul problema è drasticamente diffusa !!
Ciao Marco
Il giorno 29 marzo 2012 18:47, Car Nic <Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; ha scritto:
Ciao Marco, tu sei a contato giornalmente con gli utilizzatori di questo prodotto, credo utile per noi tutti dare una letta a quanto riporta il sito,
soprattutto un tuo parere professionale in merito, grazie Cordiali saluti
Link sulla tossicità della zirconia, ISPESL, decreti legge
LA ZIRCONIA E' TOSSICA E RADIOATTIVA, è PUBBLICATO ANCHE SU PUB MED
Degradazione della zirconia
Articolo su PUB MED, praticamente dice che la zirconia è suscettibile a degradazione a causa di ambienti orali corrosivi. Hanno utilizzato campioni di saliva artificiale pH 3,5 fino a 10 per 10 giorni a temperatura di 37 gradi, oltre a test di durezza, resistenza alla frattura e test di flessione biassiale. hanno analizzato la microstruttura dei materiali e hanno fatto diverse comparazioni usando il Tukey test. Risultato: ambienti acidi e alcalini attaccano le proprietà meccaniche della zirconia , provocando degradazione, perdita del componente stabilizzante e un aumento della trasformazione da tetragonale a monovalente.
Si tratta di studi sulla zirconia e ceramiche feldespatiche, studi sui blocchi di zirconia della Zirkonzahn cercon e Everest.
Quindi anche gli impianti in zirconia a sto punto, giusto?
Abstract
The aim of this study was to evaluate the effects of pH changes in the oral cavity on the mechanical properties of zirconia and feldspathic ceramics. Bilayered zirconia-feldspathic samples were prepared from three different commercial brands of Y-TZP blocks: Zirkonzahn, Cercon, and Everest. Samples were stored in artificial saliva with different pH values (3.5, 7.0, and 10.0) for 10 days at 37°C. Flexural strength, Vickers hardness, and fracture toughness were calculated after samples were subjected to biaxial flexure test. Microstructural analysis of the materials was also performed.Data were analyzed by one-way analysis of variance (ANOVA), and multiple comparisons were performed using Tukey's test (α=0.05). Acidic and alkaline environments adversely affected the mechanical properties of zirconia, resulting in material degradation, loss of stabilizer content, and increase in tetragonal-monoclinic phase transformation. Commercial dental zirconia blocks have varied mechanical properties, but they are generally susceptible to degradation when exposed to corrosive environments.
PMID: 23207192
[PubMed - in process]
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J-STAGE, Japan Science and Technology Information Aggregator, Electronic
La Zirconia inadatta come materiale protesico, lo conferma uno studio Usa
Uno studio pubblicato sul numero di settembre 2009 del Journal of the American Ceramic Society condotto dagli studiosi Jérôme Chevalier, Laurent Gremillard, Anil V. Virkar, David R. Clarke conferma che l’utilizzo della zirconia nel campo biomedico, quindi anche nel settore delle protesi odontoiatriche, non è così indenne da problemi come riportato dalle aziende che distribuiscono i materiali odontoiatrici sulle proprie schede di sicurezza.
All’interno della nostra bocca infatti sono presenti particolari condizioni di temperatura, associata alla presenza della saliva e delle mucose che fanno perdere alla lega quelle proprietà che ne hanno motivato l’uso.
Lo studio, che si intitola “The Tetragonal-Monoclinic Transformation in Zirconia: Lessons Learned and Future Trends”, conferma conclusioni cui già altri studi condotti su animali erano giunti, cioè la pericolosità per la salute delle protesi in zirconia. Sempre più frequenti sono infatti i casi di danni alla salute provocati dal potenziale elettrochimico di manufatti protesici e per i quali solo l’informazione che a fatica si cerca di diffondere può contribuire ad identificarne la vera causa.
“Le ceramiche di ossido di zirconio, o zirconia, trovano ampia applicazioni in una varietà di energia e di campi, dall’energia alla biomedicina per le particolari proprietà di robustezza, resistenza alle rotture, la conduttività ionica e la bassa conduttività termica. Queste interessanti proprietà sono in gran parte legate alla stabilizzazione in fase tetragonale e cubica attraverso la lega con ioni aliovalenti. La grande concentrazione di siti vuoti introdotto per compensare la carica della lega aliovalente è responsabile sia della conduttività ionica eccezionalmente elevata che della conduttività termica eccezionalmente bassa, indipendente dalla temperatura. L’elevata resistenza alla rottura mostrata da molte ceramiche di zirconia è attribuita Aal legame che si crea nella la transizione da fase tetragonale a monoclina e la sua uscita durante la propagazione della frattura. In altre ceramiche di zirconia contenenti la fase tetragonale, la tenacità elevata è associata alla commutazione di dominio ferroelastica. Tuttavia, molte di queste caratteristiche interessanti della zirconia, specialmente la resistenza alle fratture e la rigidità, sono compromessi dopo una prolungata esposizione al vapore acqueo a temperature intermedie (~ 30 ° -300 ° C) secondo un processo denominato low-temperature degradation (LTD), cioè degrado a bassa temperatura, identificato per la prima volta più di vent’anni fa. Ciò vale in particolare per l’ossido di zirconio in applicazioni biomediche, come protesi d'anca e protesi dentali.
Esistono minori evidenze circa la possibilità che lo stesso processo possa verificarsi anche nella zirconia utilizzata in altre applicazioni, per esempio, i rivestimenti termici di zirconia, dopo lunga esposizione alle alte temperature. Sulla base dell'esperienza acquisite con gli insuccessi delle teste femorali in zirconia, così come gli studi sul degrado a bassa temperatura, è dimostrato che molti dei problemi legati a tale degrado possono essere mitigati dalla scelta appropriata della lega e / o dal controllo di processo.”
L’alternativa proposta da anni in Italia dall’odontotecnico Rosario Muto e quella di utilizzare non la zirconia ma le leghe preziose rese biocompatibili, o, come si può dire inertizzate, grazie un trattamento chiamato TTSVGEL che è in grado di rendere innocue le protesi (www.odontotecnicanaturale.it).
Le ceramiche di zirconia hanno trovato ampie applicazioni in una varietà di applicazioni energetiche e biomediche a causa della loro insolita combinazione di resistenza, tenacità alla frattura, conduttività ionica e bassa conduttività termica. Queste caratteristiche attraenti sono in gran parte associate alla stabilizzazione delle fasi tetragonale e cubica attraverso la lega con ioni aliovalenti. La grande concentrazione di posti vacanti introdotti per compensare la carica della lega aliovalente è responsabile sia della conducibilità ionica eccezionalmente elevata che della conducibilità termica insolitamente bassa e indipendente dalla temperatura. L'elevata tenacità alla frattura esibita da molte ceramiche di zirconia è attribuita al vincolo della trasformazione di fase da tetragonale a monoclina e al suo rilascio durante la propagazione della cricca. In altre ceramiche di zirconia contenenti la fase tetragonale, l'elevata tenacità alla frattura è associata alla commutazione del dominio ferroelastico. Tuttavia, molte di queste caratteristiche interessanti della zirconia, in particolare la tenacità e la resistenza alla frattura, sono compromesse dopo un'esposizione prolungata al vapore acqueo a temperature intermedie (∼30°-300°C) in un processo noto come degradazione a bassa temperatura (LTD) e inizialmente identificato oltre due decenni fa. Ciò è particolarmente vero per la zirconia nelle applicazioni biomediche, come le protesi dell'anca e i restauri dentali. Meno comprovata è la possibilità che lo stesso processo possa verificarsi anche nella zirconia utilizzata in altre applicazioni, ad esempio i rivestimenti a barriera termica in zirconia dopo una lunga esposizione ad alta temperatura. Sulla base dell'esperienza con il cedimento delle teste femorali in zirconia, nonché degli studi sulla LTD, è dimostrato che molti dei problemi della LTD possono essere mitigati dalla scelta appropriata della lega e/o del controllo del processo.
Lo studioso Jérôme Chevalier aveva già pubblicato nel 2005 un articolo dal titolo “Quale futuro per la zirconia come un biomateriale?” e che aveva lo scopo di rivedere ed analizzare le attuali conoscenze in materia a riguardo alla performance di lungo termine degli impianti femorali Aal fine di distinguere i fatti scientifici e della speculazione.
Lo studio prese le mosse dai casi di fallimento delle teste femorali del 2001-2002 e dalle forti controversie sul futuro della zirconia come biomateriale.
Siccome la zirconia distribuita da diverse aziende ha subito processi di lavorazione relativi alla microstruttura diverse, vi è la necessità di valutare la loro sensibilità al passare del tempo con l’ausilio di tecniche accurate ed avanzate in modo da aggiornare gli standard ISO, in particolare per guadagnare la fiducia dei medici.
E’ possibile leggere l’abstract dei due studi visitando il seguente link:
Di seguito riportiamo l’abstract originale in inglese:
Zirconia ceramics have found broad applications in a variety of energy and biomedical applications because of their unusual combination of strength, fracture toughness, ionic conductivity, and low thermal conductivity. These attractive characteristics are largely associated with the stabilization of the tetragonal and cubic phases through alloying with aliovalent ions. The large concentration of vacancies introduced to charge compensate of the aliovalent alloying is responsible for both the exceptionally high ionic conductivity and the unusually low, and temperature independent, thermal conductivity. The high fracture toughness exhibited by many of zirconia ceramics is attributed to the constraint of the tetragonal-to-monoclinic phase transformation and Aits release during crack propagation. In other zirconia ceramics containing the tetragonal phase, the high fracture toughness is associated with ferroelastic domain switching. However, many of these attractive features of zirconia, especially fracture toughness and strength, are compromised after prolonged exposure to water vapor at intermediate temperatures (~30°–300°C) in a process referred to as low-temperature degradation (LTD), and initially identified over two decades ago. This is particularly so for zirconia in biomedical applications, such as hip implants and dental restorations. Less well substantiated is the possibility that the same process can also occur in zirconia used in other applications, for instance, zirconia thermal barrier coatings after long exposure at high temperature. Based on experience with the failure of zirconia femoral heads, as well as studies of LTD, it is shown that many of the problems of LTD can be mitigated by the appropriate choice of alloying and/or process control.
La pericolosità della zirconia dichiarata in una delle tante schede di sicurezza obbligata per legge su tutti i materiali di lavorazione e soprattutto quando utilizzati in campo dei dispositivi protesici ed alimentari.
La ILUKA produttrice di sabbie di zircone……………
Guardate cosa si dichiara in una scheda di sicurezza riguardo la pericolosità della zirconia.
Da una parte esclude la pericolosità mentre dall'altra.......
Rischi potenziali per la salute :
Acuto se ingoiato non tossico. Non vi sono pericoli conosciuti a seguito di ingestione di sabbia di zircone, possibile quando si
trasporta il prodotto.
Se ingerito in grandi quantità, si può verificare ’irritazione del sistema digestivo a causa della abrasività.
Occhi :
Le particelle e la polvere di zircone può essere moderatamente irritante a causa della abrasività.
Pelle, basso rischio.
Se inalato
La normale grandezza della particella del prodotto lo preclude dal costituire un rischio a livello di inalazione, tuttavia maneggiare i materiali in grande quantità può creare della polvere.
Viene normalmente considerata una polvere fastidiosa con degli starnuti.
Cronico Silica, La silica cristallina è una causa conosciuta di fibrosi polmonare (silicosi). Si perché è contenuta ina altrattante polvere di silicia.
È stata anche classificata come carcinogeno umano. (IARC).
La sabbia di zircone contiene una piccola quantità di quarzo libero, (fino a 0,5 %) ed è necessario prendere precauzioni al fine di evitare di inalare la polvere.
Radiazioni:
Lo zircone contiene naturalmente elementi radioattivi della serie dell’uranio e del torio.
Le sabbie di zircone prodotte da Iluka Resources contengono basse concentrazioni di tali impurità, con attività specifiche tipiche di 0,6 to 0,9 Bq/gm (torio-232) e 1,5 fino a 3,4 Bq/gm (uranio-238).
Prodotti similari sono tipicamente presenti in concentrazioni equlibrate.
Il principale rischio radiologico è l’esposizione interna alle particelle alfa della polvere inalata.
È necessario adottare misure di controllo della polvere per assicurarsi che l’esposizione alla polvere generata e alle particelle alfa sia ridotta al minimo possibile. Di regola, l’esposizione continua dei lavoratori a livelli di polvere oltre gli 1,5 mg/m3 potrebbe portare a esposizioni interne annuali oltre l’ 1 mSv. L’esposizione esterna è data dalle radizioni gamma. L’esposizione continua (2000 ore all’anno) entro 2 metri di zircone in grandi quantità potrebbe far salire la dose esterna annuale a oltre 1 mSv.
Ma……………gli operatori che lavorano la zirconia come possono controllare tutti questi consigli esposti?
I pazienti utilizzatori di dispositivi confezionati con questi materiali come possono essere sicuri che questi materiali dissocianti non creino patologie?
A proposito dei metalli tossici e degli ossidi, soprattutto della zirconia, cosa dice l’Università americana YOWA STATE UNIVERSITY ?
2010 innovazione e conseguente disastro economico e salutistico 1
Stiamo assistendo negli ultimi anni a fenomeni come la globalizzazione dei mercati, la contaminazione delle culture, allo svilupparsi inarrestabile delle tecnologie.
Ci si chiede sempre più spesso, in vari settori, se il superamento di frontiere sempre più avanzate si traduca in benefici veri per la società, o se si vada incontro anche a nuovi disastri, più o meno evidenti sui media, a tutto discapito dell’uomo e dell’ambiente e a vantaggio di pochi grandi portatori di forti interessi economici.
Parliamo di salute. In particolare di Odontoiatria-Odontotecnica.
In questi ultimi anni, la società non si fida. Si chiede sempre di più tracciabilità, qualità e accessibilità. Mentre stiamo assistendo ad una grande pressione tecnologica industriale in un settore che per caratteristiche proprie vede operare quelli che andrebbero definiti come degli artigiani sanitari ma che svolgono un’attività altamente professionale, dove le capacità creative e quelle manuali si combinano con le basi scientifiche di fisica e chimica. Chi produce l’oggetto o il dispositivo sanitario, dovrebbe essere colui che opera una sintesi di queste rare capacità e che per questo merita di essere collocato in una posizione di rilievo e prestigio all’interno del settore di appartenenza.
La realtà dei fatti mostra come nel settore odontoprotesico permangono confusione e anarchia, se non immoralità.
Da una parte assistiamo a una concorrenza sleale all’interno della professione che si concretizza in uno svilimento del valore del proprio prodotto. Dall’altra parte le aziende distributrici dei materiali che operano esercitando forti pressioni per collocare sul mercato materiali, tecnologie e procedure fallaci e truffaldine atte a creare una grande confusione professionale, e con la persecuzione di atteggiamenti sempre più spregiudicati sul fronte dei prezzi, decisamente impossibili. A complicare il mercato contribuiscono non poco i paesi emergenti e le new entry in Unione Europea.
La maggioranza degli odontotecnici si lascia trovare impreparato di fronte a questi eventi, e a questi cambiamenti sul fronte tecnico e di mercato. Ci troviamo però di fronte, purtroppo, ad atteggiamenti di connivente convenienza, se non di coinvolgimento in sporchi interessi, con chi chiede e prescrive loro tali tecnologie e materiali, ma anche ad operatori che non conoscono il proprio lavoro, non hanno le necessarie conoscenze di base di chimica e fisica, e in fin dei conti ad incapacità professionale.
Le aggressive strategie di marketing delle aziende distributrici creano uno squilibrio commerciale, con tecnologie che hanno il solo risultato concreto di destabilizzare il mercato, creando oltretutto disoccupazione tra gli addetti.
Tutto questo grande bailamme va a tutto discapito della qualità, della salute dei cittadini che, fiduciosi ma ignari, vengono fuorviati ed ingannati. La zirconia….., che contraddizione!
Una scheda di sicurezza ove dichiara che il materiale è altamente pericoloso sopratutto per gli operatori che lo lavorano,
“gli odontotecnici”………….
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