AIPO Associazione Italiana Periti Odontotecnici
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Alcune considerazioni sul piano clinico e odontoiatrico del dr. Antonio Dell'Aglio medico chirurgo ed odontoiatra di Bari.

Dott. Antonio Dell'Aglio, medico-chirurgo e odontoiatra, doppia iscrizione presso l'ordine dei medici della prov. di Bari,esercita la libera professione in medicina naturale e odontoiatria biologica da oltre 20 anni.
Presidente AMINE(Associazione Medica Internazionale Nutripuntura Europea).

Disintossicazione / rivitalizzazione// stabilizzazione/ sono le tre regole di base della medicina Naturopatica ( Naturopatia = path of the nature= percorso del naturale).

Per un approccio al benessere della persona, per la Naturopatia, prima di intraprendere qualunque trattamento , e' fondamentale oltre che necessario:

DISINTOSSICARE, eliminare cioè il maggior numero di fattori irritanti ed inquinanti ambientali estrinseci ed intrinseci al corpo, che per chiarezza chiamo tossine esogene e tossine endogene.

Fra le varie tossine endogene , quelle presenti ormai nel corpo, sono da annoverare quelle di provenienza iatrogenica del cavo orale, gli effetti biologici elettro galvanici corrosivi dei metalli con cui sono fabbricate le protesi e le otturazioni dentarie.

Vari sono i metalli presenti nelle leghe odontoiatriche, da quelle cosiddette nobili a quelle "vili", tutte cmq. Subiscono nel cavo orale fenomeni di corrosione , i cui prodotti di trasformazione reattiva determinano risposte tissutali loco-regionali e sistemiche, sia su base chimica che bioelettrica.

Inoltre Il fenomeno dell'elettrogalvanismo che avviene nella bocca, determina riduzione del Ph salivare con tendenza alla acidosi che, unita alla migrazione di ioni metallici, provoca causa frequenti infezioni micotiche(candida albicans) e batteriche del cavo orale, e delle aree tonsillari.

La oggettivazione scientifica a tutt'oggi e' ancora controversa, ma sul piano clinico osserviamo l'aspetto fenomenologico che spazia fra diverse patologie sintomatiche, le più disparate e con vari aspetti e segni soggettivi.

Nella mia pratica clinica, sia nell'ambito delle discipline naturopatiche che odontoiatriche, ho osservato notevoli miglioramenti di salute generale nei pazienti a cui si procedeva ad instaurare dei trattamenti mirati detossinanti, drenanti e, seguendo un protocollo ben consolidato di rimozione dei metalli presenti nella bocca con sostituzione di protesi eseguite con leghe nobili bioinertizzate (TTSVGEL)

 I pazienti dichiaravano una notevole remissione di quei sintomi che ormai si erano cronicizzati nel tempo,fra cui affaticamento cronico, disturbi gastrointestinali, alopecia sine causa, cefalea, oculoriniti allergiche, otiti e faringotonsilliti recidivanti ecc.

 

Dr. Antonio Dell'Aglio, medico chirurgo odontoiatra, doppia iscr. ordine dei medici chirurghi e albo odontoiatri. Presidente AMINE (ass. Medica intern.nutripuntura europea)., già membro cons. dir. SIKMO (Società italiana kinesiologia medica e odontoiatrica), coautore di testi di medicina naturale, docente di diverse scuole di Naturopatia e medicina naturale.

 

www.studiodentisticodellaglio.it

 

tel.0805563637

BARI

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Dal 2002 sono stato tra i primi odontotecnici in Italia, ad usare il CADCAM, nella convinzione che l'ossido di zirconio fosse realmente metal free. Dopo aver prodotto più di 6000 elementi in zirconio,dopo un'attenta considerazione sia dei costi della tecnologia e sia della vera realtà dell'ossido di zirconio che si comporta come un metallo rilasciando ioni metallici,ho "scoperto" la lega preziosa bioinerte . In precedenza negli anni 90 essendo a conoscenza del rilascio degli ossidi metallici nel nostro organismo, ero convinto che l'ossido di zirconio fosse la soluzione a tali problematiche,dimenticando di osservare con più attenzione la terminologia: OSSIDO DI ZIRCONIO. E' confermato da numerosi pubblicazioni scientifiche che anche l'ossido di zirconio o zirconia rilascia ioni metallici,quindi non si comporta da metal free,tutt'altro. Non spetta a me studiare le problematiche clinico scientifiche di tale elemento ad uso nel settore dentale;come odontotecnico produttore di dispositivi medici, ma principalmente, perché potrei essere anch'io un paziente potenziale. Essendo a conoscenza che l'eliminazione dell'ossigeno all'interno della lega preziosa rende questa veramente inerte ,ho ripreso ad usare il metallo in sicurezza. Per i colleghi faccio queste due semplici considerazioni: la prima è che con il protocollo TTSV la lega diventa molto chiara,non si ossida, facilitando di molto l'applicazione dei rivestimenti estetici e di tutte le lavorazioni inerenti. Consideriamo anche la sicurezza dell'operatore:pur mantenendo i presidi di sicurezza sul lavoro, il contatto casuale con i prodotti della lavorazione non causano effetti collaterali pericolosi per la salute. Sul discorso dell'ossidazione parlerò in un altro momento. La seconda è che guardando con attenzione quali sono le responsabilità dei produttori di dispositivi medici su misura,le norme relative alla direttiva CEE 2007/07 recepita con d.l. n.37 del 25 gennaio 2010, ci rende responsabili della trasformazione delle materie prime (le leghe dentali come altri prodotti sono considerate materie prime trasformabili) ed in particolare leggendo con attenzione le schede di sicurezza del produttore,questo ci carica di responsabilità oggettiva qualora sopraggiungessero delle complicazioni (allergie-intossicazioni) all'utilizzatore finale. La fusione per quanto cerchiamo di mantenere inalterate in percentuale i componenti della lega medesima, il risultato è un prodotto diverso contro la nostra volontà, quello che viene messo prima in quantità millesimali non si ritrova successivamente,a causa di ciò, la casa produttrice non è più responsabile per Legge. Il produttore del d.m. du misura deve avvisare il medico odontoiatra dei possibili effetti "indesiderati" , allegando la scheda di sicurezza della lega. Con il protocollo TTSV, Rosario Muto ha reso il nostro operare più sicuro sia per la salute, che per l' osservanza delle direttive CEE, recepite anche dall'Italia.

 

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Egr. Muto,

volevo raccontarle la mia storia con la speranza che mi possa dare qualche consiglio in proposito.
Mi chiamo A. C.. Ho 25 anni e vivo a ****** (**).
I miei problemi risalgono a circa un anno e mezzo fa (agosto 2005), quando nel mio letto per la prima volta sono stato colto da un fortissimo dolore sul lato sinistro del mio corpo, che partiva dalla testa per finire al piede.
Quasi una sensazione di infarto.
Riferì tutto al medico curante, che fatti i controlli di routine, mi disse che era dovuto allo stress e si poteva trattare di una nevrite dovuta al finestrino aperto dell’automobile, l’aria condizionata e altro.
Questo dolore accompagnato da tremori, difficoltà al movimento, la sensazione che il lato sinistro quasi non mi appartenesse e fosse di un’altra persona, irrigidimento della gamba, ipertensione, difficoltà al movimento, formicolii generalizzati e sintomi strani apparivano ed appaiono in qualunque momento della mia giornata e naturalmente prima di andare a letto.
Nel novembre 2005 tornai a giocare a pallacanestro e mi convinsi che con un po’ di sport sarebbe tornato tutto alla normalità.
Feci gli esami per la pratica dell’attività agonistica e come al solito mi trovarono il soffio al cuore che intanto era comparso circa 5 anni prima.
Così feci l’elettrocardiogramma sotto sforzo e potei tornare a giocare.
Il primo problema è stato al ginocchio sx, ma ero già abituato a questo in quanto già negli anni precedenti avevo avuto problemi, ma dalle visite ortopediche non era mai emerso nulla.
Senza il tutore non riuscivo a giocare e pomate, antinfiammatori ghiaccio non fecero nessun effetto, così decisi di non continuare per non distruggermi.
In aprile sono stato costretto ad un ricovero urgente per un fortissimo mal di testa localizzato soprattutto dietro l’orecchio sinistro.
Ricordo bene che nei giorni precedenti lo stesso punto dove si localizzò il dolore mi pulsava ed ero parecchio spaventato per queste cose strane che accadevano.
Mi lasciarono in osservazione e mi dissero che si trattava di cefalea a grappoli e che la causa era da attribuire ad uno stile di vita poco ortodosso, il fumo, lo stress.
Iniziò così il calvario delle visite.
In maggio feci una RM all’encefalo ed al tronco encefalico (NEGATIVO), le analisi del sangue e la visita neurologica nella quale riferì i miei sintomi.
Tutto negativo.
Il dolore dietro l’orecchio scomparve ma la gamba continuava a tirare e allora pensando che potesse derivare da qualche ernia e simili, in agosto, feci RM alla colonna cervicale e lombare ed una ecografia alla coscia per escludere pure problemi al muscolo femorale.
Il neuro-chirurgo nella visita che feci in settembre disse che nella colonna al di là di una protrusione ed un anioma non c’era nulla di apprezzabile, e mi richiese un esame in virtù dei sintomi che gli manifestai, il cui nome adesso non ricordo, ma che doveva servire per vedere la circolazione del sangue all’interno dell’encefalo.
Decisi di non farla di mia volontà, ritenendo che il problema fosse di altra natura.
Iniziano i guai ai denti, anche se per me erano cominciati già da quando avevo 6 anni. Da piccolo curavo la carie sul 16,26,36,46 e sul 45, che di lì a poco mi furono piombati.
La prima amalgama la persi a 14 anni circa e dovetti togliere il 36 e per evitare che saltasse pure dagli altri il dentista penso bene di applicarmi su di esse delle capsule d’oro.
Dopo qualche anno persi pure il 45.
A marzo dello scorso anno mi caddero capsula e amalgama del 26.
Il dentista vista la panoramica e la presenza di un granuloma in entrambi i sesti superori mi disse che andavano tolti, ma fino a quando duravano era meglio tenerli.
Così riempì di nuova otturazione e mi cementò la capsula in oro (26).

Diciamo che il mio rapporto col dentista è stato abbastanza intenso. Ho curato altre carie, devitalizzato denti, messo capsule.
Ho cercato di fare il massimo per non arrivare nella situazione in cui mi trovo.
20 anni di cure per una bocca praticamente distrutta!!!

Intanto ad agosto si rompe il 21 incisivo SUP. Sx e di lì a poco pure l’ 11.
Entrambi mi si ruppero una decina di volte da piccolo e furono sempre ricostruiti fino a quando fu possibile.
Poi dovettero mettermi le capsule e non appena si ruppero pure quelle, essendo i denti a livello della gengiva, il dentista applicò i perni e le capsule in lega-ceramica.
In Agosto mi cadde pure l’amalgama del 16 insieme alla capsula in oro, analogo discorso pulizia, otturazione, cemento e di nuovo la capsula.
Ritornato a settembre feci entrambi gli incisivi rotti e l’estrazione del 26 che mi era stato cementato a marzo.
Il dentista mi disse che i perni in fibra di carbonio, il materiale con cui erano realizzati, aveva ceduto e così i perni mi furono sostituiti a detta del tecnico con dei perni in oro.
In ottobre compare il dolore ai piedi o meglio diventa insopportabile.
Si, perché il dolore lo avevo già da qualche tempo, ma dato che stavo parecchio in piedi e le mie giornate erano molto impegnate ero convinto che con un po’ di riposo sarebbe passato tutto.
Il medico curante mi diede 15 gg. di riposo per via di quella che lui definì una tallonite.
La situazione non migliorò e così decisi di fare l’esame barapodometrico.
Il podologo mi disse che avevo una fascite plantare bilaterale dovuta al piede cavo e mi fecero i plantari su misura, che ancora adesso porto, anche perché sono più comodi rispetto alla suola di una normale scarpa, ma niente di più.
Intanto, in attesa che i plantari fossero pronti interpellai l’ortopedico, il quale in una visita approssimativa e ritengo vergognosa per il rispetto nei confronti dell’essere umano inteso come paziente ( spero che sia l’unico esemplare sulla faccia della terra), mi disse che dovevo dimagrire, tornare a fare sport e lasciare perdere i plantari su misura, bastavano dei plantari in nylon che si vendono in farmacia.
Li acquistai, li misi una volta e non li misi mai più.
La dieta la incominciai o meglio mi decisi che era arrivato il momento di mangiare in maniera più regolare e lasciare perdere tutti i cibi più elaborati, dolci, e i cibi grassi.
Premetto che sono alto 170 cm ed in quel periodo ero 80 kg contro il mio peso forma di 69-70 kg.
Quindi non ero obeso, ma ritenevo che un’alimentazione corretta fosse alla base del rispetto per il proprio organismo.
Ritornai a lavoro, persi peso, ma nessun risultato.
Intanto il dolore ai piedi e l’infiammazione non mi davano tregua a tal punto che il medico ad inizio anno mi ha dato 20 gg. seguiti da altri 30 gg.
In questo periodo ho fatto la radiografia ai piedi per scongiurare il pericolo di una spina calcaneare con esito negativo e la visita con un fisiatra, il quale mi ha prescritto una cura di laser, ultrasuoni e tecar-terapia ( 35 euro a seduta), che ho seguito fino alla fine di gennaio. Nessun miglioramento.
Intanto la mia attenzione si è rivolta ai piedi ed alla fascite che non mi permetteva di stare in piedi, di fare passeggiate, di uscire, andare a lavoro, di fare sport, andare a ballare, tutte le cose normali che fa un ragazzo di 25 anni.
Così ho cercato di documentarmi su internet e vederci chiaro su questa fascite.
Sono arrivato alla conclusione che la fascite era solo l’effetto di una causa: la disomogeneità dei carichi del corpo sulla pianta del piede o semplicemente la postura.
Da lì il salto ai denti è abbastanza semplice, in quanto è risaputo ormai che la malocclusione, ed più in generale i problemi della bocca possono portare problemi posturali e quindi su tutto il corpo.
Ho studiato così il rapporto tra bocca e l’apparato muscolo-scheletrico e mi sono avvicinato alla gnatologia.
Anche perché mi ero accorto di soffrire di bruxismo ed a novembre mi ero fatto fare un bite per evitare di svegliarmi la mattina con la faccia deformata (dormo meglio senza).
Ho prenotato per i primi di febbraio una visita a Firenze con il prof. ******* (osteopata, posturologo) ed una con un dentista-gnatologo di Roma.
Il prof. ******* mi ha fatto una visita kinesiologica, di cui io sconoscevo l’esistenza e mi ha diagnosticato l’intossicazione da METALLI PESANTI, per via della molta odontoiatria che ho fatto nel corso degli anni.
Non ho forza sul lato destro del corpo e la cattiva postura è per questo motivo.
Mi ha mandato così l’indomani da un dottore omeopata che mi ha fatto un’esame con un apparecchio strano (che ho scoperto essere EAV) dalla quale è emerso l’intossicazione al mercurio, piombo, nichel, palladio.
Ho iniziato così la terapia con il LENNOX (biorisonanza) e la cura con farmaci omeopatici.
Mi sembrava tutto così strano: frequenze invertite di metalli pesanti, calcarea fluorica, rimedi per il colon ed il fegato.
Ho fatto 5 sedute, con qualche beneficio ma niente di più.

Tornato a casa ed ho cercato di capirne di più.
La mia ricerca è iniziata dai sintomi fisici, psichici e neurologici.
Nella mia persona ho potuto constatare questi sintomi:
aggressività, dolore alla schiena, dolori del corpo, dolore delle ossa, disaritmia cardiaca e sensazioni cardiache, senso di scoppiare, depressione (lo chiamerei più sconforto), acne (negli scorsi anni), piedi e mani freddi ( a volte una mano fredda l’altra calda), disordini dell’alimentazione, mancanza di energia, spossatezza, paura della gente e paura del nuovo, paura di soffocare e senso di soffocare (che mi spingeva a togliere bracciali, collane, anelli, orologi), fascicolazioni, mal di testa, disturbi dell’udito (mi sono domandato tante volte se era il caso di fare una visita di controllo), perdita dei capelli, ipertensione, scatti di ira improvvisa, indecisione, emicranie, debolezza muscolare, nervosismo, intorpidimento, fitte di dolore, pronuncia non chiara delle parole, salivazione nel sonno, tendenza a gridare, disordini del sonno, problemi di sudorazione, digrignamento dei denti, torcicollo, nevralgie, vertigini, senso di debolezza.

Al di là dello shock iniziale ho consultato un po’ di siti, da quelli dove si parla dell’amalgama, i testi scientifici, quali sono gli organi che colpisce, il passaggio a ione all’interno della cellula, i protocolli di rimozione, gli studi del prof. Daunderer, le varie testimonianze, forum, la necessità di una adeguata alimentazione, il mineralogramma come test scientifico, il test MELISA, le organizzazioni vittime dell’amalgama, l’odontoiatria olistica e biologica, le cure che si propongono per la disintossicazione.
Qualche giorno fa ho fatto l’elettromiografia ed ha dato risultati negativi.
Il mineralogramma ha confermato l’intossicazione da metallo: mercurio, piombo, alluminio, arsenico e cadmio.
Tutti concordano sul fatto che la prima disintossicazione deve avvenire in bocca.
E’ necessario che sia un professionista e che segua il protocollo di rimozione, che sappia leggere bene l’ortopanoramica, che valuti bene il discorso sui denti devitalizzati, che sia in grado di riconoscere fenomeni di osteonecrosi.

In poche parole a distanza di un anno e mezzo sono venuto a conoscenza di essere intossicato da metallo pesante, ho fatto un paio di sedute di biorisonanza, sto facendo una cura dolce con il galium, calcium fluoratum e la calcarea fluorica, ma non so a chi affidarmi e quali sono i passi che vanno fatti uno per volta per risolvere il problema, anche perché facendo altre visite con alcuni dentisti mi è stato detto di avere pure una latero deviazione mandibolare.
Ed in effetti aprendo e chiudendo la bocca mi sono accorto di un tic sul lato sx vicino l’orecchio.
Adesso sono in una situazione di confusione totale, proprio perché non riesco ad individuare la causa dei miei disturbi.
Non so da che parte cominciare. L’unica cosa certa è che la fascite non è mai sparita ho un fortissimo mal di schiena, mal di gambe e faccio una fatica enorme per stare in piedi.
Anche dopo 14 ore di riposo la mia condizione resta invariata.
Sono riuscito ad attenuare la disbiosi intestinale alimentandomi correttamente: evitando farine bianche, lieviti, pasta, pizza, agrumi, patate, lo zucchero, coloranti e conservati, caffè e cioccolate.
E comunque questo il tipo di alimentazione mi aiuta a non stressare più di tanto il sistema immunitario, riuscendo ad avere almeno un’autonomia di 10 ore al dì.
Da marzo ho fatto una cura assumendo zinco rame e selenio, ma non ho avuto nessun beneficio.
Ho un perno dal 14 senza alcuna cura scanalare, dove certamente era presente un’infezione, ma alla radice avverto ancora un’infiammazione.
Ho tolto gli ultimi due sesti sul lato destro dove era presente l’amalgama con le capsule d’oro.
I problemi di colite si sono attenuati, ma tutto il resto no.
La scorsa settimana ( fine luglio 2007) il dentista mi ha invitato ad incominciare la disintossicazione tramite detox ( bacinella ionizzata negativamente).
Ho fatto una seduta la prima seduta venerdì. La seconda l’ho fatta ieri lunedì 6 agosto.
Ieri sera oltre al senso di spossatezza ho incominciato ad avvertire bruciore in tutto il mio corpo.
I nervi ballano da soli e formicolii sparsi in tutto il corpo.
Non le nego che sono davvero disperato.
Non so se i problemi sono posturali o meno.
Vorrei capire quanto incide l’intossicazione. Se ho sviluppato allergie ed a quali metalli.
Quanto è rischioso fare la bacinella avendo del metallo in bocca ( tre perni in lega d’oro sugli incisivi ed una vite in titanio sul sesto superiore di dx.
Purtroppo non riesco ad autocurarmi, nonostante mi sia documentato sul problema.
Non riesco neppure a stare in piedi. Non ho forza. E’ come se i miei muscoli non rispondessero più.
Sto assumendo vitamina C (3 gr.), cloruro di magnesio mattina e sera. Bevo 4 litri di acqua al giorno. Nevril per aiutare i nervi periferici che sono risultati infiammati, galium, prodotti omeopatici.
Mi domando cosa devo fare…per me non ha senso svegliarsi la mattina per andare a lavoro e coricarsi alle sei del pomeriggio.
Mi sembra di vivere in un incubo.
Non mi sono sentito mai così giù come in questo momento in cui le scrivo.
Le invio il file dell’ ortopanoramica in modo che le lei possa fare le opportune valutazioni ed il test dell’analisi minerale.
Mi scusi se mi sono dilungato un po’ troppo, ma ritenevo fosse importante raccontare in maniera organica tutto ciò.
Attendo con ansia una sua valutazione.
La ringrazio anticipatamente.

Cordiali saluti
A. C.

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Data: 31 maggio 2018 alle 23.19 
Oggetto: Situazione dentaria 
Buonasera Dott. Muto

Sono De Santis Roberto, residente in San Miniato Basso (PI).

Soffro di carie dentarie dall'età di 13-14 anni. Ho molti denti devitalizzati. Già all'età di 20 anni avevo gran parte dei denti cariati e curati male. A 24 anni sono andato da una dentista che mi ha limato il canino sinistro e l'altro dente vicino, tolto altri due denti e applicato un ponte. Da quel momento ho avuto forti mal di testa, problemi di postura, mal di schiena, forte bruxismo. Verso i 30 anni ho compreso che c'era una relazione tra le problematiche elencate qui sopra e l'intervento ai denti. Mi sono rivolto a un dentista e quest'ultimo mi ha rimosso il ponte inserendo al suo posto due impianti di titanio e due capsule in zirconia sopra i denti limati, un'altro impianto di titanio al posto di un dente mancante dall'altra parte della bocca e una capsula su un dente limato. Sono stato subito molto meglio ma continuo a sentire che qualcosa non va a livello fisico. Mi sono rivolto ad un'ulteriore dentista di Roma il quale ha analizzato e valutato la situazione: il ponte ha causato una distorsione di tutta la bocca, uno spostamento della schiena e soprattutto del bacino e della gamba destra, "allungata" rispetto alla sinistra. Tale dentista mi ha consigliato un bite che sto portando da una settimana in molte ore del giorno e durante tutta la notte. Da qualche tempo però avverto una tensione e un irrigidimento degli arti. Dalle mie ricerche personali ho scoperto che sia gli impianti in titanio che le capsule in zirconia possono provocare alla lunga disturbi alla salute. Ho letto che lei è d'accordo con queste scoperte. Per questo motivo vorrei sottoporre la mia storia alla sua attenzione. 
Grazie.
Cordiali Saluti.
Radiografia panoramica di Roberto Fiscina 2

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 Un caso di intossicazione da materiali dentali

Buonasera Rosario
Sono Roberto De Santis.
Le scrivo di mio padre. Nella parte inferiore della bocca ha pochi denti, in condizioni pessime. La situazione grave è per quanto riguarda l'arcata superiore: nel 2009 ha subito un intervento per rimozione cistica. Gli è stato tolto l'osso fino al naso. Gli è stato applicato una protesi che non reggeva a causa della mancanza ossea. Dopo circa un mese dall'intervento, mio padre ha iniziato ad avere disturbi nervosi, tic molto evidenti alla bocca, stati di panico, depressione, comportamenti molto stani (esempio, perdita di chiavi frequente, passaggio con il rosso in vettura, improvvisa incapacità nello svolgimento delle mansioni lavorative, scambio temporale del giorno e della notte, in quanto rimane sveglio di notte e dorme di giorno). Fu ricoverato in psichiatria. Da qui iniziò ad assumere psicofarmaci, in dosi massicce, con pochi benefici e molti effetti collaterali. Ad oggi, dopo le svariate visite in differenti studi dentistici, tutti hanno confermato la solita opinione: situazione gravissima, bocca deformata con conseguenze fisiche, difficoltà a trovare una soluzione in quanto appare proibitivo il trapianto dell'osso, viste le condizioni generali. 
Le allego la panoramica di mio padre.
Desidererei se possibile incontrarla al più presto per chiederle un parere anche per quanto riguarda un'altra situazione. 
Grazie
Cordiali saluti

Radiografia panoramica di Fiscina Padre 1

 

 

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E’ la mia storia dentale ed il lieto fine

Dopo l'innesto di due impianti in titanio e relative capsule in oro ceramica iniziarono una serie di problemi di salute inspiegabili ma solo molto tempo dopo capii che gli stessi fossero legati ai metalli usati in bocca.

Nel frattempo si passava da un medico all'altro rincorrendo ora lo stress, ora i mal di pancia , i dolori agli occhi con appannamento della vista, depressione, ecc. Dopo cure inutili e tanti soldi imi venne finalmente consigliato l'espianto degli impianti in titanio e di bonificare la bocca dai metalli cosa che naturalmente feci ma rimanendo con delle protesi ormai provvisorie di semplice resina con i conseguenti problemi di masticazione e di instabilità della mandibola.

Ma tolti i metalli e ricorrendo a una profonda disintossicazione si aprirono altri problemi relativi a quali protesi reimpiantare.

Ogni soluzione proposta per le protesi, dalle cosi dette metal free alle soluzioni più durature , presentavano delle controindicazioni che ho ritenuto di non utilizzare. Infatti ogni soluzione o mostrava le caratteristiche della provvisorietà ( plastiche e robe simili) o impossibili da verificare in ordine alla provenienza e garanzia ( zirconio e simili che sono vietate in certi paesi ).

Utilizzare metalli trattati in modo da neutralizzarne gli effetti negativi relativi all'ossidazione, magari in attesa di staminali o miracolose ricrescite, è la soluzione che ho scelto per le mie protesi.

A oltre più di un anno posso finalmente dire finalmente.

Salvatore Alongi

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Mentre la chimica è la scienza infinita che studia i fenomeni della materia, le loro trasformazioni permanenti, la biochimica, scienza dei fenomeni biologici, ne studia il rapporto e la loro convivenza.

Certo è che, fin dal lontano passato a oggi la ricerca ha sempre stimolato chi studia e sviluppa il nuovo, purtroppo però gli interessi di alcuni hanno sempre ostacolato e nascosto quei fenomeni negativi riguardo materiali o sostanze che non rispettano la biocompatibilità.

In questa pagina sono pubblicate relazioni a fronte di ricerche internazionali rivolte a situazioni e patologie dipendenti dall'uso di materiali come in questo caso i metalli o meglio dire le leghe metalliche per la realizzazione di: Dispositivi Medici - Chirurgici e tutti gli oggetti a noi cari come gioielleria ecc.

Il lungo elenco bibliografico mette in evidenza l'importanza del grave problema sentito a livello internazionale in particolar modo nel settore professionale.

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Malati di metalli - Tomo 1 e Tomo 2