Materiali Odontoiatrici e Sicurezza del Paziente
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Valutazione della stabilità
elettrochimica, nonché della ionizzazione e della corrispondente
tossicità di provini metallici a base nobile stabilizzati
in modi diversi: consueti trattamenti tradizionali di ossidazione
o ceramizzazione e il nuovo sistema stabilizzante di inertizzazione,
mediante trattamento termico protetto sotto strato vetroso.
A seguito dell' incarico ricevuto il
28 03 03, in occasione delle conferenza del 18 Ottobre 2003 organizzata
dalla COL (Cenacolo Odontostomatologico Laziale " Il trattamento
Odontoiatrico nei Pazienti affetti da malattie sistemiche, il Prof.
Luigi Campanella ha messo in luce le sue preoccupanti ricerche sui
fattori di rischio derivanti dalla tossicità dei " Materiali
odontoiatrici" .
Nella sua relazione sono stati considerati
gli amalgami dentali con le diverse formulazioni e le leghe a base
nobile: Au, Ag, Pd, Pt etc..
A suo dire ambedue i tipi di composizione
determinano fattori di rischio e tossicità, dagli amalgami
il pericolo maggiore è determinato dal rilascio di mercurio,
ma sia nel caso degli amalgami che di altre leghe altri metalli,
oltre al mercurio, risultano rilasciati.
Il rilascio è stato misurato
per contatto con saliva artificiale, eventualmente addittivata di
altri compositi (vitamina C, Diclofenac, nicotina) per simulare
possibili situazioni reali.
Dal relatore è stato riportato
l' elenco dei metalli di maggior interesse in campo dentale , la
loro presenza in tracce e l' importanza come fattori di funzionamento
enzimatico, l' azione tossica e le loro interazioni, fenomeni locali
come anche gli effetti sistemici con manifestazioni generali in
tutto il corpo del paziente.
In relazione alle azioni tossiche e
alle loro interazioni, in una delle sue diapositive è stata
raccontata la storia di una persona di circa 39 anni che dopo aver
subito l' innesto di vari dispositivi protesici in lega e materiali
a composizione diverse, ha avuto tutta una serie di sensazioni,
manifestazioni e fastidi, preoccupazioni, nonché reazioni
di una certa rilevanza etc. denunciati nella lettera che segue.
Salve, mi chiamo An. Bal. ho 39 anni
e abito a Padova.
Da circa un anno, dopo aver effettuato
l' innesto di due perni in titanio e due capsule in resina, la mia
lingua ha cambiato " umore" .
L' innesto è avvenuto in aprile
2002 e, ad agosto, ho avuto i primi fastidi: all' improvviso un
grande bruciore e le notti seguenti sensazione di lingua impastata
con necessità di bere. Lì per lì non ci ho
fatto molto caso, davo colpa all' olio extravergine di oliva prodotto
in Liguria da mio cugino (peraltro in modo naturale). La situazione
è andata via via peggiorando, con la formazione di placche
bianche sulla parte superiore della lingua, circa a metà,
mentre nella parte più interna, in prossimità delle
tonsille, persisteva una specie di coltura uniforme.
Interpellato un otorino, diagnosticò
un fungo, e mi prescrisse una terapia a base di Daktarin. Senza
risultati, ovviamente. Un altro medico mi prescrisse il Micostatin,
uguale effetto.
Interpellai allora il dentista, il Dott. Gu.. Rom... sempre di Padova,
il quale escluse categoricamente qualsiasi complicanza derivante
dall' intervento. Col passare del tempo si sono aggiunte altre manifestazioni
patologiche, tipo abbondante salivazione, sensazione di amaro in
bocca ecc. Ulteriori visite mi hanno condotto ad una indesiderata
gastroscopia per scongiurare problemi di altra natura dalla quale
è emersa una sostanziale normalità, ad esclusione
di un modesto reflusso gastrico al quale è stata data la
responsabilità dei miei problemi. Terapia di due mesi di
Pantorc, risultati ZERO! E sono qui, per cercare di comprendere
cosa mi sta accadendo e cosa posso fare per rimediare a questa situazione.
Oltretutto mi pare che quel Pantorc abbia creato acidità
che prima non avevo…Così mi sono affidato ai "
motori di ricerca" .. e sono a scriverle nell' attesa di un
contatto o di notizie in merito, invio distinti saluti.
In sintesi lo scopo della ricerca è:
valutazione del rilascio da materiali odontoiatrici dei metalli
contenuti in essi in presenza delle saliva in condizioni fisiologiche
o alterata a causa di patologie, cure mediche o per abitudini personali
e confronto fra il comportamento degli amalgami commerciali e di
altre leghe eventualmente pretrattate.
E' stato studiato il rilascio da due
amalgami di diversa provenienza, e di due leghe preziose sottoposti
ad aggressione chimica con una saliva artificiale di composizione
tale da riprodurre situazioni con caratteristiche chimico fisiche
della saliva, composizione, pH, temperatura ecc., variazioni in
funzione di: determinanti stati patologici, esposizione a vari agenti
chimici e fisici, caratteristiche individuali.
Per quanto riguarda la compatibilità
con i tessuti gengivali le leghe tollerate ottimamente in bocca
hanno una percentuale di oro e metalli nobili medio alta ma tutto
in relazione a dei parametri considerati:
- pH (6,13 naturale della saliva; 4,00),
- Azione delle microonde,
- Variazione della composizione salivare a seguito di patologie
o abitudini di comportamento (farmaci, acido urico, nicotina).
La saliva artificiale prodotta in laboratorio,
di composizione nota e semplificata, che possieda però ancora
le caratteristiche della saliva naturale, di composizione: Sostanza
e Conc.(moli/L)
KC1 - 2.0·10-2 -
KSCN - 5.3·10-3 - NaH2P04 - 1.4·10-3
- NaHCO3 - 1.5·10-2 - Acido lattico
- 1.0·10-2
In situazioni di pH normali le concentrazioni
di metalli sono sotto il limite di rilevabilità, mentre in
presenza del acido urico, un acido prodotto naturalmente dal nostro
organismo che ha una concentrazione media nella saliva pari a 15
ppm che aumenta in modo rilevante in particolari categorie di persone
quali atleti, persone sottoposte a dieta e soprattutto malati di
gotta nei quali arriva a circa 10-3 moli/L. I risultati
fanno risaltare l' ossidazione dei metalli analizzati: Ag, Cu, Zn,
Sn, Hg, con la complessazione ed i rilascio dello zinco, argento
e stagno.
In presenza di Vivin C, un farmaco
analgesico, antinfiammatorio e antipiretico molto utilizzato nella
cura dell' influenza; una compressa di questo farmaco è composta
di:
Principi attivi: acido acetilsalicilico 0.330 g, acido ascorbico
0.200 g,
Eccipienti: glicina, acido citrico
anidro, sodio idrogeno carbonato, sodio benzoato;
i risultati risaltano l' ossidazione
e la complessazione dello zinco e dello stagno.
In presenza del Diclofenac, è
il principio attivo di un antinfiammatorio molto diffuso quale il
VOLTAREN; il Dicoflenac è noto anche dalla letteratura come
un buon agente complessate nei confronti di alcuni metalli presenti
all' interno di un amalgama dentale tra cui soprattutto Hg e Zn
i quali forma dei complessi del tipo Me(DIC)2 .
In presenza di Nicotina, di cui presente
nelle sigarette, come riportato in letteratura, si formano facilmente
complessi con il mercurio del tipo: Hg(Nic)X2(X=Cl,Br,
Nic= Nicotina).
I modi di dissoluzione ionica può
essere rappresentato:
Me + 02 + R —>Mn+
Per via Elettrochimica con il funzionamento
di pile locali prodotte da disomogeneità composizionale
Me
- ne —> Mn+ (Anodo della pila —>
rame, zinco, ferro)
Catodo metallo più nobile protetto
( oro, platino, palladio)
La corrosione Elettrochimica, con rilascio
del metallo anodico è proporzionale alla corrente massima
che può fluire nella pila. Per ridurre tale valore bisogna
operare con polarizzanti anodici e/o catodici
Effetto della corrosione elettrochimica (corona a elettrodeposizione)
Immagini concesse dal Dott. Samuel De Bard
Ancora effetto della corrosione
Immagini concesse dal Dott. Samuel De Bard
Il processo dissoluzione chimica viene spiegato sulla
base di
reazione accettare / donatore
in cui il Metallo agisce da accettare
mentre il donatore è fornito dalla saliva (ad esempio proteine)
ed il prodotto è un complesso.
I modi di:
Formazione spontanea di ossido barriera
Incremento della resistenza
Inibizione del passaggio di 02
Polarizzazione anodica e/o catodica
Che consta di varie fasi:
Pulizia con us.
Decapaggio
Neutralizzazione
Lavaggio
Vaporizzazione
Ceramizzazione con TTSV (trattamento termico
sotto strato vetroso con adesione alla lega
Essiccazione
Agisce invece sulla cinetica di dissoluzione
ampiamente ridotta
Dispositivo in oro ceramica trattato secondo il
protocollo protetto ttsvgel
Immagini concesse dal Lab. Odonto. Muto Rosario
Immagini concesse dal Lab. Odonto. Muto Rosario
Immagini concesse dal Lab. Odonto. Muto Rosario
NB: (i valori sono sensibili in base al tipo di lega utilizzata
per contenuti e purezza e, per l' impegno
nell' impiego dell' intero protocollo distribuito nelle sue tre
fasi principali di applicazione fino al
completamento previsto).
Rilascio per immersione in saliva additivata con Diclofenac
da lega nobile trattata (a due livelli di intensità) e
non
Campione ( nero ) inertizzato
( I livello) |
|
Campione (grigio) inertizzato
(II livello) |
(mg/kg) (mg/kg)
Ag 113 Ag 118
Au 1813 Au 616
Pd 680 Pd 872
Ga 279 Ga 83
In 457 In --
(mg/kg)
Ag 351
Au 2449
Pd 1245
Ga 372
In 300
Rilascio per immersione in saliva addittivata con Dicoflenac
da lega trattata e non (2 prove)
Campione (grigio) inertizzato
|
A (mg/kg) B (mg/kg)
Ag 121 118
Au 992 615
Ga 196 83
In 99 -
A (mg/kg) B (mg/kg)
Ag 296 351
Au 5022 2449
Ga 845 372
In 731 300
Rilascio da amalgama ricoperto con ceramiche di vario
tipo per immersione in saliva artificiale additivata con Diclofenac
|
Metalli
analizzati |
Rilascio
(ppb) " Dispersalloy"
senza
ceramiche |
Rilascio (ppb) " Dispersalloy" con ceramiche
Variolink
II
Harvard cement
Dycal
Kemedent
Stomylex |
Ag |
96 |
5,4 |
4,9 |
4,4 |
13,9 |
17,3 |
Cu |
30 |
2,2 |
20,5 |
28,2 |
55,9 |
190,4 |
Zn |
119 |
7,1 |
33,1 |
2,3 |
133,9 |
75,5 |
Sn |
174 |
12,5 |
8,2 |
31,1 |
43,3 |
6,9 |
Rilascio da leghe preziose ricoperte da ceramica
|
Saliva artificiale additivata
con:
Dicoflenac
(mg/kg)
Ag 43
Au 20
Pd -
Ga 40
In 33
Vivin C
(mg/kg)
Ag -
Au 46
Pd -
Ga 118
In 107
Test di tossicità
Si basa sulla alterazione da parte
della matrice di rilascio da testare – in questo caso le soluzioni
di saliva artificiale dei metalli disciolti durante la prova di
rilascio – della capacità di respirazione di cellule
di lievito.
Si utilizzano cellule prelevate nella
fase stazionaria di crescita; queste vengono immobilizzate e di
esse si misura la capacità respiratoria.
Tossicità della saliva dopo il rilascio
Tipo di
amalgama |
Agente usato
nelle prove di
rilascio
|
Numero di prove
eseguite
|
Durata media di
una misura
(minuti)
|
Indice di
IAR%
|
Cavex Octight
|
|
|
|
|
Dispersalloy
|
|
|
|
|
Conclusioni
-
In risoluzione alle ricerche e ai fatti di cui sopra esposti,
un ottimo consiglio è quello di non utilizzare gli amalgami
e di fare una attenta valutazione clinica e anamnetica del soggetto
sottoposto a qualsiasi prestazione odontoiatrica, in particolar
modo nella prescrizione di un dispositivo e nell' utilizzo di
materiali metallici e loro possibili interazioni.
-
Le leghe metalliche nobili rilasciano in quantità tale
i metalli costituenti da suggerire l' opportunita di un trattamento
protettivo.
il processo di inertizzazione (cinetica) attraverso la ceramizzazione
con TTSV (trattamento termico sotto strato vetroso con adesione
alla lega)
risulta essere molto efficace non solo per la stabilità
elettrochimica, ma anche la qualità maggiore che deriva
al materiale stesso in relazione alla richiesta di biocompatibilità
nel caso di interazioni biologiche.
NB. E' consigliabile utilizzare leghe esenti da: Cu, Fe, Co, Cr,
Ni, Zn, Be, Ca,
-
Il migliore trattamento risulta la ceramizzazione dopo la quale
effettivamente i valori di rilascio risultano zero.
|