Inchiesta del settimanale Focus su Nanotecnologie e Nanomateriali: utili ma anche rischiosi?
Quando si parla di Nanotecnologie non ci si riferisce ad un'unica scienza ma a numerose aree di studio scientifico in grado di trattare od ottenere materiali estremamente piccoli, dell'ordine di un miliardesimo di metro: i cosiddetti nanomateriali.
Il pregio di questi maeriali risiede nella possibilità di ottenere dei risultati finora in altri modi non raggiungibili con i materiali disponibili.
Le aree coinvolte sono le più disparate:
tecnologie dei materiali, ambiente ed energie rinnovabili, elettronica, fisica, ingegneria meccanica, ma anche cosmesi, biologia, farmacologia e perfino il settore alimentare.
Se il risultato finale, ossia i vantaggi per la vita quotidiana, sono facili da capire, non è molto chiaro e non c'è sufficiente informazione circa i prodotti nei quali la nanotecnologia è già presente e quali siano i reali rischi per la salute e per l'ambiente.
La pericolosità dei nanomateriali è legata alle dimensioni piccolissime che incidono sulla controllabilità delle particellee e dei relativi effetti. Il rischio è che si attivino processi collaterali inaspettati, non prevedibili come accade per le vecchie tecnologie. L'indagine clinica è molto più difficoltosa. Oltre alle dimensioni, c'è anche il rilascio di energia cui queste microparticelle possono dare luogo che interferisce con le cellule, rischiando di causare varie patologie, compresi i tumori.
Il caso che qui ci interessa mettere in evidenza è quello delle protesi biocompatibili.
Si dice che le nanotecnologie consentano di ottenere protesi biocompatibili.
Il riferimento è all'utilizzo in odontoiatria della zirconia, un materiale ottenuto tramite un processo chimico che associa tra loro ossido di zirconio e ossidi di altri metalli come ittrio, torio, tantalio. Tali metalli non sono disponibili in natura puri e non hanno la possibilità di legarsi tra loro atomicamente, quindi si cerca di mettere in atto dei processi di purificazione e vengono addensati all'interno di un silicato gli ossidi dei metalli stessi.
Sui dubbi circa la biocompatibilità della zirconia si possono trovare numerose informazioni sui siti Ttsvgel.it e Odontotecnicanaturale.it